Risoluzione del cubo di rubick's con il metodo a strati (o a livelli). Metodo base.

  

La risoluzione del cubo di rubik's utilizzando il metodo base può richiedere ai più esperti dal minuto e mezzo ai 50 secondi, dipende dalla semplicità o complessità della combinazione iniziale (e anche molto dalla bravura). A breve sarà disponibile anche il tutorial di come risolvere il cubo di rubik's utilizzando il famoso "metodo base a livelli".


   

  
  


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Transformers il film dei Robot.

  

Decisamente un film per maschietti: le auto BRUM BRUM, i robot PUM PUM, le tette della gnocca di turno POPI POPI! Frasi sentite mille volte dalla bocca dei nostri cartoon anni '80: "Gli umani hanno il diritto ad una vita migliore della nostra, c'è del buono in loro" BLEAH!!!

Forse sono io troppo "vecchia" per certi film. Salvo solo le trasformazioni auto/robot e viceversa. Dimenticavo, è un incubo lungo 2 ore e 17 minuti!!!

P.S. DA NOTARE LA FACCIA DA EBETE DEL PROTAGONISTA!!!
P.P.S. Devo proteggere gli umani dalla visione di questo film!!!


   

  
  


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Ristorante Il Girasole, Via Appia Nuova, Roma Capannelle.

  

Tra i ristoranti della zona sud-est di Roma, il ristorante "Il Girasole", a Roma, colpisce subito nelle serate estive per il suo splendido giardino tropicale che fa da cornice ai tavoli sempre pieni, nonostante il caldo, la crisi economica del 2009 e la zona di transizione (è situato sulla parallela interna di Via Appia Nuova, alle porte di Roma in zona Capannelle).

La cucina è semplicemente splendida, e si va dalla pizzeria a piatti di terra e mare di alta qualità e dalla presentazione estetica molto ricercata. Le pizze sono le classiche pizze romane molto basse dall'impasto fino e dalla cottura a forno a legna che lascia l'impasto croccante e pieghevole allo stesso tempo.

I primi piatti comprendono i tradizionali sapori romani, dallo spaghetto alla carbonara alle trofie pachini e bufala, fino a cacio e pepe e molte altre soluzioni per gli amanti del carboidrato.

Anche sui secondi si spazia a volontà tra carne e pesce, senza problema alcuno nello scegliere qualsiasi piatto, data l'elevata qualità delle materie prime.

Una cosa che colpisce, entrando nella parte interna (la zona invernale), è la cucina a vista sulla sala; cuochi, fornelli e padelle sono infatti TOTALMENTE visibili grazie alla vetrata a tutta parete che li separa dalla sala da pranzo. In qualsiasi momento è possibile vederli all'opera e controllare le loro mosse. Consideriamo questa trovata un'elevata prova di qualità del ristorante Il Girasole.

I prezzi sono un pochino sopra la media, con pizze a partire da euro 8, e piatti di pesce che possono arrivare, come nel caso della frittura di calamari, a 18 euro a portata.

Servizio lodevole e ambiente decisamente da provare.

Ristorante Il Girasole, Via Appia Nuova, zona Cappannelle, Roma.


   

  
  


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I fossili di Passo Porraia, Monte Cucco, Marche

  



Nel parco del Monte Cucco c'è un'area, chiamata Passo della Porraia (o Madonna, come è stata ribattezzata dagli abitanti di San Felice), che segna la via di mezzo della grande scampagnata che si può fare partendo da San Felice fino a Monte Cucco val di Ranco.

In questa zona, dal terreno molto simile ad un paesaggio lunare, situata proprio sul collo del primo valico che riscende per poi risalire verso il Cucco, è possibile imbattersi in perfetti fossili di milioni di anni indietro.

Basta infatti camminare tenendo l'occhio fisso al terreno, per scorgere dei meravigliosi fossili di conchiglie antiche di forma a spirale, e altri pezzi di sassi con forme di fogliame e vecchie erbe fossili stampate sui lati dei ciottoli.

La montagna, a quanto dicono i geologi, milioni di anni fa doveva essere in fondo al mare (prima di emergere ed innalzarsi al cielo); quella che ora è montagna una volta era il fondo del mare su cui morivano scheletri di conchiglie che con il tempo sono stati sostituiti dai sedimenti rimasti per sempre indelebilmente impressi nella roccia.

Una magia che impreziosisce ulteriormente questo sentiero meraviglioso che valica una delle aree più suggestive del tratto dell'appennino umbro marchigiano.


   

  
  


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Il Postino, ultimo film di Massimo Troisi.

  

Film Il postino, con Massimo Troisi, Philippe Noiret, Mariagrazia Cucinotta.

Dopo una vacanza alle isole Eolie, era d'obbligo un "ripasso" di questo film. Girato nel 1994 dal regista Michael Radford e dallo stesso Troisi, il film si ispira al libro "Il postino di Neruda" di Antonio Skármeta, scrittore cileno.

Il paese dove Mario, il protagonista, vive è Pollara, nell'isola di Salina, conosciuta ai più per i capperi e la Malvasia (anche se personalmente di viti ne ho viste veramente poche), dove la gente vive di pesca. Tutti tranne Mario che pare abbia sviluppato una certa "allergia" per le barche!

Impossibile per lui, così diverso, potersi esprimere in un contesto di gente povera che pensa a cose concrete: il poco cibo, la poca acqua. Poche sono anche le parole che gli vengono rivolte e sono vuote come la sua vita, la vita di un inutile figlio disoccupato.
L'arrivo dell'esiliato, comunista, poeta, Pablo Neruda, cambierà la sua vita(e la sua sorte) per sempre; Mario diventa infatti il postino personale del poeta.

Le visite quotidiane fatte prima di gesti, poi sempre più, di piccoli dialoghi, creano un legame fra i due. Poeta forte e consapevole l'uno, poeta di natura ma inconsapevole, l'altro.

Mario trova l'amore e attraverso le poesie, il coraggio di esprimerlo. Si sposerà e avrà Neruda come testimone. La tenerezza che Troisi esprime in questo ruolo è incredibile, sembra un personaggio cucito apposta per lui.

La fine dell'esilio richiama Neruda nella sua terra e per tutti iniziano anni duri, anni nei quali Pollara torna nell'oblio, dimenticata dai giornali e a quanto pare, anche dallo scrittore. Questi, invece, tornerà a far visita al suo caro amico Mario. Troppo tardi. Mario infatti muore nel corso di una celebrazione politica, ucciso dalle forze dell'ordine, a pochi passi dal palco dove stava per recitare la sua prima poesia scritta apposta per il suo maestro comunista.

Alla tristezza del film si aggiunge quella della sorte nota dell'attore protagonista. Forse, per noi che amiamo il lieto fine, il film poteva finire 20 minuti prima, durante la scena del matrimonio...

Nella versione originale Mario Jimenez gira per l'Isla Negra; le registrazioni dei suoni del mare e del vento sono una richiesta del poeta che ha una sorte ben peggiore della versione italiana. Si salva però Mario, figura che tutti noi spettatori avremmo preferito vedere su quella spiaggia, penna in mano, cercando di mettere a parole, la felicità raggiunta con la sua musa Beatrice ed il piccolo Pablito.

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Breve spezzone di Massimo Troisi, lo speciale in dvd.


   

  
  


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