Categoria: Salute

L'aulin fa male? Il nimesulide è tossico per il fegato?

  

Adesso sappiamo come mai l'Aulin ha cambiato nome e si chiama nimesulide?

Nel marzo 2002 l'Aulin è stato ritirato dal commercio in Finlandia, mentre in maggio 2002 è stato dichiarato offlimit in Spagna!

Gli esperti italiani dell'AIFA (Agenzia italiana del farmaco) anziché ritirarlo subito dal mercato per evitare ulteriori danni alla popolazione, cosa fanno?

I medici si limitano ad un "Richiamo medici e farmacisti alla scrupolosa osservanza delle informazione relative al farmaco".

Ovviamente, Roche© ringrazia!

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Epatotossicità dell'Aulin (tossicità verso il fegato del nimesulide): sospensione della commercializzazione dei farmaci contenenti Nimesulide in Irlanda

Tratto da Xagena - http://www.xagenasalute.it/index.php?show=4075&pageNum=0 - 21 maggio 2007

L'AIFA è stata rapidamente messa a conoscenza della immediata sospensione della vendita dei farmaci contenenti Nimesulide (quindi anche l'Aulin) da parte dell'Agenzia del Farmaco Irlandese.

La decisione è arrivata successivamente alla notifica da parte della National Liver Transplant Unit (unità di trapianto fegati nazionale) dell'ospedale St. Vincent di 6 casi di insufficienza epatica grave che hanno richiesto il trapianto di fegato e di una revisione complessiva delle segnalazioni pervenute all'Agenzia Irlandese.

La stessa Agenzia ha anche richiesto una riconsiderazione immediata del profilo di sicurezza della Nimesulide al CHMP, composto dal comitato di esperti per le specialità medicinali dell'Agenzia Europea del Farmaco (EMEA).

La Nimesulide, per chi non conoscesse il principio attivo, è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), venduto in Italia dal 1985. Il suo profilo di sicurezza relativamente alla tossicità epatica era già stato oggetto di una rivalutazione da parte del CHMP nel 2003, che si era conclusa con un giudizio favorevole del profilo beneficio rischio.

L'AIFA ha costantemente monitorato in questi anni il profilo di sicurezza della Nimesulide; metterà a disposizione i dati nazionali e parteciperà attivamente alla rivalutazione del farmaco a livello europeo.

In Italia, la Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci: Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Aulin, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex.

L'aulin fa male. Il nimesulide uccide e rovina il fegato.

Inoltre la Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci generici.

Nel maggio 2008 un'inchiesta guidata dal magistrato di Torino Raffaele Guariniello ipotizza un sistema di illeciti che potrebbe avere arrecato gravi danni alla salute dei cittadinimantenendo l'Aulin nel mercato anche se estremamente tossico: mazzette ad un alto funzionario dell'AIFA (rappresentante anche nell'EMEA) per evitare i controlli sull'Aulin. Arrestati 2 funzionari dell'AIFA, Pasqualino Rossi (EMEA CHMP) ed Emanuela Bove (Fonte Wikipedia).

Nel maggio 2008 la SIF (Società Italiana di Farmacologia) riporta una nota che cita testualmente "Se essa (Nimesulide) resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei, fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, è perché l'Agenzia regolatoria europea ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio rimane ancora favorevole". La SIF, inoltre, ricorda che la decisione presa dall'EMEA "è stata una decisione votata a maggioranza dai Paesi che fanno parte della Comunità Europea e che tutti condividono la partecipazione alle decisioni dell'Emea".

Il Nimesulide non è commercializzato in vari Paesi: Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Canada, Germania. Anche in Spagna è stata ritirata dal commercio

(Xagena) Fonte:
1) AIFA, 2007
2) PFN, 2005 disinformazione.it

Tratto da Il Corriere del 23 maggio 2008

MILANO — Tra i 30 indagati del nuovo scandalo farmaci c'è anche un neosindaco. Carlo Della Pepa, 46 anni, medico e ricercatore della farmacologia di Torino, eletto a Ivrea per una coalizione di centrosinistra. Il suo capo è il farmacologo di Torino Mario Eandi. Poi manager di primo piano della Bayer, Umberto Filippi e Roberto Ceresa (ex Lega Nord).

