Categoria: Salute

Documentario AIDS: La Scienza del Panico - Quello che non ti hanno detto sull'AIDS.

  

DOCUMENTARIO su HIV e AIDS: La scienza del Panico - Quello che non ti hanno mai detto sull'AIDS.
DURATA 1:20:39

Isabel Otaduy - Diagnosticata come sieropositiva nel 1990, ha per caso incontrato una serie di documenti indicanti le contraddizioni scientifiche che stanno alla base dell'attuale e mondialmente riconosciuta teoria che lega l'HIV all’AIDS, facendone una malattia infettiva, e ha dedicato gli ultimi anni della propria vita a studiare, circoscrivere e denunciare la frode globale che si perpetra quotidianamente in tutto il mondo attorno a questa malattia, reale e veramente mortale, ma non legata assolutamente alla causa che l'estabilishment medico le vuole attribuire.

Nel 2004, dopo diversi anni di cura con l'AZT e il resto dei medicamenti estremamente tossici, Isabel ha completamente smesso di utilizzare sul proprio corpo le cure medicinali che la stavano avvelenando, riconquistando energia e vitalità, e si è impegnata in una serie di iniziative a supporto dei malati di AIDS. Nel 2006 ha incontrato l'italiana Patrizia Monzani, e insieme hanno deciso di sviluppare questo complesso documentario.




Purtroppo i quasi 15 anni di medicine tossiche assunte da Isabel le hanno lasciato in eredità della complicazioni neurologiche pesanti, che infine sono state causa della sua morte, avvenuta nell’estate del 2009.

Patrizia ha quindi portato a termine da sola il lavoro, che è stato presentato nell’autunno dello stesso anno a livello mondiale.
Patrizia Monzani, nata in Italia nel 1976, è regista e abile montatrice.
Ha studiato cinema a Bologna e Parigi.


   

  
  


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Roberta Benetti scopre la molecola che blocca il cancro

  

A cura di Mammut

Stiamo vivendo un periodo burrascoso, difficile per la maggior parte degli italiani, tra, scandali politici e ladrocini vari, siamo tutti alle prese con il pensiero del futuro, più che mai incerto. Ma, nell'aria si avverte il profumo ancora appena accennato, della primavera, le giornate si allungano e, oltre alla voglia di uscire dall'inverno, c'è anche quella di uscire da questa grave crisi economica.

Forse però, una speranza si intravvede, la voglia di cambiamento si fa strada dentro di noi e, chissà se tra qualche tempo, non riusciremo ad uscire da questo tunnel stretto e buio.
Ma, al di là di tutte queste considerazioni, sulla politica, sulla crisi economica, negli ospedali e nelle case ci sono persone che ancor di più cercano la speranza, giorno dopo giorno, notte dopo notte, vivono e soffrono, invischiate in malattie gravi come il cancro.

Ciò che loro chiedono è capire, perché non si trovano cure alternative alla chemioterapia? Perché non si mettono i ricercatori in condizione di sperimentare e andare avanti nella ricerca? Si sente spesso parlare di grandi progetti, sulla terra ma anche attorno alla terra, nello spazio, per questo i soldi si trovano, e così si spendono miliardi per costruire attrezzature che andranno a formare, dopo qualche anno, spazzatura celeste, che prima o poi ci pioverà addosso.

Ma, proprio nel nostro paese, vive una ricercatrice che sta pensando a noi, al prolungamento della nostra vita, non è bellissima come le donne che siamo abituate a vedere in TV, non è famosa (non ancora) ma dedica le sue giornate e, mi viene da pensare, forse anche le nottate, allo studio dei meccanismi della proliferazione del cancro.

Il suo nome è Roberta Benetti ed ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale e che aggrediscono solo le cellule malate; questo potrà rappresentare l'alternativa alla chemio e alla radioterapia.

Allora, per tutte quelle silenziose, sofferenti persone che vedono nero il proprio futuro, divulghiamo questa grande notizia, parliamone, facciamo conoscere un'italiana vera, seria, che forse non sarà mai una diva, ma che può dare la speranza a chi l'ha perduta e tanto lustro al nostro paese.

Grazie Roberta



Roberta Benetti e la cura contro il cancro.


