Sparizioni per gioco. Chi paga?
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Sparizioni per gioco. Chi paga?
Da molti anni sono un'assidua spettatrice della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" con l'inevitabile avvicendamento delle sue conduttrici, posso senz'altro affermare che continua ad appassionarmi, con le sue storie, i drammi e soprattutto le sparizioni delle persone di ogni età. Di volta in volta mi immedesimo nelle ricostruzioni degli allontanamenti ed "entrando" nella storia, cullata dalla suadente voce del narratore, cerco di comprendere la motivazione della sparizione.
E poi ci sono le vecchie, eterne storie, legate a momenti storici con intrecci mai svelati, ma che tornano regolarmente a ricordarmi che la maggior parte dei misteri restano tali.
Vi sono poi ritrovamenti di persone che a causa di varie malattie come quelle che affliggono gli anziani, si allontanano dalle loro abitazioni magari dopo essere scesi a comprare il pane al negozio all'angolo.
In questi giorni si parla molto della sparizione di due adolescenti scomparse, la prima fatta ritrovare in un pozzo dal presunto colpevole e l'altra sparita nel nulla ormai da due mesi, sulle cui ricerche sono state impiegate tutte le forze disponibili, con tutti i mezzi a loro disposizione, ma nulla, il nulla più assoluto.
Tra tutti questi casi di allontanamenti e sparizioni però, ce n'è uno che mi fa veramente arrabbiare, sto parlando della "marachella" commessa dalle due sedicenni reggiane. Mercoledì scorso il video presentava i visi delle due mamme in lacrime, mentre facevano appelli alle loro due figlie, finite chissà dove. Naturalmente le ricerche sono partite immediatamente, anche perchè, memori delle due tragedie recenti, non si è voluto perdere tempo prezioso, si sa che i primi giorni sono quelli determinanti per i ritrovamenti.
Oggi sono state ritrovate, anzi hanno messo in scena il ritrovamento con tanto di melodramma, in lacrime e mezzo nude e scalze, dopo essersi procurate delle piccole ferite per inscenare chissà quali aggressioni e stupri. Anche in questo caso c'è stato un grande spiegamento di forze, carabinieri, polizia, unità cinofile ecc...
In totale un centinaio di persone. E le mamme pronte al perdono, corse a recuperare le fuggitive che volevano solo provare cosa significasse andar via di casa senza dare più notizie.
Io non so se riceveranno delle punizioni per la loro bravata ma ritengo che qualcuno dovrebbe pagare per il procurato allarme ed il dispendio di mezzi e uomini pagati dalla collettività.
Immaginiamo se per emulazione, altri adolescenti volessero fare la stessa esperienza, quanti uomini sarebbero distolti dalla lotta alle mafie o ai criminali per seguire le tracce di questi giovani sconsiderati.
Rieduchiamo i genitori che molto spesso, dopo aver messo al mondo i figli e averli dotati di tutta la tecnologia possibile, non ricevono il valore più importante: il rispetto del prossimo.
Mammut
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