Cos'è la tassa patrimoniale?

  

La patrimoniale è una tassa che colpisce i patrimoni, ossia i redditi accumulati e che quindi sono stati già precedentemente tassati in quanto reddito.

Praticamente cos'è la patrimoniale?

Facciamo un esempio semplice; guadagnando 10.000 euro l'anno con il proprio lavoro si pagano circa il 23% di tasse, quindi rimangono in tasca a fine anno 7.700 euro. Questi soldi sono vostri, senza alcuna ulteriore tassazione, e se non siete spendaccioni, probabilmente li terrete sul vostro conto corrente, come gruzzolo disponibile per il futuro. Questo per lo stato è un patrimonio, e quindi la tassa patrimoniale potrà erodere la finanza già tassata precedentemente.

Ma non è solo questo il caso. Quando si parla di tassa patrimoniale, si intende ad esempio la tassa sulla casa (l'ex ICI), o ad esempio la tassa di successione sulle eredità, che sono già per definizione un reddito tassato.

Ma la tassa patrimoniale può davvero aiutare a salvare le finanze italiane?

Indipendentemente dal fatto che possa o meno servire, e non è nostra capacità entrare in merito, sicuramente la tassa patrimoniale, come avviene all'estero, (come in alcuni paesi nordici), le tasse patrimoniali permettono a fine anno di riequilibriare le ricchezze ridistribuendo il reddito tra chi ha guadagnato molto e chi poco, permettendo di tassare sempre meno chi guadagna poco e di più chi può permettersi la vita di lusso.


Cosa è la tassa patrimoniale? La finanza e la tassa sulla ricchezza.

Un esempio di Patrimoniale in Italia fu quella introdotta nel 1992 con il nome di "sei per mille" dal governo Amato (governo tecnico con le stesse pretese del governo Monti), che ha prelevato forzatamente da tutti i conti correnti degli italiani il 6 per mille una tassa patrimoniale che non fu gradita da nessuno, ma che sicuramente ha portato soldi nelle casse dello stato. Il problema come sempre, è che questo prelievo ha spostato sui conti dello stato solo le finanze dei privati che hanno soldi sul proprio conto in banca, mentre gli evasori che portano i soldi in Svizzera o nei paradisi fiscali (e si aspetta la lista dei conti correnti offshore alle Cayman di wikileaks per conoscere i nomi), l'hanno fatta franca, come accadrebbe anche oggi.

Approfondimenti di finanza


   

  
  


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Come depurare il fegato per chi ha problemi di fegato. Aiutare l'organo a rigenerarsi e purificarsi.

  

Problemi di fegato grasso? Come disintossicare il fegato con problemi

Dopo ogni periodo natalizio, la nostra coscienza, ma soprattutto il nostro fegato, ha bisogno di ritrovare la salute che spesso mettiamo a repentaglio con i nostri eccessi.
Al di là delle buone intenzioni e dietro consigli più o meno giusti, che giornalmente ci pervengono dalla TV sottoforma di pubblicità dei vari prodotti dimagranti, dopo averci riempito gli occhi di panettoni e torroni per settimane, consiglio di provvedere ad una vera, sana dieta depurativa.

Prendo spunto dal libro MANGIA CHE TI PASSA del dott. Filippo Ongaro che sull'argomento suggerisce:

"Il fegato è l'organo deputato specificatamente alle funzioni di biotrasformazione e detossificazione. Per svolgere al meglio queste funzioni, necessita di molti nutrienti. Il fegato è una vittima particolare della nostra alimentazione ricca di zuccheri e carboidrati semplici. Infatti, anche se il termine "fegato grasso" (steatosi) trae in inganno perché induce a pensare che il problema principale siano appunto i grassi, la causa primaria è invece un esagerato consumo di zuccheri e di carboidrati raffinati.

Passare a cibi organici e ridurre la quantità di zuccheri aiuterà il tuo fegato a funzionare meglio. Té verde e carciofi possono essere di aiuto alla funzionalità epatica. Per detossificare l'organismo, la scelta dei cibi sarà limitata in quello che possiamo definire un regime di eliminazione, dal quale cioè vengono eliminati i cibi potenzialmente dannosi. Questa fase dura 6-8 settimane e prevede l'utilizzo esclusivo dei seguenti alimenti:

  • frutta fresca (tranne arance, limoni e pompelmi)
  • verdure (non in barattolo ma fresche, con prevalenza per broccoli, cavoli, cavoletti, carciofi, spinaci, verza ed escludendo pomodori, melanzane e peperoni)
  • legumi (fagioli, lenticchie, ceci e, in quantità minore, piselli)
  • spezie in forma naturale (curry, soia, wasabi, zenzero, cannella, peperoncino, rosmarino, ecc.)
  • latte di riso, mandorle o cocco
  • riso 100% integrale
  • olio di oliva.
  • pesce (soprattutto pesce azzurro ricco di omega 3, come salmone, sgombro, sardine
  • carne (pollo, tacchino, agnello senza pelle)
  • noci e semi naturali senza sale (mandorle anacardi, noce di cocco, ecc.)
  • tè verde (solo se decaffeinato), infusi, tisane.