Incontri con il «numero uno» dell'Aifa (l'Agenzia italiana per l'approvazione e la sorveglianza sui farmaci) Nello Martini sono agli atti dell'inchiesta torinese guidata da Raffaele Guariniello. E che oltre alla corruzione ipotizza un sistema che potrebbe avare arrecato danni alla salute dei cittadini. Un esempio: il caso Aulin. Nimesulide è la molecola, Aulin è il farmaco più noto tra i molti in commercio che contengono questo principio attivo. Un anti-infiammatorio (Fans) che può anche avere gravi effetti collaterali sul fegato. Mai approvato negli Stati Uniti e in Giappone. Ritirato nel 2002 in Spagna e Finlandia. E nel maggio 2007 in Irlanda dopo che sei pazienti subirono un trapianto di fegato per sopravvivere alle lesioni causate dall'abuso del farmaco.

L'Italia nicchia, a chi ne chiede il ritiro viene risposto che i benefici in un certo sono superiori ai rischi. Basta rispettare l'obbligo di prescrizione da parte del medico. Di verifiche e studi per appurarne la reale pericolosità non se ne parla. Solo monitoraggio. Perché? La risposta in un filmato di due minuti. Un mediatore passa una mazzetta a Pasqualino Rossi per «lasciare tranquillo» l'Aulin. Un regista con le stellette ha immortalato immagini e suoni del pagamento in contanti, la gioia del numero due dell'Aifa (rappresentante anche nell'Emea, l'agenzia europea per i farmaci), la sua corsa in banca per coprire il conto in rosso. Un corto da YouTube agli atti della richiesta di 20 ordinanze cautelari, su 30 indagati (ma forse saranno di più dopo gli interrogatori di oggi in carcere a Roma), da parte della procura di Torino dopo due anni di inchiesta sull'Aifa partita (gennaio 2006) da alcuni dossier per l'approvazione di alcuni farmaci bioequivalenti o generici. I provvedimenti, firmati dal gip torinese, riguardano Pasqualino Rossi (carcere) e Antonella Bove (arresti domiciliari), dirigenti Aifa. Altre ordinanze (tre in carcere, tre in casa) riguardano procuratori delle aziende: Matteo Mantovani, Sante Di Renzo, Mario Umbri, Piera Campanella e Francesca Fiorenza. Un sesto manager è ancora ricercato: sarebbe all'estero.

Tutto registrato, immagini e suoni. Prove contenute nelle 700 pagine della richiesta di 20 arresti, che poi il Gip ha «sintetizzato » in soli otto arresti e 400 pagine di ordinanza. Anche Nello Martini, che smentisce di essere indagato, è protagonista di intercettazioni chiave: le cimici degli investigatori (i carabinieri dei Nas di Torino, Roma, Padova e Alessandria), per esempio, ne avrebbero registrato parola per parola un incontro con i vertici della Glaxo in un albergo di Verona. Che cosa si sono detti è agli atti. Come agli atti è la storia della figlia di un funzionario Aifa assunta da una delle aziende di cui il padre doveva essere tra l'altro «controllore». Da ieri tutto è in mano anche della procura di Roma, che su buona parte dell'inchiesta è competente. Dei 30 capi d'accusa dell'inchiesta, solo sette resteranno al vaglio dei magistrati torinesi. Inevitabile il contraccolpo nel dicastero del Welfare e della Salute. Il ministro Maurizio Sacconi ha deciso l'avvio di una commissione d'indagine composta da tre «autorevoli esperti»: dovrà fornire le prime valutazioni tra sette giorni, poi un più completo rapporto entro il 31 luglio 2008. All'esame un sistema molto raffinatosi dopo lo scandalo che 15 anni fa ha coinvolto Duilio Poggiolini e la Cuf, l'equivalente dell'Aifa di allora. Il filone sul sangue infetto (Hiv ed epatiti B e C) è ancora aperto. A Napoli dovranno decidere su Poggiolini, estraneo a tutto il ministro della Sanità dell'epoca Giovanni De Lorenzo. L'Aifa fu istituita ex novo anche per cancellare lo scandalo Poggiolini. Evidentemente però qualcosa non ha funzionato.