Roberta Benetti parla dello stato della sua ricerca

La ricercatrice risponde così alle richieste di informazioni sullo stato della sua ricerca:

"Le notizie che girano in internet recentemente (ma che in realtà fanno riferimento ad una pubblicazione del 2010) si sono amplificate con un sensazionalismo giornalistico incontrollabile che in primis non garantisce il rispetto ai pazienti colpiti da questa terribile malattia.

In termini di applicabilità terapeutica lo studio sul miR-335 è ancora molto lontano dalla clinica e nessuno di noi ricercatori si è mai
permesso di affermare che possa SOSTITUIRE la chemioterapia.

I passi per valutare i suoi effetti sono davvero lunghi e li stiamo ora studiando sperimentalmente anche sul topo. Certo, abbiamo dato seguito alle scoperte del 2010, approfondendo anche il suo ruolo nelle cellule staminali e pubblicando un recentissimo paper in cui troviamo assiociata a questo miRNA una nuova pathway che sembra anche attiva al momento soprattutto nei tumori di origine germinale. Speriamo davvero di continuare nella direzione giusta ma non siamo assolutamente arrivati al punto di poter promettere nulla.

Un aspetto critico per i tumori è al momento la loro classificazione e l'identificazione attraverso biomarcatori specifici dei casi a elevato rischio, requisito fondamentale questo per poter migliorare le strategie di cura e per guidare le scelte terapeutiche. Il nostro lavoro cerca di fornire un contributo di base proprio in questo ambito. Noi stiamo cercando di chiarire l'importanza di determinati componenti molecolari, per capire (in ottica ambiziosa) se essi possano risultare associati all'andamento della malattia e, quindi, per poter fornire interessanti futuri bersagli terapeutici.

Come certo capirà, vogliamo dare speranza alla gente (e per questo le forze di tutti noi ricercatori, di cui la mia è parte milionesima, sono sempre unite e stimolate) ma anche assolutamente evitare false illusioni.

La ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire e La prego laddove possibile di contribuire a questo chiarimento.

Cordiali saluti
"


Ulteriori informazioni sul mIR-335

La facoltà di Medicina dell'Università di Udine, dove la Benetti ha portato a compimento lo studio, aggiunge parole interessanti riguardo la scoperta : "In particolare, la ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle molecole microRna, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori".


Roberta Benetti

La trentasettenne Roberta Benetti, originaria di Monfalcone, dopo la laurea in Biologia a Trieste con tesi sperimentale al Cib, dove ha continuato a operare come borsista grazie all’Airc-Firc, ha conseguito il dottorato di ricerca alla Sissa. Attratta dall’esperienza di ricerca all’estero, Benetti si trasferisce quindi in Spagna, al Centro di ricerca nazionale sul cancro di Madrid, guidato da Maria Blasco. Vincitrice di un concorso per ricercatore all’ateneo friulano, Benetti rientra nel 2007 in Italia, cogliendo al volo l’occasione di poter guidare un piccolo gruppo di ricerca.


   

  
  


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Lo Zenzero, potere antinfiammatorio e antiossidante fa bene alla salute.

  

Dopo avervi raccontato della Lecitina di Soia, un fantastico alleato contro le malattie cardiovascolari, oggi parliamo dello Zenzero.

E' diffuso ormai in tutto il mondo e molto apprezzato per il suo gusto particolare, ma non sappiamo molto delle sue proprietà salutari nell'aggiungerlo ai nostri cibi di tutti i giorni. Lo zenzero, Zingiberis officinalis, è un rizoma molto usato in Giappone, in Tailandia, in Giamaica, ma ormai anche in Europa. Non tutti sanno che, oltre al suo piacevolissimo sapore, è anche utile per guarire molti disturbi, alleviando i dolori muscolari, la nausea e aiutando la digestione.

Lo zenzero contro il raffreddore

Ma è contro le malattie da raffreddamento che lo zenzero si rivela veramente efficace, sciogliendo il muco delle vie aeree, facilitando la respirazione e alleviando tutti quei fastidiosissimi sintomi delle patologie influenzali.
Si può usare anche per contrastare il gonfiore addominale, aggiungendo la polvere di zenzero alle tisane o nelle minestre, in questo modo il sapore si nasconde ma il suo effetto è comunque apprezzabile.

