Trattore Landini CL 4000. Racconti di un mostro buono.
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Giocare è il tempo dei bambini. L'estate, alla fresca ombra di collina, quando dopo pranzo tutti dormono, giocare è un diritto di chi non vuole dormire. In quei momenti solo i cani abbaiano all'orizzone e il silenzio spinge i bambini a fare le loro marachelle con più discrezione, perchè correre appresso alle galline per catturarle non è un'operazione che si può fare in quelle due ore che vanno dal pranzo al momento del risveglio del paese.
Al passare delle ore calde, quando l'ombra della collina rinfresca il paese e tutti i vecchi e meno vecchi tornano ad intendersi delle proprie faccende, si ricomincia a giocare in modo rumoroso; trabbicoli di legno con ruote accroccate su cui siedono due o tre munelli di meno di 10 anni scendono le strade male asfaltate del paese, con ripercussioni sulla viabilità della popolazione locale, che deve prontamente schivare i bambini lanciati come saette verso la fine della strada del paese che termina con una pericolosa fratta.
I ragazzi lo sanno, ed è per questo che proprio una curva prima della strada iniziano a frenare gli infernali mezzi di discesa (skateboards e carretti rimediati alla meno peggio).
Una paura di incertezza però li accomuna nella goliardia della risalita a piedi e della ridiscesa in velocità. Una paura dai colori candidi. Un mostro che due o tre volte al giorno sale possente dal fondo del paese fino su in cima, dove riposa la notte per riscendere la mattina dopo. Un rumoroso e massiccio aggregato di cavi, muscoli d'acciaio e dallo strisciante ventre, che solca scie nel terreno come un mammut lascia le sue pesanti impronte sulla neve.
Sul suo corpo c'è una scritta che si legge nella lingua italiana, ma che ai piccoli non da alcun significato. C'è scritto "Landini CL 4000".
Il cavaliere che lo porta ama i bambini e non li darebbe mai in pasto al mostro giallo azzurro. I bambini questo lo sanno, ma sanno anche che devono cercare di non avvicinarsi comunque alla bocca possente del mostro mentre cammina.
Scendono quindi la strada in velocità a bordo dei loro rapidi mezzi, sapendo che il rischio è alto, pronti ancora una volta a delle frenate di emergenza o a delle deviazioni che li porterebbe a farsi molto male sbattendo contro le mura delle case ai lati della strada, sbucciati e doloranti, ma salvi comunque dalla bocca del Trattore LANDINI.
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