Tutto quello che non è in questa lista va evitato completamente.

E' assolutamente necessario non sgarrare, perché non utilizzando un approccio calorico, non possiamo sostituire un cibo con un altro sulla base di una equivalenza in calorie. Per esempio, il ragionamento "oggi non mangio il piatto di riso ma una fettina di torta" non funziona."


Depurare il fegato con problemi con una dieta disintossicante.

Non sempre si riuscirà a portare a termine questo programma ma potremmo comunque "considerare" questo tipo di alimentazione più vicino al nostro benessere, contribuendo a mantenere in buono stato la nostra salute e cercando di cancellare dalla nostra vita il "cibo spazzatura" che affligge il mondo occidentale. Ricordiamoci che la salute non è eterna e che non si deve rischiare di affogare una parte fondamentale del nostro corpo, che va trattata con amore.

Mammut


   

  
  


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Satanisti evocano Padre Pio durante una messa nera

  

Il noto proverbio dei nostri nonni "scherza coi fanti ma lascia stare i santi" non è stato recepito dai tre ragazzi di Melicuccà (Calabria) adoratori de Diavolo e i quali, mentre erano intenti in uno dei loro riti blasfemi, hanno per errore evocato il famoso santo Padre Pio da Pietrelcina.

L'organizzazione, composta da due appena maggiorenni e un trennenne senza lavoro, erano tutti espliciti fan del cantante Marylin Manson, noto devoto personaggio satanista e tutti uniti in questa setta di adorazione del demonio.

A quanto dicono i ragazzi, cercando su Google i tre hanno trovato alcune formule di evocazione per richiamare Satana, proprio nell'ultima seduta spiritica, da svolgersi in un bosco tetro nella zona di Catanzaro nei pressi di una chiesa sconsacrata.

Nessuno dei satanisti ha potuto però rimediare un'auto per raggiungere il luogo in cui i tre avevano pensato di organizzare la messa, e si è quindi ripiegato per invocare Satana nel garage di uno dei tre (sotto l'abitazione dei genitori, ignari del rito satanico programmato).

L'errore causa dell'apparizione di Padre Pio

Durante la parte clou della messa qualcosa però è andato storto, e molto probabilmente l'errore, commesso all'interno della formula pronunciata dai tre, ha beffato il trio, che invece del Demonio, si sono trovati materializzato il Sabto Padre Pio da Pietralcina.

Il Santo, forse a causa del suo stato di anima immateriale che gli confonde i purissimi sensi, non ha subito realizzato di essere finito in un luogo blasfemo, e ha scambiato le adulazioni dei tre per sincero cenno di fede nel Cristo Re e nel Nostro Signore Padre Eterno, uno e trino e creatore della terra, del cielo, e di tutti gli apostoli, dei santi, di Adamo ed Eva e di tutto il creato, tartarughe comprese.

Dopo pochi secondi sono stati proprio i tre adulatori del Demonio, avendolo riconosciuto, a fargli notare l'imbarazzante equivoco. "Ma tu non sei Satana, tu sei Padre Pio, ti ho visto in televisione" avrebbe apostrofato uno dei tre ragazzi.

Il triste epilogo della vicenda

A quel punto Padre Pio ha redarguito la teppaglia in modo scortese, e al contempo molto affettuoso, com'era famoso fare anche in vita. "Poi ha chiesto dei soldi" dichiara uno dei tre, "che in quel momento nessuno di noi aveva", al ché se ne è andato, benedicendo il garage e due delle quattro biciclette di famiglia.


Messa satanica evoca per sbaglio Padre Pio.

I tre nullafacenti purtroppo non saranno condannati in alcun modo per il reato morale commesso, poiché il codice penale (approvato in epoca Fascista, ma snaturato dalle leggi democratiche, causa di ogni mal) non sono incappati in alcun reato, anche se questa vicenda ha lasciato comunque un segno positivo.

Secondo quanto attestano famiglie dei tre ragazzi, una forte conversione è stata effettuata dalle loro anime, e da Satanisti sono diventati Padristi, devotissimi al Santo che tanto disturbo si è preso nell'omaggiarli della sua visita.

Ancora una volta, il miracolo è stato compiuto.