Da ricerche effettuate emerge la qualità antiossidante e antinfiammatoria dello zenzero, nonchè l'azione antitumorale soprattutto per quanto riguarda il tumore del colon-retto. Si usa in cucina fresco o in polvere, per la preparazione di cibi a base di pesce, verdure ma anche dolci, bibite e per aromatizzare bevande come la birra e la grande scommessa ora è quella di trasportare questo alimento introdotto di recente in Italia anche nella cucina italiana. Nei ristoranti giapponesi lo zenzero viene servito per accompagnare il sushi, con lo scopo di "pulire" la bocca tra una portata e l'altra.


Lo zenzero fa bene alla salute.

Non vi sono controindicazioni significative ma l'uso dello zenzero non è consigliato alle persone sottoposte all'azione di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.

Lo zenzero fresco può essere conservato anche in barattolo di vetro, dopo averlo tagliato a fettine e immerso in aceto di riso o in condimento agrodolce da uva da agricoltura biologica, prodotto questo che si trova nei negozi specializzati in alimenti bio.


   

  
  


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Lecitina di Soia, un valido aiuto nell'alimentazione a basso colesterolo.

  

La Lecitina di Soia è un complesso di fosfolipidi (fosfatidilcolina) che si ottiene dai semi di soia, una pianta originaria dell'Asia. Viene commercializzata sotto forma di granuli, compresse o capsule.

E' usata soprattutto nella lotta contro il colesterolo cattivo (LDL), responsabile di molte malattie cardiovascolari. Una riduzione della ipercolesterolemia del 5% comporta la riduzione del 10% di questo tipo di patologie.

La lecitina di soia fa bene?

I fitoestrogeni contenuti nella soia possono proteggere efficacemente gli uomini dal carcinoma della prostata e le donne dalle malattie legate alla produzione di estrogeni quali il carcinoma della mammella, l'endometriosi, la mastopatia fibrocistica, i fibromi dell'utero ed i disturbi della menopausa.

Nei paesi asiatici, dove si fa un largo uso della soia, sotto forma di tofu e altri prodotti derivati, il problema dei fastidi causati dalla menopausa, (vampate di calore) non esistono. Se ne deduce, quindi, che gli isoflavoni proteggono le donne da questo tipo di effetti.
I biochimici negli Stati Uniti hanno individuato come un ingrediente chiave nei fagioli di soia annienti il cancro. Hanno mostrato che il genistein, un estrogeno vegetale, gioca un ruolo chiave nel sopprimere la crescita di cellule cancerose. Le diete asiatiche ricche di soia sono state collegate a una bassa incidenza di cancri, particolarmente al seno, al colon e alla prostata.


La lecitina di soia fa bene alla salute.

La lecitina di soia è un emulsionante naturale che riesce a mantenere in sospensione il colesterolo presente nel sangue, impedendo così che si depositi sulle pareti delle arterie. Ha inoltre un'azione epatoprotettiva ed è indicata anche nel controllo dell'omocisteina. La lecitina rientra inoltre nella composizione della stessa bile e, insieme ai sali biliari, contribuisce a solubilizzare il colesterolo evitando che questo precipiti sottoforma di microcristalli; quindi previene la formazione dei calcoli alla cistifellea. A causa dello scarso uso dei vegetali che la contengono, la lecitina non viene assunta quotidianamente e la nostra dieta viene così privata della vitamina E, (tocoferolo) molto utile per contrastare l'invecchiamento e la formazione dei tumori.

Controindicazioni sulla Lecitina di Soia.

Sebbene i derivati della soia abbiano moltissime qualità salutari, è tuttavia possibile riscontrare delle controindicazioni nell'uso dei prodotti derivati da essa.

I fitoestrogeni possono interferire sulla fisiologia del ciclo mestruale e con le terapie ormonali.

Inoltre, le donne che hanno avuto un tumore mammario dovrebbero astenersi dall'assumere i fitoestrogeni contenuti nella soia, comunque si consiglia loro di consultare l'oncologo.

Ma tutte queste formidabili caratteristiche, che potrebbero venirci in aiuto nella prevenzione di malattie importanti quali sono i tumori e le cardiopatie, purtroppo possono essere messe in discussione, qualora le coltivazioni della soia non fossero effettuate in terreni privi di contaminazioni o, addirittura provenire da coltivazioni transgeniche.

Mammut


   

  
  


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La Stevia al posto dello zucchero, il dolcificante che non fa male.

