La chiesa non paga l'ICI e Don Gallo si indigna.
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La chiesa torni ad essere povera e inizi a pagare le tasse per stare più vicino ai poveri e a chi è più povero! La chiesa, per chi non lo sapesse, non paga l'ICI, né contribuisce alle spese di un suolo su cui poggia il sedere. Qualcuno dice che sarebbe anche l'ora di rivedere i patti lateranensi del 1929, ma la chiesa è la potenza economica numero uno e non permetterà mai modifiche sostanziali che mettano in crisi lo IOR e i conti economici di vescovi e papi; schiavizzata la politica italiana, con cui ha fatto affari gestendo il denaro della prima repubblica (fonte Vaticano SPA), rimarrà il più grande fagocitatore di denaro della povera gente, alla faccia di chi ancora ci crede.
In occasione della presentazione del suo libro "Di sana e robusta Costituzione", Don Gallo individua le responsabilità della crisi mondiale in un "sistema disumanizzato governato dalla Finanza, lontano dai reali bisogni delle persone", ricordando come le rivendicazioni dei giovani al G8 di Genova nel 2001 "non siano state volutamente comprese".
Tratto dall'articolo su Il Fatto Quotidiano di Giovannij Lucci
Approfondimenti
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-religione-che-uccide.php
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