Fermarsi al semaforo.
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Rettilineo.
Siamo a 400 metri o forse più dal semaforo.
E' giallo.
Fermatevi a riflettere un attimo su quante volte vi siete trovati in questa situazione.
Il 90 % dei conducenti non levano il piede dall'acceleratore, ma proseguono sparati perchè ancora mancano svariati metri.
Io invece non solo levo il piede dall'acceleratore, ma metto anche a folle.
Risultato:
- risparmio benzina
- risparmio pasticche dei freni perchè arrivo al semaforo a due all'ora.
- spesso arrivo al semaforo che il colore torna verde e se non c'è nessuna macchina davanti a me procedo senza dovermi fermare e ripartire. In questo caso non ho toccato i freni e ho risparmiato una marea di soldi in benzina, perchè partire da fermi è l'operazione che richiede più benzina all'auto.
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Ristorante Oltremare sul lungomare di Fiumicino
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Siamo stati finalmente a cena in questo tanto declamato posto.
Il ristorante Oltremare di Fiumicino. L'impressione entrando è che ci si trova in un bel posto. L'atmosfera è dipinta sulle pareti bianche in pieno stile "barca peschereccio di classe", e il tendaggio che ricopre le nostre teste è decisamente accogliente. Un oblò spunta da una parete, dietro alla quale c'è una lampadina accesa che dona alla "stanza nascosta dietro la parete" una luce azzurra, quasi si fosse realmente a cena sulla terrazza del ponte di una nave, mentre dillà il Comandante naviga in mare aperto.
In effetti il rumore del mare non manca, perchè le onde sono proprio li, dall'altro lato della balconata. Il ristorante Oltremare infatti è situato sul lungomare di Fiumicino, proprio vicino al famoso Amelindo Ristorante.
Ci accoglie una cameriera con due porzioni di alici marinate decisamente gustose, tanto per assaggiare, e il menù arriva subito.
Piatti raffinati con costi degli antipasti che vanno dagli 8 euro del cous cous di polpo ai 25 euro del misto crudo oltremare.
I primi sono intorno ai 14 euro, mentre il resto delle portate, arrosti misti di pesce o raffinatezze della cucina creativa vanno dai 15 ai 40 euro a portata.
Sapevamo di trovarci in un luogo costoso, ma siamo riusciti comunque nell'intento di cenare spendendo 75 euro in due, senza doverci privare dell'assaggio della famosa cucina del luogo.
Abbiamo quindi optato per un classico spaghetto alle vongole (con molto aglio ma decisamente ottimo, considerando anche la qualità e la cottura della pasta semplicemente perfetti) ed un tagliolino con sedani dorati e gamberoni rossi (sugo splendido, sedani fritti inaspettatamente strabilianti e pasta all'uovo fatta in casa di alta qualità).
Per secondo un antipasto di polpo che abbiamo chiesto dopo il primo (l'abbiamo visto portare ai vicini di tavolo e ha catturato il mio sguardo immediatamente) ed un arrosto di pesce, comprendente quattro calamari (superbi), un tonno alla griglia saporito e tenero, due mazzancolle e due gamberoni.
Durante la cena abbiamo visto a più riprese passare accanto a noi portate di elevata qualità estetica, con preparazioni esotiche e particolarmente sfiziose.
Una bottiglia di vino da 75 cl di un bianco barricato di cui non ricordiamo il nome "qualcosa come Kocklocos", proveniente dal lazio malgrado il nome greco.
L'unica pecca è stata la candela sul tavolo che non è stata mai accesa dalla cameriera e l'attesa per il conto di circa 15 minuti (che non è poi così un problema).
Voto, 10 se fossimo ricchi, 8 a causa del costo elevato per il pubblicio medio (quale noi siamo indubbiamente). Sono comunque soldi ben spesi se si considera che spesso con 50 euro si mangia così male in tanti altri posti da non volerci più tornare. Oltremare si merita, fosse anche per una sola volta l'anno, una capatina.
Il ristorante Oltremare è a Fiumicino (ROMA)
Via Lungomare della Salute n. 109/b
tel: 06.6520119 / 066523473
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Carte di credito in blocco in Germania a causa di un bug 2010.
