Pane della Caritas. Pizzerie e panifici a fine serata sfamano i poveri.
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Di tanto in tanto mi capita di ascoltare qualche bella notizia, quanto basta per rasserenare un poco lo spirito. In un periodo come questo, in cui la crisi economica ha reso più poveri i poveri, non poteva che farci bene sapere che un esponente della Caritas raccogliesse l'invito dei panettieri romani ad utilizzare il pane invenduto per sfamare la moltitudine dei senza tetto o anche semplicemente indigenti con miserrimi stipendi.
Anzi, il Direttore della Caritas, don Enrico Feroci, ha avuto una bellissima trovata: anziché portare i circa 200 quintali di pane invenduto nelle panetterie di Roma, alle associazioni umanitarie che dovrebbero poi farsi carico di distribuirlo ai bisognosi, suggerisce di fornire una sorta di "carta del pane" agli interessati, i quali, poco prima della chiusura dei negozi, potranno recarsi muniti di tessera, a ritirare il loro pane.
In questo modo si raggiungerebbe un doppio scopo, quello di sfamare chi ha veramente fame ed evitare di intasare i cassonetti dell'immondizia, già straripanti di tutti gli scarti più o meno riciclati.
Confidiamo che questa bella iniziativa possa venire applicata anche ad altri alimenti, magari prima che siano scaduti, l'importante è cominciare.
Ringraziamo il presidente dei panificatori romani Giancarlo Giambarresi che sta provvedendo alla sensibilizzazione delle istituzioni locali affinché si possa dar corso a questa formidabile idea.
Evviva la solidarietà.
Mammut
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