Mario Pappagallo
23 maggio 2008

La storia del VIOXX

Un solo farmaco della Merck, il Vioxx (anti-dolorifico ampiamente usato contro le artriti e i dolori mestruali) ha sterminato tra 60 e 130 mila persone. Ritirato dal commercio nel 2004, dopo decenni di prescrizioni su larga scala, il Vioxx è oggetto del documentario di Gary Null PRESCRIPTION FOR DISASTER (Prescrizione per il disastro).


   

  
  


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Il caffè al ginseng fa male?

  

Ecco un nuovo aggiornamento dal mondo dell'alimentazione e della salute, in cui apprendere cosa è meglio per il fisico e come tenersi alla larga da prodotti nocivi.

Il caffé al ginseng fa male alla salute?

Tra le mode degli ultimi tempi, in fatto di caffè, c'è sicuramente quella del caffè al ginseng, fatto con l'estratto della radice di una pianta proveniente dalla Cina, le cui virtù sono ampiamente conosciute soprattutto nei paesi orientali; ma vorrei mettere in dubbio la genuinità degli ingredienti che compongono la "paradisiaca" bevanda.
Ma il caffé al ginseng, fa male?

E' così innovativo e salutare questo prodotto, al punto da essere stato introdotto in migliaia di punti vendita, ristoranti BIO, e sale da the new age? Scopriamo di cosa è fatto!


Questa è la composizione del caffè al ginseng dei principali produttori:

Grassi vegetali non idrogenati polvere (Sciroppo di glucosio, grassi vegetali non idrogenati, proteine del latte, stabilizzanti:E331, E340, E452; emulsionanti: E471, E472e; antiagglomerante: E551; aroma, colorante: betacarotene); Caffè solubile (12%); Maltodestrine; Estratto di ginseng 1% (Panax ginseng, radice, ginsenosidi 5%); Correttore di acidità: sodio bicarbonato; Aromi (inclusa caffeina).

E' certamente una iniezione di energia, ma chimica, allora non è meglio "accontentarsi" del solito vecchio caffè, o meglio, orzo?

Come sempre il messaggio è incerto e serve a vendere. Mettiamo qualcosa di orientale in un prodotto chimico e ricco di agenti sintetizzati chimicamente e di cui non si conoscono a fondo le implicazioni biologiche, e diamogli un nome esotico. Qualcuno abboccherà e si lascerà trasportare dalla moda, senza notare che dell'estratto principale c'è solo il profumo e il nome nella lista degli ingredienti (5% un po pochino considerando che poi c'è la voce aromi, che come sappiamo, significa tutto e niente).

Un altro prodotto dell'era moderna da cui tenersi debitamente a distanza.

Mammut


   

  
  


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The China Study, il libro di Colin Campbell sull'alimentazione mondiale drogata dalle logiche di commercio.

  

The China Study, libro di Colin Campbell sull'alimentazione sana.


Articolo inedito Mammut


Il libro The China Study è acquistabile QUI



Da qualche tempo sto cercando e imparando molte cose sulla responsabilità dell'alimentazione nella formazione dei tumori e nell'insorgenza di malattie quali diabete, cardiopatie ecc. Dopo aver parlato e diffuso le pubblicazioni e i consigli del Dott. Franco Berrino, mi sono imbattuta in un personaggio molto simile, che predica le stesse cose, verità che continuano ad esserci nascoste da chi non ha interesse per la nostra salute.