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Germania: un "bug" (errore informatico) legato alla data del nuovo anno 2010 ha reso praticamente inutilizzabili più di 20 milioni di carte di credito e di debito.
Ad esternare le dimensioni colossali di questo problema (che ha creato non pochi disagi dal primo gennaio all'intero settore del credito), è stata oggi l'associazione tedesca delle casse di risparmio e delle casse di compensazione (Dsgv), che ha spiegato al pubblico che la maggior parte delle carte bloccate sono legate al circuito bancario Eurocheque (Ec).
La falla tenica risiederebbe all'interno del software dei microchip delle stesse carte di credito, che non sarebbero in grado di leggere la nuova data. La commissione bancaria Zka si è prefissata inizialmente di risolvere entro la data del 5 gennaio questo mini-Millenniun Bug, ma a quanto sembra non è stato affatto possibile rispettare la scadenza prefissata.
Tra le banche più afflitte da questo errore ci sono la tedesca Postbank e la connazionale Commerzbank. Un press manager di quest'ultima, seconda principale banca di Germania, ha comunque avvertito i consumatori che il problema è stato in gran parte risolto mediante la sistemazione degli sportelli automatici dell'istituto di credito tedesco.
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Pesticidi sul fiume Sacco a Colleferro. Agnelli morti e malformati.
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Colleferro, alle porte di Roma. Come già accaduto per la sindrome di Quirra in cui la moria di persone ed animali è dovuta ad inquinamento ambientale da parte del poligono di tiro per sperimentazione di nuove armi (forse chimiche), nel caso di Colleferro, i pesticidi nelle acque del fiume Sacco, rilevati dalle analisi delle ASL, rivelano valori estremamente sopra la norma, anche nel sangue dei cittadini.
Moria di pecore e animali, e probabilmente anche dei cittadini. Il sindaco di Colleferro dice che è tutto ok, e che la bonifica è in corso.
L'inquinamento del fiume Sacco
Gli allevatori che vivono e lavorano nella valle del Sacco ricorderanno l'anno 2005 come un incubo. Più di sessanta aziende in nove paesi, tra Roma e Frosinone, sono state costrette a vedere distrutti decenni di sacrifici. Colleferro; Gavignano; Segni; Paliano; Anagni; Sgurgola; Morolo; Supino, Ferentino: in questi centri abitati dal mese di maggio del 2005 è stata aperta l'emergenza. Una sostanza altamente tossica per l'uomo, e vietata in Italia già dal 2001, era stata ritrovata in quantità molto sopra ai limiti nel latte dei bovini, nel fieno e nel mais.
Si chiama beta-esaclorocicloesano, è una sostanza derivante dal lindano, un pesticida prodotto diversi anni prima dall'industria di prodotti chimici della zona, che aveva sede proprio nel paese di Colleferro. Da quintali di fusti interrati a Colleferro, nella zona industriale, si sarebbe riversata la pericolosa sostanza oleosa, fino a raggiungere le sponde del fiume.
E poi, da lì, nei campi, nelle coltivazioni, nel latte e sulle tavole degli abitanti della Ciociaria. “Alcuni erano aperti e arrugginiti”, racconta Luigi Mattei. “Scaricavo i fusti nella zona chiamata Arpa, oggi divisa in Arpa 1 e 2. Prima era una zona pianeggiante e paludosa, adesso è una collina. Gli operai scavavano le buche con le ruspe, poi mettevano i fusti. Non venivano neanche saldati”. A queste operazioni Mattei partecipò sin dagli anni sessanta. Negli anni ’90 la scoperta, il processo e la condanna: la Snia fu riconosciuta colpevole per lo smaltimento di rifiuti pericolosi dal tribunale di Velletri con l’obbligo di bonificare il sito.
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Il pesce d'aprile di Google si chiama CADIE
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CADIE,
la prima presa in giro ufficiale di Google.com messa sotto forma di pesce d'aprile. Pesce d'aprile che credo sia stata operazione molto costosa, visto che è passata in diretta in tutte le nazioni, una ad una.
In un fantastico articolo per un attimo sono riusciti a far credere a qualcuno di aver inventato l'intelligenza artificiale, mascherando questo termine dietro alla spiegazione dell'acronimo Cognitive Autoheuristic Distributed-Intelligence Entity, ( o CADIE ).
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