Les Serres Royales, le serre reali di Bruxelles (Laeken), Belgio.
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Serres royales, Bruxelles (Maggio 2010)
A circa 3 km dalla città di Bruxelles, si trova la zona verde di Laeken, sede della famiglia reale.
Per gli appassionati di verde come me, Laeken però, vuol dire soprattutto Serres Royales!
Questa meravigliosa struttura voluta da Leopoldo II e costruita dall'architetto Balat (in collaborazione con il suo allievo Victor Horta) nel 1874-1876, consta di un giardino d'inverno collegato ad una orangerie e ad una trentina di padiglioni, per un totale di circa un ettaro e mezzo!
Alloggiando nel quartiere Saint Gilles, per me è stato molto facile raggiungere con la metro, la fermata Bockstael, in direzione nord-ovest (Roi Baudouin).A 4 fermate dell'autobus 53 si trovano le serre.
La visita è possibile solo 20 giorni l'anno (al costo di€2,50 a persona), tra fine aprile ed i primi di maggio e solo dalle 13:00 in poi. In questo modo, i turisti vengono spinti, per occupare il tempo, verso pagoda cinese (pacchiana, a mio gusto) che si trova a pochi metri, voluta sempre da Leopoldo II con l'idea di crearvi un ristorante di lusso: scopo mai raggiunto.
L'ingresso alla pagoda e all'annesso giardinetto giapponese, costa €4. All'interno della pagoda sono conservate antiche ceramiche cinesi. Per chi può capirle.
Le serre ed il parco che le circonda sono stupefacenti. L'ampissimo e perfettissimo tappeto erboso è purtroppo offlimits. Una volta all'interno, però, la triste presa di coscienza: per i belgi, le piante "tropicali", oltre alle classiche palme, alle felci ed ai banani, corrispondono ai nostri visti e rivisti GERANI! Alle fucsie, alle azalee ai rododendri (meravigliosi, per carità!) e, nascoste tra un sospetto e fitto sottobosco, alle piantine (in vasetti di plastica messi lì per l'occasione?) di primule, calceolarie, ortensie, peonie e begonie! Insomma piante che ormai troviamo in tutti i garden center!
Se fossi stata un Re avrei suddiviso le serre in continenti e raccolto le piante più insolite (pagando i giardinieri più bravi del mondo), piante che SOLO IN UNA SERRA DA RE è possibile vedere! Anche fiori ormai accessibilissimi come le orchidee (si trovano con ottimi prezzi da Ikea o da Leroy Merlin), sono veramente poco rappresentate.
E' anche vero che dopo aver visto meraviglie come il giardino di Ninfa, la Mortella di Ischia, il giardino botanico nazionale di Dublino, i giardini della Landriana, les jardins du Bois de Moutiers in Normandia etc.. può accadere l'mprevedibile: ci si abitua al bello e per rimanere a bocca aperta è neccessario trovarsi di fronte quel qualcosa in più...
Conclusione: come sempre chi c'ha il pane non c'ha i denti. Stupenda cornice per un quadro scontatissimo.
PS. Davvero, mi basterebbe 1/30 di quella struttura per le mie piante; Reali del Belgio, fatemi uno squillo, 339-86.....
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Pubblicità della famiglia allargata
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A volte, devo ammetterlo, certi spot pubblicitari sono veramente divertenti, prendono come spunto situazioni paradossali e molto spesso fuori dalla realtà, ma si sa, per vendere si fa qualsiasi cosa.
Poi ce ne sono altri che scadono proprio nel volgare, come quando per pubblicizzare un collante si mostra il lato B femminile, ma quello che mi fa indignare maggiormente in questi giorni è quello sull'autovettura guidata da un uomo che trascorre la giornata a portare a destinazione due o tre famiglie, peraltro tutte sue, qualcuna finita, qualcun'altra in essere, e via divorziando.
Lo capisco che per essere al passo con i tempi bisogna mostrare la realtà nuda e cruda, ma a me da l'impressione che semmai qualcuno volesse ponderare meglio la circostanza della propria vita matrimoniale, guardando quella pubblicità gli viene voglia di prendere il teleono e chiamare subito l'avvocato per la separazione dal proprio coniuge, tanto lo fanno tutti.