Perché diffondere questi importantissimi studi significherebbe creare un danno enorme alle industrie produttrici di cibo spazzatura, a suon di minacce verso gli scienziati che passano la vita a studiare, comparare, sperimentare e infine documentare i risultati di tanto lavoro.

Esiste una pubblicazione del Dott. T. Colin Campbell e suo figlio Thomas che documenta lo studio effettuato sulla popolazione cinese, i cui risultati sono da tempo noti; ma chi di noi ne ha sentito parlare? Soltanto chi ha voglia di conoscere la materia e decide di salvaguardare la propria salute, come persone che hanno già avuto gravi malattie e non vogliono ricaderci. Non ci viene certo raccomandato dai governi, di attenerci alle linee guida degli esperti, anzi, le persone come il Dott. Campbell molto spesso sono indotte al silenzio, salvo poi svelare le verità scomode al momento di andare in pensione.

Vi sono dei video, 8 per l'esattezza, in cui lo scienziato descrive il contenuto del suo libro, peraltro non ancora in circolazione in lingua italiana, estremamente indicativi della responsabilità delle multinazionali del cibo, sulla disinformazione ed il silenzio che continuano a imporre, persino all'OMS, che dovrebbe essere al servizio della salute di tutti i popoli.

Sono riusciti a falsare i risultati di studi effettuati variando le percentuali dei componenti della piramide alimentare, per non abbassare il consumo di zuccheri contenuti nelle merendine e nelle bibite e in altre schifezze.

Ogni giorno tocco con mano lo scetticismo di chi non vuole ascoltare i consigli preziosi dettati dagli studiosi di questa materia; a qualcuno viene da sorridere ascoltando il monito, altri giudicano tutto questo una mera utopia, ma soprattutto continuano a seguire i consigli della pubblicità ingannevole.

Mammut


Articoli correlati al The China Study



Proprio da Ravanello Curioso vi proponiamo un estratto/recensione del libro e del pensiero dell'autore:

Il China Study è stato “definito dal New York Times il “Grand Prix” dell’epidemiologia” ed è stato realizzato sotto il coordinamento di questo incredibile ricercatore, il Dr. Campbell. Ma chi è costui? “Il Dr. Campbell era un candidato improbabile per diventare uno dei principali scienziati a sostegno dell’alimentazione senza carne. “Sono cresciuto in una fattoria dove si producevano latticini. Ho mangiato una gran quantità di carne e uova,” dice. “Ho persino scritto la mia tesi di dottorato sul modo di produrre proteine animali più efficientemente in modo che si potessero mangiare più cibi animali.” Ma una volta che iniziò a fare ricerca nel campo della nutrizione negli anni ’60, questo difensore del consumo di carne si convinse che un’alimentazione il più povera possibile di prodotti animali era di gran lunga la scelta più sana. “Ho prestato attenzione a quello che l’evidenza scientifica mi stava mostrando,” dice. Ora la sua alimentazione è per oltre il 98% vegetariana, e lui e sua moglie, Karen, hanno allevato cinque figli che si nutrono essenzialmente di una dieta a base di vegetali.“

Vale davvero la pena ascoltarlo: “Stiamo consumando di gran lunga troppi cibi animali. Dobbiamo allontanarci da questa abitudine. Dovremmo invece mangiare più cibi vegetali. I prodotti animali sono ricchi di grassi e forniscono colesterolo. Sono una fonte povera di fibre e antiossidanti. E il loro elevato contenuto di proteine è stato chiaramente messo in relazione a molte malattie letali dell’Occidente. Un’alimentazione a base di cibi vegetali è più probabile promuova un buono stato di salute e riduca nettamente il rischio di problemi cardiaci, cancro, diabete, osteoporosi, calcoli biliari e renali. Cambiate l’alimentazione in modo tale che le proteine derivino quasi esclusivamente da cereali, legumi e verdura.” (per approfondire, potete consultare i bellissimi aggiornamenti del sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, link here.)

