Terremoto a Roma dell'11 maggio, è giunta l'ora x ?
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San Fabio 2011. L'undici maggio 2011.
Il terremoto a Roma dell'11 maggio 2011
Il giorno X è arrivato. Il tanto profetizzato 11 maggio nel quale, secondo una previsione anomala di una leggenda folle nata su internet, la capitale sarà devastata dal più potente terremoto mai visto e ogni pietra sarà messa sotto sopra.
A 24 ore dal momento X, nonostante il totale scetticismo dichiarato in più modi dagli scienziati di mezza Italia, la psicosi collettiva non sembra arrestata.
Basta infatti digitare sul motore di ricerca Google le prime tre lettere 'ter' che l'algoritmo delle parole suggerite e più cercate mostrano al primo posto il termine "terremoto roma 11 maggio", quello che, oramai non solo sulla Rete, è diventato un vero e proprio tormentone: 'terremoto Roma 2011', restituiscono su Google, oltre 9 milioni di pagine web realizzate che parlano dell'argomento.
Link cliccatissimi da mesi, e anche le pagine Facebook si moltiplicano facendo eco. La cosa più pesante è il comportamento degli abitanti della capitale, molti dei quali (ma la creduloneria sembra solo una scusa) per mercoledì 11 maggio hanno richiesto giorni di ferie e hanno preparato una gita fuori porta per non rischiare di dover vivere in prima persona la devastazione della Città Eterna.
La voce che troneggia è la seguente: il noto ma dimenticato esperto italiano di terremoti, Raffaele Bendandi, avrebbe predetto per l'11 maggio un sisma devastante con epicentro proprio a Roma.
Chi è Raffaele Bendandi, colui che ha previsto il terremoto di Roma?
Bendandi (1893-1979, nato e morto a Faenza, pianura romagnola, dove però ciclicamente la terra trema e può far paura), da autodidatta si appassiona all'astrofisica e si convince del fatto che sia possibile predire i terremoti conoscendo a priori la posizione di alcune stelle.
Nell'ottobre 1914 sul suo taccuino annotò quasi per caso una data, '13 gennaio 1915', e un luogo, 'Italia'. Puntuale, quel giorno un terremoto di magnitudo 7.0 devastò la piana del Fucino, in Abruzzo. Bendandi diventò quasi una celebrità, "l'uomo che poteva prevedere i terremoti". Per anni disegna pagine e pagine stracolme di calcoli e appunti, non solo riguardanti la Penisola italiana: alcuni eventi furono quindi previsti con precisione, anche se non con dettaglio utile sulle località.
"Tra le date del 2011 non c'è assolutamente quella dell'11 maggio, c'è però l'11 marzo, quando il terremoto ha devastato il Giappone, ma pensiamo che non fosse una previsione, quanto un appunto sulle macchie solari. Abbiamo fatto l'impossibile per capire come e da chi questa bufala metropolitana sia partita, ma non ci siamo riusciti", ha spiegato più e più volte Paola Lagorio, presidente dell'istituzione culturale 'La Bendandiana', che a Faenza gestisce l'osservatorio geofisico comunale 'Raffale Bendandi.
Cosa dicono le istituzioni in merito al terremoto di Roma maggio 2011?
Sarà per l'11 che richiama alla mente la coincidenza di drammatici eventi legati a quel numero (l'attacco alle Torri gemelle, la strage alla stazione stazione Atocha di Madrid, il recente terremoto in Giappone), ma sul web la balla si è espansa velocemente, al punto in cui per far fronte alle eccessive richieste di informazioni a riguardo delle effettive possibilità, anche l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la Protezione civile hanno inserito in primo piano sui propri portali web, una lunga lista di risposte a domande frequenti sulla questione.
L'Istituto ha anche messo a punto anche un video su YouTube e un contributo su Freerumble. Secondo l'istituto tra l'altro le teorie di Bendandi non sono attendibili per la previsione di un terremoto: "Le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono esigue rispetto alle forze interne al pianeta, quelle determinate dallo spostamento delle placche e che producono i terremoti nella prossimità delle zone di subduzione. Inoltre gli allineamenti di pianeti si sono verificati più volte in passato senza che fosse mai innescata una corrispondenza ricorrente o misurabile con i grandi terremoti in Italia o nel mondo", dicono.
Cosa dicono gli scienziati del terremoto di Roma maggio 2011?
E il coro unanime degli scienziati italiani è sempre lo stesso: "è assolutamente impossibile prevedere i terremoti. Ogni anno abbiamo in Italia oltre 10 mila terremoti registrati dai sismografi, quindi è probabile che domani si sarà qualche lieve scossa nel nostro Paese. Ma questo non significherebbe nulla" sottolinea anche il professor Mauro Dolce, responsabile dell'ufficio rischio sismico e vulcanico della protezione civile. Eppure da diverse settimane i centralini della protezione civile e le caselle e-mail sono invase da richieste di delucidazioni sulla data di domani. Roma in particolare "non sorge su alcuna zona sismica". E' vero che parte del romano Colosseo cadde a causa di una scossa sismica verso il 500 dopo Cristo, ma dall'anno Mille i due terremoti più forti sono stati nel 1349 e nel 1703, del 7° e 8° grado della scala Mercalli, con danni non particolarmente rilevanti. Per il resto, la zona di Roma è afflitta da scosse di intensità nulla o estremamente moderata.
L'11 maggio la Capitale quindi non ha da temere nulla. Con la benedizione degli scienziati e dello stesso Bendandi che oltre al terremoto di Roma, di cui domani sapremo qualcosa di più, si è preso la briga di lasciare all'umanità altre due date, nelle quali si verificherà un allineamento planetario identico a quello che ci fu quando si ipotizza sia scomparsa la grandiosa civiltà di Atlantide. Un grande grattacapo, ma non per noi che abitiamo la terra oggi, considerato che si tratta degli anni 2521 e 2761.
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