Metti giacchetto, togli giacchetto, lancia giacchetto, raccogli giacchetto.

  

Karate Kid remake. Il film brutto, una crosta del cinema.

Metti giacchetto, togli giacchetto, lancia giacchetto, raccogli giacchetto.

Uno dei peggiori remake mai visti. Della magia di karate kid neanche il titolo. Se state pensando che sono passati trent'anni dall'originale film con Daniel San e il Signor Miaghi e che le tecnologie di oggi possano aiutare un film degli anni 80 ad essere ancora più bello, vi renderete presto conto che l'originale film, aveva tutto quello di cui aveva bisogno, senza bisogno di effetti speciali o delle pezze vomitevoli che il regista deve aver deciso di applicare quando si è reso conto che il suo lavoro stava venendo una cagata senza precedenti.

Un film storico in cui la violenza è sempre stata velata, viene imporchito da combattimenti diseducativi in cui bambini di 9 anni se le menano pesantemente in scene da schifo.

Il maestro Miaghi viene sostituito da un coatto tamarro cinese con la erre moscia, e che farnetica frasi senza senso come "essere fermi e non fare niente, sono cose molto diverse".

Il grande Ralph Macchio, viene sostituito da un raccomandatissimo scugnizzo figlio d'arte che ha la sola colpa di essere figlio del padre Will Smith. Per il resto è tutto un clone mal riuscito. Dal "dai la cera togli la cera", tramutato in un inutile "metti il giacchetto togli il giacchetto", che non trova riscontro di nessun genere quando arriva il momento della resa, in cui le mosse sono tutte totalmente diverse da quelle fatte durante l'allenamento mascherato.

I dialoghi possono essere compresi solo da chi conosce la versione originale del film, e che quindi sa cosa aspettarsi e riesce quindi anche ad intravedere del senso compiuto nei dialoghi infelici a cui mancano le basi della conversazione tra esseri umani.

A niente servono le preziose scenografie calate nella Cina più profonda e mistica quando le scene si susseguono senza la minima suspance, e quando le battute sono rese sterili da frasi e aneddoti propri di un telefilm per coatti senza cervello.

Una vera boiata pazzesca, di cui pagherà il conto il solito piccolo "Michael Jakson" che a 18 anni sarà miracolato se non sarà ancora morto di overdose o diventato obeso.

Morto o obeso per soddisfare la gioia del padre Will Smith che, se non fosse per Muccino, starebbe ancora a fare film dementi con la pistola anti-ufo in mano e lo sguardo da cernia drogata.

Dialoghi ridicoli. Tutto il film, frase dopo frase, lo show del ridicolo.

Prendete un quadro di Van Gogh e fatelo ridipingere da un tossicodipendente che usa la cornetta del citofono per pennello, il catrame al posto dei colori e la ruota di un camion come tela. Sarà sempre meglio di questa "crosta cinematografica" del peggior remake di tutti i tempi.

Eccovi alcune critiche ragionate sul film da vomito "karate kid remake"

  • A karate non valgono i colpi in faccia, mentre in tutto il film è un continuo di bambini che si colpiscono sul viso. Una storia violenta senza morale
  • I bambini che rincorrono "il raccomandato" saltano muri di 4 metri volando, stile shaolin soccer
  • Un bambino cresce da 9 anni a 12 anni in un paio di mesi
  • L'arbitro di karate sposta il combattente caduto in terra per evitare che il bambino cattivo lo uccida
  • Il maestro, nella data dell'anniversario della morte della moglie, prende a mazzettate la propria automobile, e lo fa tutti gli anni! E questo è educativo? Miaghi si limitava a sbronzarsi e a cantare in greco steso KO su un lettino. Questo invece, prende tutti gli anni a mazzettate la propria autovettura!
  • Non sapendo cosa inventarsi per sostituire la mitica mossa della gru, ecco che nasce la cacata del serpente ipnotico, più prossima a una puntata di dragon ball che alla realtà.
  • La violenza tra bambini imperversa in ogni momento del film, spiegando ai ragazzi che devono essere coatti e dementi come il figlio di will smith, e non onesti e umili come Daniel San.

Di Karate kid non c'è niente. Né l'atmosfera, né gli insegnamenti sull'onestà, né l'ironia di Miaghi, che va a pesca perché "meglio essere dispiaciuti a pancia piena che a pancia vuota", né un credibile rapporto di amore/odio con la madre, né l'arte del bonsai, né lo splendido finale.

Un capolavoro al contrario, brutto, così brutto... che fa venire voglia di prendere il regista e costringerlo a subire tutti i colpi al viso che hanno dovuto mettere in scena attori di 10 anni a cui non rimane nulla in testa se non che "picchiare fa fico".

Come tanti ragazzi sono cresciuto con Karate Kid, e vederlo frullato e sporcato in questo modo solo per far lavorare un figlio di papà, fa male ai sentimenti.


   

  
  


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