Gelato con cono mangiabile al posto della coppetta.

  

Nel caldo estivo, prendendo spunto dalla giornata fi ferragosto, ricordiamo a tutti coloro che hanno come hobby quello di salvare il pianeta, che è possibile contribuire a questa causa scegliendo di mangiare il gelato con il cono e non nella coppetta di plastica.

Il motivo è semplice ed intelligente. Mangiando il cono gelato si butterà via al massimo il fazzolettino di carta che lo avvolge.

Mangiando la coppetta, si butta via la coppetta ed il cucchiaino, entrambi di plastica e materiali non reciclabili a causa della presenza di residui umidi (il cucchiaino lo sarebbe perchè non permeato dal gelato, la coppetta no).

Un piccolo gesto per milioni di italiani. Passate parola a amici parenti e conoscenti.

Buon ferragosto a tutti!


   

  
  


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Articolo di prova per installare Networkedblog sul proprio blog.

  

Stiamo provvedendo ad installare networkedblog su NeverSleep. Prova di TEST per la pubblicazione per comprendere se lavora tramite RSS o tramite altro sistema di lettura dei dati.

Immagine di test per vederne il funzionamento su Facebook.

Installare sul proprio blog networkedblog

La prima esperienza fatta ci porta a pensare che sia molto più funzionale di TwitterFeed, considerando che importa anche le fotografie dei post, cosa che prima con TwitterFeed era assente. Il sistema di Networked funziona come segue: ci si logga con account di Facebook, si imposta il feed RSS del blog (lo riconosce in automatico il sistema) e poi lo si configura. Il refresh iniziale è lentissimo si può essere indotti a pensare che non funziona o che vada installato un sistema di push sul blog. Non è così. Legge i feed RSS esattamente come fa Twitterfeed.

Funziona e a prima vista sembra ottimo.


   

  
  


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UBRIACO D'AMORE il film

  

Sabato sera ore 11.45, dopo una mangiata di sushi, io ed il mio ragazzo ci siamo visti sul pc il film "Ubriaco d'amore". Considerata l'ora, la stanchezza e la pesantezza post prandiale, i primi minuti ci sono sembrati ASSURDI E PESANTISSIMI!!

Praticamente la storia di un pazzo, o meglio, di una persona molto sensibile, sbeffeggiata da tutti, in particolar modo dalle sue 7 sorelle!!

Avere 7 sorelle è già una condanna per Barry(Adam Sandler): tutte troppo prese dai loro figli, dai mariti, dai pettegolezzi tra donne, non si accorgono della solitudine di un fratello timido, depresso e non ascoltato. Barry diventa il capro espiatorio delle frustrazioni femminili in un clima assolutamente alla "il dottor T e le donne".

Tutto ciò in un quartiere della California, desolato sia in senso architettonico che in senso umano. C'è sempre poca gente "che passa di là" e che abbia voglia di fermarsi e di AVVICINARSI(non solo fisicamente).

Ma questo non vale per Lena (Emily Watson), una donna divorziata che si innamora di Barry vedendolo in foto. Da questo momento parte per Barry una risalita, una lotta contro l'immagine che tutti hanno di lui: lo strano, il timido, il matto, IL VIOLENTO.

La sua rabbia trova sfogo in gesti distruttivi ma mai verso persone. Vuole reagire alla sua caduta e la forza la troverà nel voler salvaguardare la sua CURA, quello che ha sempre aspettato: amare ed essere amato.


   

  
  


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Il Fatto Quotidiano sbarca sul web e chiede aiuto alla Rete

  

E' un fatto.
Anche questo è un fatto.
Finalmente potremo leggere il Fatto Quotidiano, anche noi abbonati, senza dover accedere al sito e scaricare il PDF, ma navigando il sito come si fa con Repubblica o altri giornali online.

La notizia esce fresca fresca da www.ilfattoquotidiano.it, che si prepara, anche se in beta (versione non ancora definitiva e con qualche errore da risolvere) a sbarcare online.

La campagna marketing è ancora una volta intelligente e che coinvolge il grande pubblico a realizzare quella che potrebbe essere la differenza sostanziale tra questo giornale online, che nasce e si sovvenziona con soldi propri senza chiedere una lira di rimborso allo stato e senza quindi gravare sul popolo, e tutto il resto della massa dei sistemi di (dis)informazione online.

Il sito punta a coinvolgere tutti i bloggers della rete, chiedendo a tutti di pubblicare un banner di advertising che linkerà il nuovo sito, consentendo quindi di tirare dentro migliaia di visitatori con un solo colpo, e potendo contare in quella fiducia che solo i lettori di un capolavoro come Il Fatto Quotidiano, possono aver instaurato con gli esemplari più unici che rari che scrivono sulle pagine del giornale più innovativo di Italia.

Complimenti ancora a Travaglio & Co.

Attendiamo le istruzioni ufficiali per contribuire alla causa.

Neversleep.it


   

  
  


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Call center, centri chiamata per passare ore al telefono e non risolvere nulla.

  

Call center, ore al telefono in attesa.

Li chiamiamo "call center" come se noi italiani non avessimo sufficienti sostantivi per ogni definizione, ma ormai siamo globalmente uniformati e chi non si adegua rischia di trovarsi isolato e guardato dall'alto in basso.

Bene, sono d'accordo sul fatto che questi "centri chiamata" danno lavoro ad un certo numero di persone, ma dov'è andato a finire il vecchio e sano rapporto tra utente ed esercente? Parlo dei miei vani tentativi di risolvere una pratica con una società che fornisce energia elettrica.

Da ben due settimane sto cercando di mettermi in contatto con qualcuno che riesca a dirmi come andrà a finire la soluzione del mio problema ma, sembra di giocare al gioco dell'oca, dove, dopo molti passaggi, credi di essere quasi arrivato alla fine del percorso, ed invece c'è sempre qualcuno che ti fa ritornare indietro di qualche casella.

Ora, io non voglio dire che sia colpa degli impiegati del "call center" che per quanto possano, ce la mettono tutta nell'essere gentili con l'utente, anche perchè le telefonate vengono registrate e potrebbero perdere il tanto anelato posto di lavoro, ma il povero cittadino che vuole controllare lo stato del suo contratto non può ogni volta che chiama sentirsi rispondere: buongiorno sono Maria, in che cosa posso esserle utile? e la volta successiva, sono Giovanna o Davide e così via.

Siamo costretti a ripetere le stesse cose ogni volta ad un personaggio diverso e credetemi, tutto questo stanca, anche perchè c'è sempre in agguato il "gioco dell'oca".

Con tutto il rispetto per i giochi da tavolo, anch'essi soppiantati da quelli virtuali, rigorosamente etichettati con nomi inglesi, resto in attesa della "soluzione" del contratto.

Evviva l'efficienza!


   

  
  


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