Vineria del Porto a Fiumicino, l'osteria migliore di Roma

  

La Vineria del Porto, a Fiumicino è un posto simpatico che attrae i passanti già dalla sua immagine su strada, grazie alla sua tettoia in legno rustica che dona un tocco di "osteria di fuoriporta" all'entrata, dalla quale esce una calda luce arancione soffusa che illumina la notte in via Tempio della fortuna. Lo staff è simpatico e gentile, pronto anche ad aprire una bottiglia di vino nuova, se capisce che il tipo di vino che state cercando non è tra la dozzina di bottiglie aperte sul bancone. Gli sfizi sono di ottimo gusto e l'arredamento, malgrado lo spazio sia poco, è decisamente accogliente. Unica pecca sono gli orari di chiusura (spesso dopo le 22.00 la serranda è abbassata) e speriamo che scrivendo questo post, il titolare decida di tenere aperte le porte della miglior vineria di Fiumicino per accogliere anche chi, a serata inoltrata, abbia voglia di una chiacchierata tra un bicchier di vino e una fetta di formaggio.

Via Tempio Della Fortuna 40/b
00054 Fiumicino (RM)
Tel: 066582872

Voto: 9


   

  
  


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Acqua con estrogeni in Germania.

  

Bottiglie di plastica con acqua contaminata da estrogeni.

Bottiglie di plastica con acqua contaminata da estrogeni.

Ultimamente ho insistito sull'esagerato consumo di carne e sugli effetti conseguenti per la nostra salute. Ora ci dobbiamo occupare dell'elemento naturale per eccellenza, L'ACQUA. Ho avuto il dispiacere, stamani, di ascoltare una notizia in radio, che mi ha fatto drizzare i capelli.

L'acqua contenuta nelle bottiglie di plastica potrebbe essere contaminata da estrogeni! Non ci mancava altro. Già all'interno delle carni che mettiamo nei nostri piatti, si nascondono estrogeni e antibiotici, non richiesti dal consumatore, ma l'acqua, la cui purezza è da sempre ricercata e controllata, quella no, non può essere avvelenata, da ormoni, da arsenico e chissà cos'altro.

Ebbene, in Germania è stata fatta questa scoperta, ma a mio avviso passerà inosservata anche perché occorrono studi più approfonditi sull'argomento, e questo vuol dire investimenti per la ricerca della verità. Naturalmente le case produttrici delle acque minerali e delle bottiglie di plastica non hanno nessun interesse a finanziare gli studi, i cui risultati potrebbero causare danno all'industria delle acque.

Pertanto, credo che in attesa di conoscere la verità, il male minore sia quello di bere l'acqua del rubinetto, forse conterrà del cloro ma Mitridate insegna... a piccole dosi ci renderà immuni da tale veleno. E che dire del risparmio? Di questi tempi!

Mammut

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Salame di cioccolato per la gioia dei bambini

  

Questa ricetta è molto divertente se vengono coinvolti dei bambini nella esecuzione. Ne verrà fuori una cosa divertentissima, ma solo se non si è troppo intolleranti con i pastrocchi che piacciono tanto ai bambini.

Occorrono 200 gr di biscotti secchi e, a piacere, noci tritate e nocciole, 100 gr di burro, 100 gr di cacao amaro, 2 tuorli d'uovo (facoltativo) 125 gr di zucchero, qualche cucchiaio di marsala.

Tritate i biscotti con le mani o con il tritatutto e versateli in una terrina con le noci e nocciole tritate, unite lo zucchero, il cacao, i tuorli d'uovo ed il burro sciolto.

Amalgamare il tutto bagnando con qualche cucchiaiata di marsala. L'impasto deve rimanere consistente. Impastarlo con le mani e ricavarne un grosso salame. Incartarlo in carta d'argento e metterlo in frigorifero per almeno un'ora.

Tagliare a fette e servire, semprechè nell'eseguire la ricetta non abbiate coinvolto troppi bambini, perchè invariabilmente nell'impastare si PERDE molta della sostanza impiegata.

Evviva la merenda!

Ricetta a cura di MAMMUT


   

  
  


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Morire di freddo a Viterbo.

  

Riferiscono le cronache locali del ritrovamento da parte dei carabinieri del cadavere di una persona morta di freddo nella campagna alle porte di Viterbo in un riparo improvvisato di tavole di compensato e cartone.
Una persona proveniente da un altro paese, un paese legato all'Italia da profonda affinita' culturale e linguistica, la Romania.
Una persona che evidentemente in questi giorni e notti di freddo estremo non aveva altro luogo in cui ripararsi, una casa che gli salvasse la vita.
Una persona che sarebbe ancora viva se i pubblici poteri e l'opinione pubblica ricordassero che un essere umano ha diritto - diritto - all'aiuto degli altri esseri umani, e i pubblici poteri in tanto sono legittimi e adeguati in quanto salvano le vite e inverano i diritti delle persone.
Una persona che sarebbe ancora viva se in questo nostro paese il razzismo non avesse imbarbarito istituzioni e societa' a tal punto che il costume dominante e con esso l'amministrazione della cosa pubblica non sa piu' riconoscere quale sia il primo dovere di ogni essere umano: recare aiuto all'altro essere umano, salvare le vite.
Una persona che sarebbe ancora viva con un piccolo aiuto. Ed invece e' morta.
*
Qui mi sovviene l'ultima grande lotta nonviolenta del mio scomparso maestro e compagno di lotte ed amico fraterno Alfio Pannega: la battaglia civile nonviolenta perche' ogni persona avesse una casa. Alfio Pannega la testimonio' fino all'ultimo dei suoi giorni.
E' la battaglia civile nonviolenta che ancora dobbiamo condurre. Perche' nessun essere umano muoia piu' di freddo tra tavole e cartoni in una notte d'inverno nella campagna alle porte di Viterbo.

