Che cosa non si è disposti a fare per conservare la poltrona di ministro o di sindaco?
In questo nostro tempo siamo stati costretti ad assistere ad ogni tipo di aberrazione. Ascoltando le notizie del tg, stasera ho assistito alla cerimonia di "riconciliazione" tra il ministro Bossi ed il sindaco di Roma Alemanno.
Quest'ultimo si era sentito offeso per la frase SONO PORCI QUESTI ROMANI pronunciata dal grande politico Umberto Bossi, che, sigaro in bocca, immortalato anche sulle bandiere "padane" (molto poco educativo per le giovani generazioni) si è degnato di scendere a Roma per sotterrare l'ascia di guerra.
Almeno per ora.
E riconciliazione c'è stata, almeno apparentemente. A suon di polenta e coda alla vaccinara, per non offendere nessuno.
Una botta al cerchio e una alla botte, fino alla prossima scazzottata, tanto noi siamo qui, pendiamo dalle loro labbra, e i nostri umori sono condizionati dai loro umori.
Mi chiedo: ma se il sindaco di Roma, dopo l'oltraggio subito si è sentito in dovere di invitare il capo della padania per fare la pace, che succederebbe se ad offendere i nordisti fossero i romani?
Mi viene in mente Attila ed i suoi Unni, chissà se qualche loro discendente potrebbe essere arruolato per la "crociata" ai danni di Roma che nella testa di Bossi continua ad essere come minimo "ladrona"?
Staremo a vedere e a sentire (i fuori onda sono molto più interessanti)
Evviva l'unità d'Italia