Carne bovina al cortisone?

  

La carne bovina fa male e ha il cortisone dentro.

Dopo l'articolo la carne fa male eccovi un nuovo scoop dal mondo della carne.

Quando mettiamo al mondo un figlio sentiamo una enorme responsabilità nei confronti di questa meravigliosa vita che abbiamo contribuito a creare, dal momento della nascita di un proprio figlio ci sentiamo "investiti" di questa missione per tutto il resto della nostra vita.

Iniziamo così, a comportarci in modo più consapevole e responsabile, già dal primo giorno di gravidanza, chi fumava smetterà di farlo, chi si nutriva in modo scorretto vi porrà rimedio, si inizierà una dieta ricca di frutta e verdura e, per chi consumi abitualmente carne e pesce, lo si farà cercando con maggiore attenzione, di acquistare prodotti il più possibile sani e privi di veleni.

Poi, dopo il lieto evento, si continuerà a fare attenzione al cibo, tutto quello che verrà somministrato alla nostra preziosa creatura sarà controllato, vagliato, pesato, sgrassato e così via. Ma cosa c'è all'interno di quei prodotti che tanto ci attirano nei banchi del supermercato ma anche, semplicemente, nel piccolo negozio sotto casa?

Ci si preoccupa di acquistare il filetto per il nostro bambino, credendo di fargli un "regalo", un costosissimo bocconcino tenerissimo che probabilmente sarà stato prodotto con l'aiuto di sostanze proibite, è risaputo ormai che c'è chi usa il cortisone per far crescere a dismisura i vitelloni in modo che i profitti degli allevatori disonesti vengano triplicati.

Esistono le leggi che vietano l'uso di promotori della crescita in Europa, ma la regola del profitto fa si che vi siano anche sistemi che riescano ad aggirare i controlli. Infatti, per evitare denunce dei veterinari preposti ai controlli, questi farmaci molto spesso vengono somministrati ai bovini nel primo giorno del fine settimana, (il venerdì) evitando così, le verifiche antidoping.

Allora, come possiamo fidarci, come allevare la nostra creaturina indifesa, senza contribuire da subito, al suo avvelenamento? Con gli omogeneizzati? Non sarei molto fiduciosa neanche su questa alternativa. Mi torna alla mente il ricordo di una mia vecchia parente che raccontava del suo ultimo figlio che all'età di quattro anni ancora voleva attaccarsi al seno della mamma, prendeva uno sgabello e invitava sua madre a sedersi, dopodichè le si sedeva in grembo e si nutriva con quel poco che ancora scaturiva dal piccolo serbatoio naturale.

Non dico di arrivare a tanto ma almeno cerchiamo di ritardare quanto più è possibile l'approccio al cibo "spazzatura" finché le difese immunitarie non comincino a fare il loro mestiere, non dimenticandoci che la carne fa male.

Mammut


   

  
  


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