Gran Torino con Clint Eastwood

  

Locandina del film Gran Torino con Clint Eastwood.

Una bella storia sull'integrazione razziale: di uno straniero negli USA? No, il contrario, di un americano nel suo stesso quartiere trasformato in una piccola China Town dall'arrivo di una comunità HMONG.

Clint Eastwood è un personaggio adorabile, a mio avviso, senza peli sulla lingua. Rimasto solo (il film si apre proprio col funerale della sua amata moglie), Walt Kowalski passa le sue giornate bevendo birra, lucidando le sue pistole e osservando con aria sospetta le abitudini dei suoi vicini "musi gialli".

La guerra in Korea l'ha indurito, gli ha insegnato a difendersi, purtroppo, anche dai sentimenti. Per questo, i rapporti con i suoi (idioti) figli sono di assoluta estraneità. Nonostante tutto Wally, rimane comunque un puro, una persona in pace, che regala allo spettatore un finale veramente a sorpresa. Un film condito da qualche mitico sputo al tabacco, che fa ridere e commuove, che volere di più?

P.S. Il titolo fa riferimento alla Ford gran Torino del 1972 che Walt tiene come trofeo della sua vita da operaio in una fabbrica di auto. AMERICANE, ovvio...


   

  
  


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