Carpfishing nel fiume Tevere dentro Roma.

  

Carpfishing in barca sul fiume Tevere.

Abitando a Roma ed essendo un grande appassionato di pesca alla carpa, ho trascorso anni sulle sponde del biondo Tevere praticando il carpfishing, ossia la pesca alle grandi carpe utilizzando le boilies come esca (palline di farine, proteine, vitamine e aromi bollite al punto di renderle inattaccabili ai piccoli pesci).

Il fiume tevere è decisamente pieno di pesci, anche se le sue acque sembrano suggerire proprio l'opposto. Forse è proprio per queste acque rinomatamente inquinate, che i pesci hanno trovato la casa perfetta, in cui nessuno osa e si azzarda a pescarli con l'intento di mangiarli per paura di prendere malattie strane.

Cavedani, carassi, barbi e lucci (luccio classico e luccio perca o sandra) invadono le acque del fiume romano, tra anguille e nutrie, per la felicità dei pescatori di canna.

Mentre i pescatori al colpo (ossia quelli che vanno in cerca di pesci sotto il chilo) sono abbastanza felici di trovarsi davanti chili e chili di pesce pronto a mangiare l'esca, gli amanti del carpfishing, che sono abituati normalmente a due, tre catture al giorno, letteralmente sballano per la quantità di grandi carpe che si trovano ad incontrare durante una semplice battuta di pesca di poche ore.

Carpfishing, carpa cuoio nel fiume Tevere.

In particolare, tutto il tratto cittadino offre ottime aree di pesca proprio in prossimità delle sponde, previa una pasturazione che più lunga è meglio è (si usa infatti tenere lo spot attivo tutto l'anno pasturando costantemente una o due volte a settimana con granturco e un paio di etti di boilies.

Importante è ricordarsi che la variabile importante nella pesca alla carpa nel Tevere è la stabilità delle condizioni meteo, qualsiasi esse siano. Qualsiasi piccola pioggia modifica il livello dell'acqua e la sua trasparenza, inducendo le carpe a fermarsi, per poi riprendere dopo alcuni giorni in cui le condizioni sono stabili; può infatti piovere per trenta giorni di fila, ma solo dopo il quinto o il sesto giorno dall'inizio delle pioggie i pesci tornano a mangiare.

Il resto, come sempre lo fa l'esperienza e la capacità di individuare posti con pochi incagli (il Tevere è disseminato di ogni sorta di ostacolo sul fondo, dalle automobili rubate a lavatrici e ogni sorta di ferraglia).

Il fiume regala molte carpe di grandi dimensioni, ma soprattutto, come nel carpfishing nel laghetto dell'EUR, grandi quantità di pesci da stancare l'avambraccio.


   

  
  


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