Fa impressione riflettere sul coraggioso percorso professionale di T. Colin Campbell PhD: “Nato e cresciuto in una fattoria; tirato su a latte intero munto direttamente dalla mucca e nutrito con sana carne di animali vissuti in libertà. E’ stato un promotore della dieta americana a base di carne, uova e latte. E’ uno scienziato puro, uno di quelli che si fanno domande e sono disposti a trovare risposte opposte a quelle che si aspettavano, un pensatore indipendente.”

Il libro The China Study è acquistabile QUI

Video del Dott. Colin Campbell in merito all'alimentazione sana di The China Study

Eccovi il primo degli otto video, e di seguito, il link per visionare gli altri:


Approfondimenti sull'alimentazione

Il nostro blog segue con attenzione le news dal mondo dell'alimentazione, e le scoperte ed i ragionamenti importanti che permettono a tutti noi di stare lontani dall'alimentazione rischiosa che genera malattie.


   

  
  


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Operazione all'alluce valgo, quando la chirurgia fa miracoli senza chiodi ma con un piccolo buchetto.

  

A cura di Mammut

Il fatto di sapere che non avrei potuto mai più indossare scarpe che non fossero semplicemente contenitori deformati di plantari ortopedici, a causa del mio alluce valgo, proprio non mi andava giù. Non perché io avessi velleità di scarpe con tacchi vertiginosi, che non ho mai indossato, ma anche le semplici infradito per andare al mare o le ciabatte da piscina, questo no, non lo potevo tollerare.

Avevo sentito parlare dell'intervento chirurgico come alternativa alla scarpa ortopedica ma, a dire il vero, le persone che si erano sottoposte a questo tipo di soluzione me ne dicevano un gran male e spiegavano che non era poi un tipo di operazione così semplice. Così accantonai per un poco l'idea, ma con l'avvicinarsi dell'estate, al solo pensiero di andare in giro zoppa o con la scarpa "obbligatoria" anche per andare al mare o semplicemente per indossare una calzatura più in linea con la stagione calda, riconsiderai la mia rassegnazione e consultai un esimio professore ortopedico.

Il luminare, dopo aver visionato il mio piede e la mia cartella clinica comprendente tutti trascorsi (anamnesi), mi disse che avevo altro di cui preoccuparmi e mi consigliò di tirare avanti con i plantari e via. Ora, io non sono proprio una giovinetta ma non sono neanche una novantenne, ho tirato avanti con i plantari circa un anno ma poi ho voluto anche il parere di un altro ortopedico, questa volta nell'ospedale dove ormai sanno tutto di me e mi sono messa in lista per l'intervento da lì a otto mesi.

Ho fatto la prenotazione ma poi, quando ho saputo che l'intervento veniva effettuato secondo il metodo tradizionale (taglio di due centimetri, inserimento di un chiodo che poi andava rimosso, punti di sutura), ho sentito insinuarsi in me il dubbio, anche perché chi l'aveva già fatto, mi assicurava grandi dolori e lunga convalescenza. Ho lasciato il mio nome nella lista, ma poi ho cominciato a parlare con amiche, conoscenti e così via: il famoso "passaparola".

Questo sistema di comunicazione, vecchio come il mondo, integrato con i sistemi moderni come internet, mi ha consentito di farmi un'idea delle alternative in materia. In effetti l'unica che ho trovato, ma grandiosa, è l'intervento ancora poco conosciuto e praticato in poche strutture, di chirurgia mini-invasiva. Consiste in una nuova tecnica che non prevede tagli e punti ma soltanto un piccolo foro nel quale viene introdotta un mini-fresa che toglie le protuberanze e restituisce la forma iniziale al piede ma soprattutto, la funzionalità.

Non sono sicura di aver spiegato bene il metodo ma poi darò maggiori chiarimenti con informazioni utili sui contatti che si volessero avere, io nel mio piccolo, ogni qualvolta mi trovi a parlare con qualcuno di questa mia scelta, ricevo continuamente richieste di delucidazioni, tanto che sono arrivata a pensare che moltissime persone che incontriamo per strada con le scarpe con i tacchi più o meno alti, pur sembrando felici non vedono l'ora di tornare a casa e lanciare gli odiati strumenti di tortura il più lontano possibile.