   

  
  


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Fluidi non newtoniani, video e spiegazioni del fenomeno scientifico

  

La definizione di fluido non newtoniano:

"un fluido la cui viscosità varia a seconda dello sforzo di taglio che viene applicato."

Quindi un fluido che se colpito con grande forza si comporta come se fosse composto di duro gesso, mentre se percosso con poca forza, si comporta come un liquido. La fluidità varia a seconda della potenza dell'agente perturbante.

Un'altra definizione che viene data ai FNN: hanno un tempo di risposta lungo alla deformazione.

Nonostante la caratteristica di viscosità sia usata spesso per dare connotato un materiale, può risultare inadeguata a definire il comportamento meccanico di un fluido di questo tipo.

Ecco qui sotto il motivo (video con audio):


Ma come si realizza un fluido non newtoniano?
Maizena (amido di mais), (in caso di assenza della Maizena va bene anche la Fecola di patate) e acqua tiepida.

Cosa altro fa di strano un fluido così prodotto? Beh guardate il seguente video per capire quanto la fisica sia strana e divertente e ricca di angoli nascosti da scoprire a qualsiasi età, meravigliandosi di questo splendido mondo strano.



Ok,il fluido balla sul woofer, come la melma dei Ghostbuster II; ma le applicazioni pratiche di un fluido capace di resistere agli urti potenti e allo stesso tempo morbido e duttile? Chi poteva arrivarci se non i giapponesi?



Estremizzato il concetto, hanno applicato queste proprietà dei fluidi al vestiario da motociclista che aumenta la resistenza agli urti in caso di caduta.


Fluidi non newtoniani.


   

  
  


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Come togliere la puzza di pesce dal frigorifero se non va più via.

  

Pulire l'odore del pesce dal frigo.

Non ho mai amato il pesce.

Sicuramente la causa è da ricollegare al disgusto vero di mia madre per questo alimento e al fatto che, a casa mia, non veniva mai cucinato. Si sa, tutti noi amiamo, in linea di massima, i cibi che le nostre papille gustative riescono a riconoscere e che ricollegano all'affetto della mamma o di chi si prendeva cura di noi.

Sarà forse per questo che, mandata in ricognizione al banco del pesce, sono stata subito infinocchiata con un alimento non proprio fresco! Il mio convivente, una volta avuto il bottino (per la precisione: 2 calamari €23 ed un po' di gamberetti precotti) tra le mani si è accorto subito della sòla (termine usato a Roma col significato di fregatura) !

Lui: "Vabbè dai, non importa, lo daremo domani ai tuoi gatti". Ignara della mia sorte, ho riposizionato il pesce in frigo e siamo andati a dormire dopo una sana e saporita cena vegetariana.

La mattina successiva nell'atto di aprire il frigo per prendere il mio latte di soja, sono stata assalita da un intero vagone di trasporto mondiale di pesce avariato! Ovvero, il frigo appestava in modo nauseabondo!

Dopo diverse telefonate, ricerche su internet e consigli da varie fonti, mi armo di aceto, detergente per frigoriferi, assorbi odori di tutte le forme e comincio la mia lotta. Per la precisione, il pesce è stato tolto la stessa mattina ma il frigo è stato pulito 2 giorni dopo. Nel frattempo, tutti i cibi, cartoni di rivestimento e plastiche varie avevano assunto la nota fragranza marina!

Inizio a pulire con le mie armi sicuramente vincenti, ma dopo le prime 3 passate, alla infallibile prova naso... BLEAH! Ancora lì più vivo che mai!

La frustrazione aumenta, comincio a radunare tutto ciò di più chimico che una casa possa possedere (senza fare nomi): detergenti per bagni, per pavimenti, per fornelli, per cucina ma nulla, NULLA!!

Ovviamente il fetore maggiore, era concentrato nel ripiano che aveva dovuto sopportare la tortura. Presa da una crisi di nervi ormai irreversibile, mi viene in mente un detersivo anticalcare, mai utilizzato per via del suo odore troppo forte (quasi di soda caustica, comunque un odore poco rassicurante), Kal di Risparmio Casa.

Messi i guanti protettivi, comincio a cospargere il ripiano di questo prodotto e lo lascio agire un paio di minuti... MIRACOLO! La puzza era sparita! Dopo diversi quarti d'ora (dopo, cioè, aver ripassato di nuovo tutte le porzioni di frigo con la magica pozione!), posso finalmente riporre gli alimenti in frigo.

Alla prova "apertura sportello" (che è la vera cartina tornasole degli odori del frigo) l'odore di pesce non c'è più. In compenso si avverte in sottofondo un odore un po' sinistro, non riconducibile a cose naturali o a odori che siamo abituati a sentire nel frigo di chi un tempo, si prendeva cura di noi.


   

  
  


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