In Bruges - La coscienza dell'assassino con Colin Farrell, Ralph Fiennes
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Girato interamente in questa deliziosa cittadina medievale del Belgio, il film racconta la vacanza forzata e, apparentemente immotivata, di due sicari.
L'uno (Brendan Gleeson), delicato, uomo di spessore e cultura, si
innamora immediatamente della città. L'altro (Colin Farrell), un irlandese in piena crisi esistenziale, ha una reazione decisamente opposta: l'atmosfera fiabesca risveglia infatti in lui pensieri pesanti e colpe non espiate.
In realtà i due protagonisti non hanno l'aspetto nè i modi, dei tipici killer: un uomo pacioccone e gay il primo, il classico bello e dannato il secondo. In ogni caso, entrambi gli attori, credibili nei loro ruoli.
La situazione si fa più tesa quando il boss ordina al primo uomo, Ken di far fuori l'amico, Ray.
Nonostante le sparatorie, il sangue ed i morti, questo film risulta molto piacevole e, paradossalmente, più vicino ad una commedia che ad una spystory. Non mancano infatti siparietti simpatici, situazioni assurde e persino un incontro d'amore.
Il boss cattivo Harry, è Ralph Fiennes, perfetto in questo ruolo glaciale.
Bruges appare in ogni scena del film, è la terza protagonista. Viene studiata e ripresa in ogni chiesa o museo e scrutata da ogni angolo, persino dall'alto di un campanile. La sua atmosfera nebbiosa e "color ruggine" è perfetta per un viaggio anche mentale, quasi onorico.
Insomma, un film da domenica pomeriggio sul divano di casa !
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