
In questi giorni di ottobre non si parla d'altro che dell'omicidio di Avetrana, tutti noi siamo rimasti incollati alla TV per seguire lo svolgersi degli avvenimenti ma ora diamoci un taglio, i programmi televisivi sono invasi di psicologi, criminologi, avvocati e "compaesani" in attesa di nuovi colpi di scena, proprio come in un reality.
Passano così, inosservate, notizie terribili che andrebbero divulgate, come quella della donna cinese incinta all'ottavo mese, costretta ad abortire perchè già madre di una bambina. Si può comprendere la preoccupazione di un paese che ha "sconfinato" demograficamente, ma non si può accettare una simile barbarie.
La povera Xiao già pregustava l'arrivo del piccolo e la sorellina di dieci anni attendeva con ansia il futuro compagno di giochi, ma si sono presentati nella loro casa gli uomini del governo che, dopo averla presa a calci nella pancia, l'hano costretta ad andare in ospedale per sottoporsi all'aborto con una iniezione letale per il bambino.
Io mi chiedo: "ma dov'è la grande, antica CIVILTA' cinese?" Fanno un gran parlare dell'economia in grande espansione e dei nuovi ricchi che stanno colonizzando mezzo mondo, ma non esiste la contraccezione in quel grande paese?
Vorrei dare allora, un consiglio a chi volesse aprire una fabbrica in Cina, perchè non una di preservativi? O in alternativa, una bella casa farmaceutica con tanti tipi di pillola anticoncezionale?
C'è bisogno di adottare questi metodi da nazisti per limitare le nascite? Ecco perchè i cinesi ormai sono tutti qui, possono fare i figli che vogliono, tanto noi al massimo ne facciamo uno per famiglia, e lo stato lì a dirci: fate più figli, per favore! Ma non vi sembra che ci sia qualcosa di stonato?
Evviva la libertà!