  


Se funzionasse veramente sarebbe una vera rivoluzione, una dolcissima rivoluzione. Mi riferisco alla notizia che ho trovato su un giornale qualche giorno fa, che annunciava, a breve l'arrivo in Italia, del nuovo dolcificante naturale estratto dalla Stevia, una pianta dalle foglie vagamente somiglianti alla Salvia. Dalle sue foglie si estrae la sostanza dolcificante a calorie zero.


Il dolcificante naturale, la Stevia minaccia l'industria dello zucchero

Nei paesi del sud America è usata da moltissimi anni, ma nel mondo "industrializzato" la sua diffusione è contrastata dalle grosse industrie di zuccheri e dolcificanti chimici, che vedono nella Stevia una minaccia ai loro consolidati guadagni fatti sulla salute dei consumatori.


La Stevia, il dolcificante naturale.

Se pensiamo a quanto si potrebbe risparmiare, in tempo di crisi globale, sulle cure per i diabetici, sull'obesità, le carie dentali e via dicendo....
Il sospetto viene spontaneo, hanno provato a spaventarci asserendo che la Stevia può provocare il cancro, ma chi ci crede?

Oramai la scienza è al servizio dell'economia, e qualsiasi informazione ci viene proposta dai media, è quasi sempre strutturata per tramutarci in cavie.

A questo proposito, vi consiglio di documentarvi sull'argomento, in modo che al momento della commercializzazione che dovrebbe avvenire all'inizio del prossimo anno, saremo liberi di scegliere se continuare a farci del male con lo zucchero raffinato o se vale la pena di tentare una nuova via verso la dolcezza, visto che gli indiani d'America l'hanno sempre usata oltre che come dolcificante, anche come medicinale.

Mammut


   

  
  


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La Nutella fa male o fa bene?

  

La Nutella fa male

Da sempre siamo abituati a considerare la Nutella un buonissimo alimento, apprezzato da tutti i bambini ma anche dagli adulti. Quante volte ho sentito parlare di incursioni notturne nel goloso barattolo, nella spasmodica ricerca di soddisfare l'improvvisa " voglia di qualcosa di buono. "

Eppure, malgrado la simpatica e accattivante pubblicità che siamo costretti a subirci, nessuno crede che sia una fonte indispensabile di vitamine, anzi, "sentiamo" chiaramente che contiene ingredienti non proprio adatti alla nostra dieta quotidiana.

Ma questo non ferma certo la promozione su larga scala dell'amata crema. Il contenuto in zuccheri si sente in bocca, avete mai provato a mangiare una tavoletta di cioccolato senza zucchero?
E' contro ogni tentazione, dopo il primo morso viene voglia di bere litri di acqua per togliere l'amaro dalla bocca.

Ci lamentiamo che i nostri bambini sono obesi, ma se cominciamo dalla colazione ad infarcirli di grassi e zuccheri, sapendo che trascorreranno la maggior parte della giornata seduti a scuola e davanti alla TV, come pensiamo che possano smaltire le calorie in eccesso?

La Nutella in Germania e la pubblicità ingannevole.

Ora la Nutella deve vedersela con il governo tedesco che l'ha messa sotto accusa per l'ingannevole etichetta posta sui barattoli e dovrà rispondere in tempi brevi, cambiandola e rendendola meno menzognera, in tutela di tutti quei tedeschi che non possono fare a meno della italica prelibatezza ma che vogliono sapere quanto questa contribuirà al loro sovrappeso.

La Nutella in America, tra denunce e pubblicità che inganna

Una madre di famiglia nel 2011 ha denunciato l'azienda Ferrero per la pubblicità ingannevole delle etichette della Nutella, e per l'esattezza, per le famose frasi: "buona per la salute", "equilibrata", "per una prima colazione gustosa e equilibrata", e "per un’alimentazione completa", quando invece leggendo gli ingredienti, qualsiasi nutrizionista, consiglierebbe di non alimentarsi mai con un prodotto così ricco di zuccheri e grassi saturi (i grassi che rimangono nel corpo e non vengono smaltiti facilmente).

La Nutella al Parlamento Europeo: "FA MALE"!