Peppe Sini
gia' consigliere comunale e provinciale
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 18 dicembre 2010

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/


   

  
  


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Perché Stiamo perdendo

  

Perché stiamo perdendo (di Andrea Bovino)

Ci sono dei giorni in cui mi chiedo dove realmente stia andando l'uomo, che direzioni prende giornalmente e perché stiamo perdendo la nostra vita.

Perché stiamo perdendo? Chi è che ci sta sconfiggendo?

La prima risposta che mi balza in mente è la parola comunicazione.
Stiamo perdendo per via della comunicazione e dell'informazione. Questo è il tema principale. Chi ha in mano la comunicazione, oggi, ha in mano il potere.
Non ci sono altre vie d'uscita. O ritorniamo ad avere una comunicazione democratica o perderemo per sempre la democrazia. E' semplice. Il voto è l'ultimo stadio della democrazia. Non possiamo pensare di avere una democrazia solamente perché votiamo, se non sappiamo su cosa votiamo e non siamo informati circa ciò che realmente accade nel nostro paese e nel mondo.

In Italia circa 30 milioni di persone non comprano mai un giornale, né un libro nella loro vita. Da dove ricavano la loro informazione, quella che li forma, che li fa crescere come persone e che distribuisce loro idee e opinioni?
Dalla televisione.

Questa è la nostra situazione. Siamo un paese formalmente democratico in cui 30 milioni di persone, guardano e ricevono le informazioni di cui hanno bisogno in maniera univoca, senza contraddittorio e fonti alternative, ma soprattutto solo e grazie allo strumento di comunicazione televisivo. Che cosa dicono questi sei canali? Tutti la stessa cosa. Ma soprattutto tacciono tutti sulla stessa cosa. Noi dove siamo? Noi non ci siamo. La vita non c'è. Quello che ci accade tutti i giorni non c'è.

Da questa situazione nasce l’esigenza di “dire la propria”, di farsi sentire e di partecipare attivamente all’informazione grazie alla rete che è una delle poche ancore di salvezza del panorama informativo. Da qui nasce http://vivereaorecchio.blogspot.com, il blog che curo autonomamente al quale vi invito a partecipare e a visitare per dire la vostra anche voi, per fare sentire che ci siete, che ci siamo.

A quanto ammonta l'informazione che noi percepiamo tutti i giorni? Grosso modo, facendo tutti i calcoli, giornali e riviste incluse, non raggiunge più del 10%. Che cos'è il resto che noi vediamo, ovvero il restante 90%? Intrattenimento e pubblicità. Il 90% di quello che guardano e ingurgitano milioni di persone non è informazione, ma intrattenimento e pubblicità. Non a caso la voce che ricopre maggiori investimenti nei palinsesti televisivi è proprio la pubblicità.

Tutto ciò non è casuale. Chi studia i meccanismi dell'informazione gioca su questi fatti. La popolazione deve essere il più ignorante possibile perché chi non ha nozioni, informazioni e conoscenze non può argomentare e contestare nulla. E' povero di speranza. Chi non ha conoscenze non può sperare di ottenere la democrazia e di conseguenza la libertà.

E allora cosa centra la comunicazione? Centra. Perché o noi cambiamo il sistema della comunicazione e iniziamo a informare i cittadini circa i veri problemi, anche ognuno nel proprio piccolo o, continuando in questo modo, creeremo delle condizioni di vita insostenibili per noi e i nostri figli.

Concludendo, dobbiamo riappropriarci del controllo democratico della comunicazione. Se l'Italia è arrivata in queste condizioni, è perché siamo stati dominati dalla televisione che ha abbassato il livello intellettuale del paese. Dopo 30 anni di TV, gli italiani sono più stupidi, immorali e ignoranti di prima. Questa regressione dell'alfabetismo è sfociata da una generazione e mezza di bambini che è nata con la televisione, dentro la televisione e crescerà con essa, noi compresi. In questa generazione, nella nostra generazione, i valori del consumo sono già stati trasmessi. Li abbiamo già acquisiti purtroppo, ma possiamo ancora rimediare.

Diventate scettici e contro informatevi su tutto. Questa è l'unica strada verso la democrazia moderna perché essere informati significa essere liberi.

Andrea Bovino

http://vivereaorecchio.blogspot.com


   

  
  


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