Le Iene sui farmaci usati nelle terapie anti cancro. Farmaci per pazienti chemioterapici inefficaci o tossici

  

Per chi non avesse visto la puntata dell'8 marzo di LE IENE consiglio di guardare il video relativo al trasporto dei farmaci usati nelle terapie antitumorali.

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/289208/agresti-farmaci-salvavita-inefficaci.html#tc-s1-c1-o1-p2

Un autista denuncia l'uso di furgoni inadatti al trasporto di questi medicinali che necessitano temperature tra i 2 e gli 8 gradi e, nella certezza di perdere il posto, non esita a dimostrare l'attendibilità delle sue asserzioni.

Non si dovrebbe augurare a nessuno di vivere esperienze come quelle che sono costretti a provare i malati di cancro, ma a sentire le risposte del personaggio accusato di questo "crimine" viene voglia di fargli provare un po' di quel terrore e un po' di quella disperazione che provano gli ammalati, che tanto dolorosamente e faticosamente si sottopongono alle terapie, nella speranza che queste cure facciano effetto.

La speranza è anche lì, in quelle scatolette così preziose, considerando che una di queste può costare anche 1.700 euro, ma l'effetto può venire vanificato o, addirittura diventare tossico per il già provato organismo che sta lottando contro la malattia. Tutto questo per non voler adeguare i propri automezzi adibiti al trasporto dotandoli di frigoriferi funzionanti.

Quello che indigna è l'atteggiamento spavaldo del soggetto intervistato, che minimizzando il tutto, dimostra di essere completamente privo di scrupoli. Spero che questa vicenda non venga dimenticata, oltre allo spreco di denaro pubblico, ne va della vita di pazienti già sfortunati per essere tali.

Mammut


   

  
  


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A sua insaputa

  

In questo periodo particolare che stiamo vivendo, la consapevolezza è più che mai importante, ma i più consapevoli non sono quelli che dovrebbero abbondare in questo, bensì la gente normale, il popolo, tutti noi, stiamo avendo la massima consapevolezza di come siamo stati trattati nel corso degli anni.

Negli ultimi tempi siamo stati bombardati da notizie di politici fatti oggetto di strani "omaggi".

C'è chi si è ritrovato a vivere in un appartamento fronte Colosseo "a sua insaputa", poi c'è chi è andato in vacanza nei posti più belli del pianeta, "a sua insaputa" e infine, chi ha ricevuto la laurea "a sua insaputa".

Ma ci hanno preso proprio per fessi?

Comunque anche tra la gente comune c'è chi riceve grosse sorprese "a sua insaputa": quelli che al mattino vanno al lavoro e si ritrovano licenziati, a "loro insaputa", quelli che si ritrovano a pagare il conto del debito pubblico fatto "a loro insaputa" da quelli che hanno ricevuto le case e le lauree, nonché le vacanze pagate "a loro insaputa".

Quelli che vivono in macchina, perché, "a loro insaputa" da un giorno all'altro, si sono ritrovati senza lavoro e senza casa, con i figli affidati temporaneamente ad altri, a sconosciuti, che sanno che c'è chi sta lottando per poter riavere i propri figli.

Una volta scoperti hanno il coraggio di continuare a dirci che non ne sapevano niente, che prendono le distanze dai regali avuti e goduti "a loro insaputa"?

Mammut


   

  
  


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Che cosa dovete fare prima di vendere il vostro vecchio cellulare

  

Mi ricordo che una volta avevo comprato a buon prezzo un cellulare usato (mi serviva subito un dispositivo qualsiasi, perché il mio aveva un guasto, la cui riparazione richiedeva parecchi giorni) e mi sono meravigliata come mai il suo vecchio proprietario ci avesse lasciato una ventina di SMS, scritti in un linguaggio pieno di errori grammaticali ed ortografici, ma di contenuti superflui! Niente di troppo personale, ma piuttosto imbarazzante per chi vende e compra un cellulare di seconda mano. E se qualcuno leggesse così i contenuti del vostro vecchio cellulare, che sensazione provereste?

Gli utenti di cellulari sono spesso inconsapevoli della grande quantità di informazioni e dati personali che sono memorizzati dentro. I numeri telefonici, indirizzi, password, conti correnti, password delle carte di credito e bancomat, tutto quello viene memorizzato dentro il cellulare. Se per caso avete uno smartphone è anche peggio, perché essi hanno maggiore capacità di archiviazione ed è molto più facile accedere alle informazioni.