Ecco il motivo per cui, dopo la mia esperienza personale, ho pensato di raccontare a tutti coloro che hanno questo problema, e che ci troveranno via Google, la mia esperienza, su un fatto fondamentale e che se non risolto, genera seri problemi di deambulazione in chi ne soffre.

Per maggiori informazioni non esitate ad utilizzare i commenti.


   

  
  


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Capire le etichette dei prodotti al supermercato e riconoscere gli ingredienti naturali da quelli chimici.

  



Andare a fare la spesa è diventato un vero rompicapo, ma non per tutti. Per chi ha voglia di continuare a seguire i dettami della pubblicità, in effetti, è molto semplice.
Basta seguire gli insegnamenti degli spot che ci bombardano dalla mattina alla sera e il gioco è fatto. E' quasi rassicurante non dover ragionare, soppesare, comprendere, ciò che stiamo acquistando, qualcuno lo fa per noi, ma direi per loro, per quello che ne ricaveranno, grazie alla nostra sconsiderata cecità.


Come leggere le etichette dei prodotti al supermercato.

Fortunatamente, dalla nostra parte c'è qualcuno che si preoccupa di insegnarci a leggere le etichette dei prodotti che intendiamo acquistare, ma credo che valga sempre il consiglio generale del Dott. Berrino, quando dice che se andando al supermercato, vediamo un cibo che la nostra bisnonna non riconoscerebbe come tale, non è il caso di acquistarlo.

Ho trovato questo prezioso video tratto da Elisir, in cui la Dott.ssa Anna Villarini ci regala dei consigli utili per poterci districare nella giungla dei prodotti che troviamo sugli scaffali dei supermercati.

Meditiamo gente, meditiamo,

Mammut


   

  
  


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Mangiare sano per vivere a lungo e bene

  


Ecco un altro video della dott.ssa Anna Villarini che ci regala consigli sull'alimentazione come prevenzione dei tumori. Lo so che molti storceranno il naso perché non troveranno piacevoli tutti questi "divieti" specialmente in un periodo dell'anno in cui si cominciano a fare grigliate all'aperto con gli amici.

Non voglio negare che la dottoressa Villarini possa sembrare una guastafeste ma, sapendo che la scienza parla per bocca di questi personaggi, più o meno noti, non dovremmo prestare loro un po' della nostra attenzione?

Allora, ascoltiamo i loro insegnamenti e poi facciamo come ci pare, non siamo obbligati a seguire le direttive solo perché ne sanno più di noi, magari tra voi c'è qualcuno che vuole "conoscere" cosa sta facendo alla propria salute nel momento stesso in cui si ciba, senza molti sensi di colpa, di bistecche semibruciacchiate e patatine fritte (ricordate le patatine fritte del macdonald?).

Per troppo tempo ci siamo fatti rimpinzare dai produttori di schifezze che, non curandosi affatto della nostra salute, vanno reclamizzando i loro prodotti, solo per aumentare il loro benessere economico, magari tenendosi alla larga da tutte quelle porcherie che ci propinano. Si dice che la pubblicità sia l'anima del commercio, infatti nei supermercati molto spesso sono i bambini a riempire i carrelli della spesa.

Chi non avesse voglia di cambiare il proprio stile di vita repentinamente, può comunque provare a ridurre il consumo di cibi che contengono conservanti, nitriti e nitrati, carne in scatola e bibite dolcificate, ne beneficerà anche la forma fisica e poco alla volta, ridurremo o elimineremo i nemici del nostro benessere.

Mammut


   

  
  


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Legumi e cereali fanno bene alla salute.