Al termine dei dibattito che si è tenuto al Parlamento Europeo è arrivato il primo "via libera" alla normativa che regolamenta le informazioni nelle etichette e la pubblicità del prodotto. In base a questa normativa, secondo l’azienda dolciaria, si potranno pubblicizzare nei canali di comunicazioni verso la popolazione solo quei prodotti in cui, su 100 grammi, non vi sia un eccesso di 10 grammi di zucchero, 4 grammi di grasso e 2 milligrammi di sale. «Non potremo fare nessuna pubblicità della Nutella - ha spiegato all’AGI Fulci, che indica nei "burocrati" europei i mandanti di - un attentato all’industria dolciaria e alle tradizioni dolciarie italiane».

Gli "obesi da Nutella" in Europa

Attenzione rende obesi - Gli eurodeputati del nostro paese «di sinistra, centro e destra si sono schierati contro questa normativa, inizio di un sentiero che in futuro ci costringerà a trattare il cioccolato alla stregua delle sigarette, per esempio scrivendo sull'etichetta "Attenzione, rende obesi" e metterà fuori legge storici prodotti come la Nutella, che finalmente sono stati dichiarati come "nocivi". Gli europarlamentari italiani intervistati sono tutti dello stesso parere; che si debba indicare con estrema precisione e chiarezza sull'etichetta dei barattoli di Nutella, le calorie e le quantità di zucchero contenute, ma che a scegliere quanto mangiare e come mangiare possa essere sempre il cittadino, e non le istituzioni».


La nutella fa male, gli esperti concordano.

Come con le sigarette. Il problema è che mentre con il fumo, l'aumento dei costi può aiutare la sanità a curare i suicidi da sigaretta, con la Nutella e gli altri cibi nocivi, non c'è nessun aumento di costo per poter coprire i costi statali degli infarti dovuti a chi mangia cibo spazzatura.

La consapevolezza è importante, "uomo avvisato...."

Mammut


   

  
  


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Quando il pane fa male perché viene dall'estero. Il pane della Romania nei nostri supermercati grazie ai conservanti.

  

Dacci il nostro pane quotidiano. Lo so, è una preghiera, ma quando si porta in tavola ora bisogna aggiungere anche la parola "italiano". E già, ora c'è questa novità: come tutti i beni prodotti nel nostro paese, grazie al caro mano d'opera che ci contraddistingue, si scopre che mangiamo il pane prodotto in Romania. Le cose stanno così, la baguette francese acquistata nei supermercati italiani è prodotta in Romania, con il grano prodotto magari in Ucraina, magari vicino al suolo radioattivo di Chernobyl.
Triste a dirsi ma il pane fa male.

Quando il pane è ricco di conservanti e non va mai a male!

Vi chiederete: "ma quanto si può mantenere fresco sto pane"? no problem: fino a due anni. Non ci è dato di sapere la provenienza, le normative europee non obbligano i produttori a documentarla, è un pane precotto e confezionato e, all'arrivo nei supermercati molto spesso lo vediamo e lo acquistiamo appena sfornato, pensando che il profumo sprigionato dall'indispensabile alimento, sia indice di freschezza, saremo anche portati ad esclamare: "ma senti che aroma, sembra proprio il profumo d'altri tempi", fa tanto alimentazione naturale, chiudendo gli occhi quasi ci sembra di essere in presenza di un antico forno a legna.

Ma gli occhi bisogna tenerli ben aperti, ne va della nostra salute, il caro dott. Franco Berrino da molto tempo ci dice di controllare gli ingredienti che compongono il pane, non devono essere in numero maggiore a tre o quattro, farina, lievito e a piacere, sale.

Allora compriamo il pane dal panettiere, magari acquistiamone di meno, evitiamo così il lungo tragitto di un cibo che dovremmo farci in casa, con le nostre mani, soprattutto in momenti difficili come questo, invece di andare in giro a inquinare mezza Europa con baguette francesi fabbricate in Romania, con farine russe per poi gettarle nei cassonetti italiani che verranno svuotati in Svezia.

Se questa è la globalizzazione io ne faccio a meno, e uso la mia ricetta per il pane fatto in casa con farine integrali, senza tossine e senza usare farine raffinate.

Mammut (Elisa Terzoni)


Fare il pane fatto in casa perché il pane comprato al mercato fa male.

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La droga fa male. Le canne fanno male. L'eorina fa male. Il caffè fa male.

  

Dicono che la droga faccia male.

La droga fa male? Dipende dal tipo di droga.

Cos'è la droga? La droga è una sostanza chimica o naturale che se introdotta nel corpo umano, genera un'alterazione della percezione o dello stato psichico o fisico.