Sia per scelta o per necessità, cambiamo spesso i nostri cellulari e vogliamo sempre i modelli più moderni, con più opzioni e quelli vecchi e usati finiscono nelle mani di altri, vanno venduti o riciclati, ma quello che resta dentro può essere un pericolo per l’ex proprietario. Una recente ricerca ha dimostrato che il 60% della gente che decide di vendere il vecchio cellulare è assolutamente convinta di aver rimosso tutti i dati sensibili, ma in realtà il 54% dei telefoni usati conteneva molte informazioni sui loro proprietari precedenti. Allora, si pone la domanda, come cancellare i vecchi dati dal cellulare? Eliminarli manualmente non è sufficiente, perché sarà possibile recuperarli con gli strumenti giusti. Gli esperti che si occupano della sicurezza dei dati ci consigliano, prima di tutto, di ripristinare le impostazioni di fabbrica, dopo di che bisogna rimuovere la scheda SIM la la scheda memorica. Dopo aver rimosso le schede è necessario eliminare tutti i backup su smartphone e sul computer.

Se volete lasciare alcune applicazioni sul telefono, come i social networking, email o le connessioni sulle reti Wi-Fi, dovete essere sicuri di aver effettuato il logout e di aver eliminato la password ed i file di connessione. Non è consigliabile utilizzare la stessa password per diversi servizi e salvarla sul telefono. Se siete forse i proprietari di un BlackBerry, allora il processo di eliminazione dati diventa più facile grazie a BlackBerry Protect, particolarmente se il vostro telefono è stato rubato e non dovete permettere che le informazioni dal vostro smartphone cadano nelle mani altrui, perché BlackBerry Protect lo fa in remoto.


Come cancellare i propri dati personali prima di vendere o regalare un cellulare.


Ma prima di eseguire l’eliminazione dei dati, siate sicuri che li avete salvati sul vostro nuovo telefono o se non l’avete comprato ancora, in qualche cartela sul vostro computer. Ci sono anche quelli che, pur avendo degli smartphone, a volte scrivono i numeri in una classica agenda cartacea. Non fanno niente di strano, solo che per quell’operazione potevano usare alcune applicazioni che trasformano il telefono in un’agenda digitale. In ogni caso, assicuratevi che nessuno possa leggere i vostri vecchi sms, guardare le foto o scoprire come accedere al vostro conto corrente. La tecnologia ci facilita la vita, ma può anche complicarla se non l’abbiamo nella nostra assoluta padronanza.

Autore: Marta De Angelis


   

  
  


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La grotta del turco a Gaeta, video e foto dei 272 scalini.

  

La grotta del turco a Gaeta è una grotta naturale a forma di campana che si trova nella zona alta di Gaeta, vicina al santuario della montagna spaccata, e si raggiunge proprio recandosi verso il santuario e poi seguendo la strada che inizia con la seguente fotografia.

La grotta del turco a Gaeta, video e foto.

L'entrata costa due euro, rigorosamente intascati dal tipo al gabbiotto senza scontrino né biglietto, e permette di scendere, come si vede nel video qui sotto, fino all'acqua, con ben 272 scalini realizzati in terribile cemento. L'effetto è bello, sia nello scendere che nel risalire, poiché l'ampia volta lascia sgomenti e i colori e le luci, che difficilmente si possono ammirare in foto e in video, rendono il tutto molto rilassante.


I 272 scalini per scendere alla Grotta del Turco

Una prova fisica notevole è quella di fare la salita senza fermarsi mai, considerando che i gradini sono alti, e sono in file anche di 50 senza sosta né pianerottoli. Sicuramente un buon allenamento, che vi farà attendere in cima alla salita qualche minuto prima di rimettervi in cammino.

Approfondimenti:
La grotta più profonda del mondo


   

  
  


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Cosmocrass o Cosmocrash, i giochi anni 80 di gomma

  

Giochi cosmocrash

Ecco i gommosi soldatini rossi della serie "cosmocrash", i giochi della Arco Industry dell'anno 1982, e oggi considerati rarissimi. C'erano molti altri personaggi di questa serie, dagli altri piccoli pedoni viola, con testa a punta, mazza ferrata di colore giallo, alla Sheila del caso (nota proveniente da He-Man) e l'He-Man del caso. Tutti questi splendidi pupazzi avevano i classici due buchetti dietro alle ginocchia e ai gomiti, percorsi da un fil di ferro per dare mosse e pose ai pupazzi.

Ognuno di noi ha ricordi più o meno forti nella propria testa della propria infanzia. Questi sono i miei.

Scrivo per sperare che qualcuno, cercando su Google "Cosmocrash", trovi questo articolo, e mi invii un'e-mail con le fotografie di altri protagonisti di questa saga. Li ricordo tutti a memoria, ma in rete non c'è nulla a riguardo.

Correggo. Scoperto l'arcano. Si chiamavano Cosmocrass

Per quasi un miracolo ho trovato il vero nome dei giochi, che si chiamavano COSMOCRASS. Ecco quindi aprirsi il mondo dei ricordi grazie alla ricerca dei Cosmocrass su Google.


Giochi cosmocrass


   

  
  


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