Perchè in effetti trovo che sia quasi un incitamento alla disgregazione familiare. Sono finiti i tempi in cui dopo un litigio arrivava il momento della riconciliazione, che tra l'altro culminava con il riavvicinamento, forse anche troppo, e l'allargamento della famiglia, ma sempre con lo stesso dna.
Ora invece, questo allargamento avviene con diversi personaggi, e gira e rigira, se non si sta attenti, si rischia di creare situazioni alla "Beautiful", dove, almeno per sentito dire, prima o poi ci scappa l'incesto, inconsapevole naturalmente.
Evviva Carosello!
Articolo di Mammut
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Dungeon Master, gioco per Amiga Atari ST di Faster than light
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Mentre oggi i media ci ricoprono di pubblicità di giochi 3d stile doom (vedi call of duty, ecc) la cui grafica va oltre ogni immaginazione e sfiora la realtà, a noi piace sempre più riscoprire vecchi giochi abbandonati che hanno scritto la storia dei videogames. Un floppy disk per Amiga che dopo ben 20 anni di polvere è tornato ad essere inserito nel commodore mai gettato nel secchione.
Una decina di minuti di gracchiolii e strida del floppy interno e ci si ritrova nel dungeon, alla ricerca dei quattro nostri eroi, pronti a sfidare lord of chaos.
Cosa ne sanno gli appassionati di Unreal tournament, o di Doom o di tutte le migliaia di giochi nati sullo stile, di QUALE, o meglio CHI ha realmente dato il via ?
Siamo corsi su youtube a cercare Dungeon Master, per condividere con il resto del mondo questa meraviglia della tecnologia targata Faster than light !
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Un gioco che ha segnato la storia dell'industria videoludica e incatenato milioni di giocatori davanti al televisore (con presa scart) per innumerevoli giorni, se non mesi.
Il più premiato Role Play Game (Gioco di ruolo) di sempre, sicuramente il primo gioco a svolgersi secondo una logica di gioco in real time anziché un sistema turn based (basato sui turni).
Ideato e prodotto dalla mitica FTL (acronimo di Faster Than Light), una delle tante storiche software house cadute sotto la scure dei nascenti colossi negli anni '90, Dungeon Master vide la luce nel lontano 1987 sull'Atari ST, per poi essere portato su Amiga (su cui era necessaria l'espansione di RAM a 1 Mb) e successivamente su X68000, Apple II, FM Towns, PC.
Il gioco è ambientato in sotterranei marmorei e offre una prospettiva 3d, circondata da una serie di pannelli sul lato destro e superiore, utili alla gestione del gruppo dei giocatori e alla gestione dei combattimenti (armi e incantesimi).
Lo scopo del gioco, la cui trama e storia fu concepita dalla famosa Nancy Holder (autrice anche degli script di Buffy the vampire slayer e di Smallville ) è uccidere Lord of Chaos, un cattivone con elmo e mantello coriaceo che trama per giungere alla conquista del mondo degli umani. Questo personaggio malvagio ha costruito il dungeon, che comanda dall'ultimo dei tredici livelli, in posizione abissale.
I mostri che popolano il dungeon sono i più disparati. Scheletri, mummie, funghi veleonsi, creature blu, serpenti volanti e molto altro. La cosa più spettacolare per i tempi in cui è stato creato Dungeon Master è la corposa quantità di cose che si possono fare e di azioni, incantesimi e tecniche di combattimento che si possono adottare. Si studieranno gli incantesimi come un vero e proprio mago, per crescere di abilità e creare palle di fuoco e una miriade di altri incantesimi sempre più potenti e performanti.
In tempo di console futuristiche, grafica realistica e verosimigliante al punto di preferirla alla realtà e alle porte del mondo dell'alta definizione, l'essenzialità di alcuni giochi come Dungeon Master, e allo stesso tempo la loro completezza li rende ancora attuali e giocabili oltre ogni immaginazione. E proprio la mancanza di dettagli realistici e di supertexture come quelle che si vedono nei giochi di otti è ciò che stimola la fantasia dei giocatori che si trovano a giocare in un ambiente pixelloso e scattoso.