Quali sono i tipi di droga più famosi o i più blandi e di cui nessuno parla?
La camomilla è una droga, poiché è un rilassante.
La valeriana è una droga, poiché è una sostanza sedativa.
Il vino è una droga, poiché rallenta i riflessi (gli effetti sono noti a tutti). Il vino tra l'altro è una sostanza che viene usata anche nella chiesa per la comunione. Eppure è sacra.

E l'hashish (anche nota come fumo o canne) fa male?

Procura gli stessi effetti nocivi dell'alcool (vino birra e superalcolici), uccidendo le cellule del cervello e del fegato, e introducendo nel sangue e quindi nell'organismo completo, tonnellate di tossine.

L'alcool fa male quanto farsi le canne, eppure questo paese di ipocriti e questa chiesa di papponi falsi e balordi, si scola miliardi di tonnellate di vino ogni anno e poi dice che la droga fa male.

E i padri di famiglia che guardano i propri figli dicendo "non ti fare le canne o mi dai un dispiacere" e poi a natale si ubriacano scolandosi anche l'acqua dei sottovasi. Allora cosa fare? Allora la cosa giusta non è continuare a farsi le canne, perché tanto poi se bevo è uguale.
La cosa giusta da fare è ricordarsi che per la salute fisica è necessario evitare di introdurre tossine nel proprio corpo, mentre per quanto riguarda la salute mentale, ricordatevi che le canne sono introdotte dai governi che le vogliono, perché è meglio avere una popolazione rincoglionita di larve a cui è andato in fumo il cervello, che esseri pensanti e che diventano problematici.


La droga fa male, le canne e l'hashish sono come il vino.

Perché c'è negli stadi tanta violenza e nessuno fa niente? Perché serve al governo per fare sfogare le masse. Lo stadio è il luogo in cui la gente sfoga le proprie frustrazioni. Chiudi lo stadio, e aumentano gli omicidi fuori.

Approfondimenti sull'ashish


   

  
  


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Come sostituire il latte vaccino (latte di mucca)

  

Lo so che sembra un paradosso, ma per prevenire o combattere l'osteoporosi, il modo giusto è proprio quello di evitare il latte vaccino (latte di mucca). Chi legge potrà essere scettico su questo punto ma vi sono documentatissimi studi effettuati negli ultimi 30 anni.

Il latte fa male ai grandi e ai bambini

Uno di questi è senz'altro quello portato avanti dall'Istituto Tumori di Milano, dove esercita il Dott. Franco Berrino e la Dott.ssa Anna Villarini. Voglio riproporre queste teorie consigliando il video di Elisir in cui la dottoressa spiega esaurientemente la funzione del latte nell'adulto. Suggerisce inoltre di sostituire il latte vaccino con altri tipi di latte, molto più digeribili e, posso assicurarvi, molto appetibili.

Proprio in questi giorni sto provando la mozzarella fatta con latte di riso e posso affermare che non ha nulla da invidiare alla mozzarella classica, almeno per quanto riguarda l'uso in cucina.

Mammut


   

  
  


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Il cibo del bambino. Mangiare bene nell'infanzia.

  


"Scacciare i mercanti dal tempio", quando il tempio è il corpo del bambino, usato per far soldi, per riempirlo di cibo spazzatura, al solo scopo di fare profitti. Dopo "Il cibo dell'uomo" del dott. Franco Berrino, ecco qua il video che spiega esaurientemente l'alimentazione errata e quella ideale per i bambini.

So che è un video di una certa durata ma, anziché perdere tempo a guardare in TV quelle trasmissioni senza contenuti o notizie di gossip, chi vuole salvaguardare la salute dei propri figli dovrebbe ascoltare i preziosi consigli dell'illuminatissimo oncologo, non è mai troppo tardi per intraprendere la prevenzione delle malattie attraverso l'alimentazione.

Dall'intervento del dott. Berrino traspare molto chiaramente che dietro a tutto questo silenzio da parte della classe medica sull'argomento, vi sono interessi smisurati delle ditte produttrici del cibo che siamo abituati a trovare nei supermercati e che (purtroppo) diamo anche ai nostri bambini.

Vi segnalo, quindi, il video, ricordando sempre che siamo ciò che mangiamo e che il nostro corpo vuole essere rispettato e non trattato come il bidone dell'immondizia.

Mammut


   

  
  


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