Farmacie e liberalizzazioni: storia di una fregatura

  

Anche le farmacie, da qualche anno a questa parte, hanno scoperto il marketing. Noi che entriamo in una farmacia per curarci – e che quindi dovremmo essere quasi dei “pazienti” - siamo invece trattati come clienti. L'imperativo del farmacista è: “Vendere! Vendere! Vendere!”. Per riuscire nel suo intento, il farmacista frequenta corsi di comunicazione, pianifica sconti e promozioni, chiama il vetrinista e si fa beffe della nostra salute.

Va a finire, così, che entriamo per comprare uno sciroppo ed usciamo con spray, lozione omeopatica, pasticcona alla vitamina C e balsamo in crema gref78345ml. Davvero serve così tanta roba per curare la tosse? Non sarà, forse forse, che il farmacista stia cercando di venderci più articoli di quanti ce ne servano realmente?

Probabile, probabile.

E avete notato che le farmacie adesso sono anche centro estetico, profumeria, erboristeria e minimarket di prodotti biologici? Curioso come la lobby dei farmacisti si sia opposta in maniera feroce alla liberalizzazione della vendita dei farmaci per poi aprire le proprie porte a tutto ciò che con i farmaci non ha niente a che fare.

Riaprendo una polemica vecchia almeno quanto il secondo governo Prodi, infatti, il governo Monti ha tentato di introdurre nel decreto SalvaItalia una norma per consentire anche alle parafarmacie la vendita dei medicinali di fascia C (quelli con ricetta bianca). Come era già accaduto nel 2006, le farmacie si sono opposte con veemenza ad una disposizione che, se approvata, avrebbe contribuito notevolmente a ridurre i costi dei medicinali. Per loro fortuna, invece, il tema ha perso mordente, si è allontanato dalle luci dei riflettori ed è stato abbandonato dal Governo. Se ne è parlato nuovamente negli ultimi due mesi, con la discussione in Parlamento del decreto Balduzzi, ma tutto è caduto ancora una volta nel dimenticatoio lasciando le cose come sono. Insomma, le farmacie sono ancora le uniche a poter vendere medicinali con ricetta. Nessuno, però, ha protestato quando dietro al bancone del farmacista è apparso, come per magia, la consulente estetica, che tra una pomata ed un antibiotico ti rifila anche un antiage Zaromia, perché no.

Per la serie: il mercato è libero, sì, ma solo per me.


   

  
  


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