Oltre al seguito (Chaos Strikes Back), che merita un post a parte, poichè a mio avviso supera anche Dungeon Master in giocabilità, enigmi e genialità, ci soffermiamo sul video che segue, che molto probabilmente è un fake, proprio a dimostrare che non serve una grafica eccezionale per regalare pathos e giocabilità delle migliori mai viste.
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Per gli appassionati che decidessero di rigiocarlo con un qualsiasi emulatore Amiga, piuttosto che con l'originale (che io ho, con ancora la scatola azzurra anche se malandata), consigliamo il sito di Risorse di Dungeon Master e Chaos Strikes Back.
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Una giorno a Trani, tra il mare dell'Adriatico e il pesce fresco
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Non si può certo dire che il centro storico di Trani (Puglia) sia brutto o non degno di una passeggiata. C'è la cattedrale del 1100 d.c., un "castello" simpatico di un paio di piani poggiato sulla riva del mare, e delle graziose viuzze. Altro?
Se si esclude la pista ciclabile, mmm... NO. Proprio niente altro. Il centro storico vale 1 passeggiata di numero, comprendente il porticciolo, carino ma senza un punto centrale che ne genera l'identità caratteristica. Ai confini del centro storico di Trani, si trova la Trani vera e propria, fatta di scempi edilizi, palazzoni di cemento sul lungo mare, e palazzi decadenti con balconi pericolanti su strada, per la non curanza della sicurezza dei visitatori e cittadini.
Il mare è il tradizionale marrone del medio adriatico, e senza alcuna varianza di colore nel prolungare l'occhio verso l'orizzonte.
Molto bello e funzionale il lungomare ciclabile di Trani, ampio e sicuro (diviso da uno sparti traffico di cemento dalla strada a senso unico del lungomare). Una corsetta di mezz'ora mi è stata sufficiente per inalare abbastanza smog da ricordarmi che Roma non è poi così male. Molte le auto e i motorini di vecchia data, nate nell'era della benzina super, e che rendono impraticabile la voglia di sport sulla ciclabile del lungomare, considerando che la strada che costeggia l'area pedonale e di corsa, è il canale di passaggio di tutti i giovani automuniti che devono far sentire la potenza delle proprie casse al resto di Trani, utilizzando la strada non come via di comunicazione tra più aree, ma come il via vai della sera quando la noia non ti suggerisce altro.
Peccato, perché la gente del posto è molto cortese, decisamente educata e pronta ad aiutare i turisti. 10 e lode alla cortesia dei Tranesi, insufficiente l'impatto estetico e funzionale della città.
Un ottimo punto in cui cenare, dove con 55 euro abbiamo consumato quanto segue:
400 grammi di calamari fritti
700 grammi di spigola al forno ottimamente cotta al naturale
bruschettine di antipasto
due bottiglie di acqua
1 amaro
1 porzione di ananas
1 porzione di melone
è stato "il delfino blu", sul lungomare, dove è possibile scegliere il pesce da farsi portare a tavola, tra quelli di un lungo bancone ed un vivaio di primizie marine. Ottima la cucina, simpatico l'ambiente.
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Cos'è uno sprite in flash AS3?
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Due video consecutivi che spiegano cosa è uno sprite in AS3 (Flash Actionscript) e che mostrano come a tutti gli effetti uno Sprite non sia altro che un movieclip nell'uso che se ne fa rispetto ad AS2. Quello che si nota all'istante è che tutto è infinitamente più complesso rispetto al linguaggio precedente, e tutto è estremamente meno rapido nello sviluppo e nella gestione.
Gli sprite non sono movieclip
Lo sprite è l'oggetto più basico che esiste in Flash, con il più piccolo numero di proprietà che può esistere in flash. E' simile a disegnare un oggetto con l'editor. Non ha timeline (quindi non è un movieclip), né al suo interno può ospitare codice di Actionscript. Lo sprite può essere usato quando è necessario sviluppare grafica senza le funzionalità di un movieclip. E' possibile generare uno sprite semplicemente inserendovi all'interno una forma (shape) di un rettangolo. Non avrete come risultato un movieclip.
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