Ecco come ti sfollo il movimento del 15 maggio a Piazza de Catalunya

  



I ragazzi chiedono un mondo diverso e si costituiscono in movimento pacifico che manifesta al centro di Barcellona a Piazza di Catalunya.

Il risultato? Come nelle migliori merdocrazie europee, arriva la polizia e inizia il pestaggio.

Pestaggio a Piazza de Catalunya spagna movimento 15 maggio, la polizia pesta i manifestanti che chiedono un sistema sociale diverso, basato sull'onestà e su un'etica più radicata nel mondo politico, sociale ed economico.


Ecco l'approfondimento della questione direttamente dal Blog di Beppe Grillo:

  1. Pestaggio del movimento 15 maggio
  2. Cos'è il movimento del 15 maggio in Spagna?


  3. Piazza di Catalunya pestaggio del movimento 15 maggio.

   

  
  


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Emma La Spina, vita in collegio e IL SUONO DI MILLE SILENZI.

  

Emma la spina, il suono dei mille silenzi, vita in collegio e torture.

Quando provo a spiegare a qualcuno la ragione per la quale sono diventata atea, nonostante la mia infanzia vissuta in un collegio, non posso dire altro che la verità pura: proprio il fatto di essere stata in un collegio, educata dalle suore, preziosi angeli in terra, che a suon di schiaffi e punizioni più o meno corporali, cercavano di inculcare in noi, teneri esserini così già duramente provati, il "senso della vita".

Come si può continuare a pregare dopo aver subito l'ave maria ogni mattino, alle cinque e quarantacinque, ascoltando l'invocazione con le orecchie e contemporaneamente ricevendo uno schiaffo sui minuscoli piedi di una bambina profondamente addormentata nel sonno, unico nascondiglio e rifugio in una vita che non è vita? Questo era il loro sistema per svegliarci e, per non subire il tremendo risveglio bisognava darsi da fare per riuscire a scendere dal letto ed inginocchiarsi a pregare prima che arrivasse il proprio turno e la propria dose.

Leggendo qualche brano del libro di EMMA LA SPINA, sono ripiombata nell'incubo del racconto della sua triste fanciullezza, sebbene il mio non sia stato così altrettanto colmo di crudeltà, molto ho ritrovato dell'ambiente in cui io stessa ho vissuto. Nel suo libro intitolato IL SUONO DI MILLE SILENZI Emma racconta le torture mentali e fisiche a cui una bambina può essere sottoposta, dalla crudeltà nel conoscere una madre che non si può chiamare tale, al rifiuto di una sorella che condivide la stessa prigionia, nonché i giochi di guerra quotidiani per non soccombere alla fame e alla vergogna.

Chi si accingerà a leggere questo libro puo' e deve credere alla sua veridicità, le "cattiverie" in esso contenute sono veramente concepibili da menti umane, io stessa ne ho fatto cenno nei miei racconti su "le due bambine....", veramente ci si sente diversi, alieni direi, messi improvvisamente a confronto con il mondo esterno. Quanto di me ho ritrovato nella sua storia! Fa bene sapere che qualcuno riesca a comprendere il proprio passato, come se fosse un copione noto a pochi ma quei pochi sfortunati si sentono meno soli, e questo è già molto.

Vorrei aggiungere un pensiero, a quelli che vanno predicando che l'infanzia dura è scuola di vita e ci "farà le ossa", rispondo che dopo un'infanzia triste e infelice si faticherà molto per riallinearsi agli altri, a quelli che noi abbiamo sempre considerato "alieni" come la stessa Emma definisce quelli che io chiamavo semplicemente gli "esterni".

Mammut


   

  
  


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L'ora della Terra. 26 Marzo 2011. Spegni la luce.

  


Ci è voluto un secolo, miseri cento anni, per deturpare e distruggere il pianeta Terra con i nostri comportamenti errati, dalle innocue carrozze alle fumose e inquinanti autovetture, dalle fontane pubbliche alle lavatrici e asciugatrici per la nostra biancheria, dalla pasta fatta in casa alle confezioni supercolorate e scatolate dei cibi dei supermercati. Treni che sfrecciano e aerei che sorvolano le nostre teste lasciando una scia di veleno sulle nostre case e immondizie, risultato negativo e scomodo dei nostri sconsiderati consumi...


L'ora della terra 2011.

Per un giorno, magari solo per quel giorno, facciamo sentire la nostra protesta, sabato 26 marzo 2011, dalle 20:30 alle 21:30 facciamo un gesto, spegniamo le luci, uniamoci a milioni di persone che vogliono contribuire a creare un futuro sostenibile per il pianeta, ma poi con il nostro vivere quotidiano, usiamo le risorse con parsimonia, evitiamo sprechi e contribuiremo a salvare anche la nostra vita.

http://www.wwf.it/oradellaterra

Cambiare si può.

Mammut



   

  
  


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Vaccino Anti influenza A a bassa mortalità. Domande e mezze verità.

  

Ormai la situazione è chiara: l'epidemia d'influenza è in corso, la malattia si rivela per quello che è (10 volte meno letale dell'influenza normale – dice il Viceministro della Salute, e noi siamo d'accordo) anche se colpisce più i bambini degli adulti. Ma il vaccino tanto atteso non è ancora arrivato.

