Call center, centri chiamata per passare ore al telefono e non risolvere nulla.

  

Call center, ore al telefono in attesa.

Li chiamiamo "call center" come se noi italiani non avessimo sufficienti sostantivi per ogni definizione, ma ormai siamo globalmente uniformati e chi non si adegua rischia di trovarsi isolato e guardato dall'alto in basso.

Bene, sono d'accordo sul fatto che questi "centri chiamata" danno lavoro ad un certo numero di persone, ma dov'è andato a finire il vecchio e sano rapporto tra utente ed esercente? Parlo dei miei vani tentativi di risolvere una pratica con una società che fornisce energia elettrica.

Da ben due settimane sto cercando di mettermi in contatto con qualcuno che riesca a dirmi come andrà a finire la soluzione del mio problema ma, sembra di giocare al gioco dell'oca, dove, dopo molti passaggi, credi di essere quasi arrivato alla fine del percorso, ed invece c'è sempre qualcuno che ti fa ritornare indietro di qualche casella.

Ora, io non voglio dire che sia colpa degli impiegati del "call center" che per quanto possano, ce la mettono tutta nell'essere gentili con l'utente, anche perchè le telefonate vengono registrate e potrebbero perdere il tanto anelato posto di lavoro, ma il povero cittadino che vuole controllare lo stato del suo contratto non può ogni volta che chiama sentirsi rispondere: buongiorno sono Maria, in che cosa posso esserle utile? e la volta successiva, sono Giovanna o Davide e così via.

Siamo costretti a ripetere le stesse cose ogni volta ad un personaggio diverso e credetemi, tutto questo stanca, anche perchè c'è sempre in agguato il "gioco dell'oca".

Con tutto il rispetto per i giochi da tavolo, anch'essi soppiantati da quelli virtuali, rigorosamente etichettati con nomi inglesi, resto in attesa della "soluzione" del contratto.

Evviva l'efficienza!


   

  
  


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