  


Il video che vi propongo oggi ha per protagonista la Dott.ssa Anna Villarini, collaboratrice del dott. Franco Berrino dell'Istituto Tumori di Milano. Quest'ultimo è ormai personaggio noto al pubblico di NeverSleep perchè più volte da me osannato a causa dei suoi preziosi insegnamenti. Ma se devo essere sincera, è proprio grazie alla dottoressa Villarini che ho rivoluzionato la mia alimentazione.


Cereali e legumi per un'alimentazione sana.

Una sera, passando di canale in canale alla ricerca di qualcosa di interessante con cui trastullarmi, mi è andato il dito sul tasto 3, in quel momento c'era una puntata di Elisir con il grande Mirabella. La mia attenzione fu catturata immediatamente dalla domanda che egli rivolgeva alla dott.ssa Villarini, biologa ed esperta di nutrizione presso la Cascina Rosa dell'Istituto sopra menzionato. La domanda era: "quante fette di salame posso mangiare all'anno?" lei rispose candidamente NESSUNA.

Rimasi esterrefatta e, volendo saperne di più sulla materia, ho cominciato a documentarmi via internet, e ho trovato moltissimi video sulle conferenze e gli studi sulla prevenzione dei tumori, la mia ricerca continua tuttora e, dopo aver cominciato a beneficiare dei preziosi insegnamenti, voglio continuare su questa strada virtuosa, fatta di ricette macrobiotiche sane e basate su alimenti biologici e non raffinati, condividendo con voi tutto quello che credo possa servirci per vivere meglio e più a lungo.

Durante la puntata del video che ho trovato, la dott.ssa Villarini parla dei legumi e dei cereali, preziosi alleati della nostra salute, mentre il cuoco Giovanni Allegro ci insegna a preparare una fantastica "pasta e fagioli" in diretta.

Mammut


   

  
  


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È facile controllare l'alcool se sai come farlo

  

E' facile controllare l'alcool se sai come farlo

Un altro interessantissimo libro di Allen Carr, dopo l'utilissimo "E' FACILE SMETTERE DI FUMARE se sai come farlo", è senza dubbio questo che vi propongo oggi: "E' FACILE CONTROLLARE L'ALCOL se sai come farlo". Durante la prima parte della sua vita, lo scrittore ha vissuto piuttosto dissennatamente, non si è fatto mancare nulla, alimentazione scorretta, fumo e alcol facevano parte integrante della sua quotidianità.

Ma poi, nel tempo, ha cambiato radicalmente il suo stile di vita, sperimentando su se stesso i benefici a breve e lungo termine e sfatando tutti quei luoghi comuni riguardanti la "socializzazione" e la frustrazione che, secondo molti, ne deriverebbero dal cambiamento delle proprie abitudini. Inoltrandosi assieme all'autore nella comprensione delle motivazioni che ci spingono a bere alcolici, non si può che dargli ragione quando afferma che "l'alcol non dà alcun vantaggio".

Il suo metodo, che lui chiama EASYWAY non si basa sulla forza di volontà, che può causare senso di rinuncia e frustrazione, ma va diritto al cuore del problema, smembra le nostre convinzioni e ci dimostra l'inutilità e la pericolosità dell'alcol. Dice il dott. Franco Berrino, nel suo video sull'alcol e i tumori, che la principale causa dei tumori della bocca, della lingua e dell'esofago, sono da attribuire al consumo di alcol, per non parlare della nefasta associazione di alcol e fumo.

Ma l'effetto dell'alcol va ad influire anche sul tumore della mammella, a causa della produzione del testosterone nell'ovaio femminile, quindi la donna è più esposta dell'uomo al rischio causato dall'abuso di alcol.

Allen Carr, per dimostrarci la pericolosità della trappola dell'alcol, fa l'esempio della nepente, una pianta carnivora che cattura le sue prede inebriandole del suo profumo e, nel momento stesso in cui la mosca si cala dentro il suo cono per andare a cercare il nettare prelibato, una sostanza scivolosa le rende impossibile la risalita verso la libertà, la risucchia sempre più in basso, ma lei ancora pensa che con le sue ali, qualora lo volesse, potrebbe uscirne, nonostante nel fondo veda i resti di coloro che l'hanno preceduta.

