Le casalinghe informate di oggi, tra computer e cucina.
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Le casalinghe dei nostri giorni, con un occhio al computer e uno alla cucina, possono contribuire sensibilmente all'educazione alimentare all'interno delle famiglie, mettendo in tavola cibi più salutari, in grado di prevenire le malattie più largamente diffuse e legate al consumo di grassi e calorie eccessive.
Infatti, cercando sul web vi sono moltissimi studi effettuati in tal senso, approfittiamo allora di questa possibilità che ci viene data, di conoscere a fondo i risultati dei vari scienziati come il Dott. Franco Berrino, il Dott. Colin Campbell, la dott.ssa Anna Villarini e molti altri, che dopo anni di esperimenti effettuati nei vari laboratori in giro per il mondo, hanno tutti concordato sull'esistenza di
una stretta correlazione tra cibo e malattie.
Suggerimenti idonei non ci vengono certamente dal governo, assoggettato alle industrie produttrici di veleni e alle case farmaceutiche che confidano sulle epidemie delle popolazioni per poter trarre profitti con i loro medicinali.
Proprio questa mattina ho sentito in TV, parlare della salute delle donne. Si faceva riferimento all'aumento delle malattie cardiovascolari, fino a qualche anno fa, considerate tipiche dell'uomo, a causa del consumo di alcolici e tabacco.
In effetti, le donne si sono "adeguate" e si sono messe al pari dell'altro sesso, con il conseguente aumento dell'incidenza di queste patologie. Ma, come diceva il responsabile dell'associazione dei produttori di medicinali, le donne non devono allarmarsi perché le case farmaceutiche stanno per mettere a punto un migliaio di tipi di farmaci studiati proprio per questi malanni.
Ecco cos'è che fa girare il mondo: invece di divulgare i preziosi studi fatti da instancabili ricercatori negli ultimi decenni, che consigliano di abolire le proteine animali, ci danno la pillolina per annullarne gli effetti, cosa peraltro, che non sono ancora riusciti a fare, ciò che riescono benissimo a fare è riempirsi le tasche sulla pelle dei consumatori. Per tutti quelli che invece hanno malattie rare, non si fanno investimenti e non si producono farmaci, non ne vale la pena.
Allora, documentiamoci, c'è molto da fare per cambiare le cose, prendiamo un impegno con i nostri figli, salviamo il salvabile, e ricordiamoci di avere per il nostro corpo un grande rispetto.
Domani potrebbe essere troppo tardi.
Mammut
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