E non poteva arrivare: 24 milioni di dosi non si producono così, da un giorno all'altro; ce ne sono giusto un paio di milioni (e ci vorrà tempo per somministrarle tutte).
Quindi la vaccinazione, progettata per arginare il dilagare del contagio (ma non per proteggere da gravi conseguenze che, l'avevamo detto e lo stiamo verificando, non ci sono) non potrà mai assolvere il suo compito.

Anche se arrivassero veramente entro novembre le dosi mancanti (22 milioni), ci vorrebbero almeno due mesi per somministrarle tutte e ciascuna dose ha bisogno di alcuni giorni per suscitare nel soggetto vaccinato la risposta anticorpale: perciò, a occhio e croce, l’immunità diffusa capace di arginare il contagio non si potrebbe raggiungere prima della fine di gennaio, quando l’influenza sarà ormai passata.

E se è vero, come è vero, che il virus si diffonde velocemente, prestissimo il picco di incidenza sarà raggiunto e la frequenza del contagio calerà.
Ci troveremo così a spendere l’ira di dio di soldi, ad impiegare le risorse del Sistema sanitario in uno sforzo mai finora realizzato per avere un risultato uguale a zero.

Non sarebbe allora più sensato che il Viceministro della sanità salisse di nuovo sul podio su cui è salito ieri sera per la conferenza stampa e dicesse così:

"L'influenza è arrivata prima del previsto, ma per fortuna non è pericolosa. Questa estate pensavamo di poterla arginare con una campagna di vaccinazione di massa, ma non avevamo fatto bene i nostri conti. Il contagio si diffonde in fretta, per produrre i vaccini ci vuole tempo e ancora più tempo ci vuole per distribuirli e somministrarli. D'altro canto, detto fra noi, il vaccino che avevamo ordinato non era poi un gran che. Abbiamo deciso allora di vaccinare solo i soggetti a rischio e gli addetti ai servizi essenziali (anche se il vaccino non li proteggerà proprio tutti, probabilmente ne aiuterà molti). Domani chiederemo alla ditta farmaceutica a cui avevamo ordinato di produrre il vaccino di fermare le macchine: il vaccino ormai non ci serve più."


Fonte articolo http://www.uppa.it/articolo.php?id=43


Perché quindi non viene chiesto lo storno dell'ordine per la parte ancora non prodotta?

Una risposta potrebbe essere che così facendo si risparmierebbero soldi che non potrebbero altrimenti essere spartiti tra chi lo ha ordinato e chi lo sta producendo. O forse ci sfugge il vero motivo, che sicuramente esiste, ma che dovrebbe essere spiegato alle masse dal viceministro per evitare legittimi pensieri maligni come quello dell'inciucio.

E soprattutto... perché in merito all'influenza A e al suo vaccino, a parlare non è mai il ministro della salute ma sempre e soltanto il viceministro? Che abbiano trovato una testa di legno da far fuori qualora venisse a galla l'inciucio tra governo e casa farmaceutica?

E ancora... perché siamo costantemente bombardati dai media che parlano di virus terribile e di "ancora un altro morto qui, muore un altro bambino lì" quando la mortalità di questa forma influenzale è più bassa delle influenze tradizionali?

E ancora una volta, senza una risposta plausibile, lasciamo ai passeri l'ardua sentenza...


   

  
  


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Egitto, governo blocca internet e cellulari

  

Egitto censura internet e oscura rete cellulari.

Egitto, governo blocca internet e cellulari. La rete ha vinto contro i regimi dimostrando quanto internet sia importante per far circolare notizie da tutti i punti di vista.

Quando un governo deve chiudere internet, bloccare la rete, ed oscurare la rete dei telefoni cellulari, si auto dichiara incapace di rispondere ai bisogni della popolazione.

Ecco cosa accade in Egitto nel momento peggiore degli ultimi decenni della sua storia. In passato, Ahmadinejad (Iran) aveva inibito l'accesso a Twitter, utilizzato dai cittadini per raccontare in ogni momento al mondo lo stato della guerra, le uccisioni e le barbarie del regime iraniano. Oggi riaccade ma con un blocco completo di tutti i servizi di comunicazione.

Una popolazione in ginocchio, una nazione che perde ogni credibilità verso l'estero, primo fatturato dell'Egitto grazie al turismo.

Tutto per cosa? Per tenere il sedere sulla propria poltrona anche quando ogni cittadino non ti vuole più. Questo è il potere di governo inteso dall'uomo. Qualcosa per sé stessi e non per gli altri.

Ma cosa sta accadendo in Egitto? Nessuno sembra saperlo. Wikileaks rivela documenti che provano che la rivolta sia stata indotta dagli americani, che lavorano da ben tre anni a questo giorno. Sembra infatti, dai cablogrammi intercettati da Wikileaks tra l'ambasciata americana e il dipartimento degli esteri USA, che tutte le istruzioni, compresi i volantini di propaganda da dare agli egiziani per stimolarli alla rivolta, siano di provenienza USA.

Uno spettacolo indegno. Confermata invece la necessità di 10, 100, 1000 wikileaks.

Articolo correlato sul governo egiziano che spara sulla folla dei manifestanti uccidendo.


   

  
  


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