Negli ultimi anni abbiamo assistito al dilagare dell'abuso di alcol, soprattutto tra i giovanissimi, diventata una vera e propria moda, quella di starsene in piedi, in mezzo ad una piazza, tutti accalcati uno accanto all'altro, in piedi, a bere alcolici senza mangiare, ma fumando, per rincarare la dose, fino al raggiungimento della distruzione totale, a volte lasciando la propria vita e quella degli amici sulla strada, soltanto per essere caduti nella trappola dell'alcol.

Consiglio la lettura di questo libro a tutti coloro che hanno voglia di tornare liberi, liberi di ritrovare i sapori veri, liberi di continuare ad usare il cervello e di capire e distinguere ciò che è buono da ciò che è veleno.

Mammut


   

  
  


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Alchool (alcol o alcohol) e tumori. I consigli del Dott. Franco Berrino.

  

Il vino e la birra e l'alcohol fanno venire tumori e cancro.

Ecco di nuovo un video del Dott. Franco Berrino, questa volta ci parla dell'incidenza dell'alcol sull'insorgenza dei tumori, soprattutto quelli del cavo orale e del fegato. Dopo i suoi provvidenziali consigli sull'alimentazione e sulla scelta dei cibi a tutela della nostra salute, non possiamo ignorare anche questo suo monito sull'abuso di alcol. Secondo quanto afferma Allen Carr nel suo libro "E' FACILE CONTROLLARE L'ALCOL se sai come farlo" circa il 90% della popolazione mondiale fa regolarmente uso di alcol e, se il dott. Berrino ci "lascia" la possibilità di bere un bicchiere di vino al giorno, secondo lo scrittore, il "nettare degli dei" andrebbe proprio cancellato dalla nostra vita.

Naturalmente sta a noi decidere, ma non dobbiamo mai dimenticare che tutto ciò che mettiamo dentro il nostro corpo farà parte del nostro corpo per cui meno veleni introduciamo più il nostro organismo ci sarà grato, magari non ce ne accorgeremo all'istante, anche se certe cattive abitudini lasciano il segno immediatamente (vedi i postumi della sbronza).

Mammut



Approfondimenti su Allen Car


   

  
  


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Gli antiossidanti fanno bene. Provare per credere! Consigli del Dott. Berrino.

  


So che non è facile parlare di cose come cancro o malattie cardiovascolari, ci sono persone che credono che non affrontando questi pensieri, automaticamente si venga esclusi dalla possibilità di incorrere in questo tipo di tragedie.

Purtroppo non è così, sarebbe bello se bastasse un po' di scaramanzia o qualche scongiuro per evitare di venire anche solo sfiorati da tanto dramma. Ma tiriamo fuori la testa da sotto la sabbia, cominciamo a fare una bella scommessa salutare e un investimento sul nostro futuro, e far qualcosa che serva veramente a spianarci la strada verso un domani senza incidenti di percorso, usiamo ciò che la scienza e i suoi paladini hanno scoperto per l'umanità intera.


Gli antiossidanti naturali contro il cancro. Consigli del Dottor Berrino.

Il Dott. Franco Berrino, nel video qui sopra, ci illustra le qualità degli "antiossidanti", sostanze contenute in molti alimenti, sentinelle della nostra salute, ci spiega quali sono le funzioni e le caratteristiche di alimenti come la curcuma e l'olio di oliva, ci consiglia il consumo di pesce, specialmente quello meno costoso, che coincide con maggior apporto di nutrienti.

Teniamo sempre ben presente che quello che iniziamo oggi, in fatto di correzione di cattive abitudini alimentari, darà i suoi frutti soltanto tra molti anni, per quanto riguarda le malattie più temibili, ma sin da ora possiamo trarne benefici per la nostra salute generale, facendoci sentire più attivi, vitali e perché no, anche più magri.

Provare per credere!


   

  
  


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