Carabinieri pagati da noi a fare da scorta alle prostutite ? (Ops, scusate, escort e veline)

  

Il fatto quotidiano.

Tratto da:

Il fatto quotidiano - Che vergogna, carabinieri scorta alle escort di Arcore.

Il testo qui sotto riportato è tratto integralmente dall'articolo di Gianni Barbacetto del 04-11-2010.

“Ci fa vergognare”

Lo sfogo della scorta: non siamo Carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Ci fanno fare i tassisti per i festini, quando nostri colleghi sono morti per magistrati o politici.

“Non ne possiamo più. Non siamo diventati carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Molti nostri colleghi sono morti mentre facevano la scorta a magistrati o politici che difendevano lo Stato. E noi, invece… È mai possibile essere ridotti cosi?”. A parlare sono alcuni “ragazzi” dei servizi di scorta. Carabinieri allenati a difendere le “personalità” loro affidate fino a mettere a rischio la propria vita. “Ma qui ci fanno fare i tassisti dei festini. Per questo, dopo essere stati tanto zitti e obbedienti, ora vogliamo, a nostro rischio, far sentire la nostra voce”. Cominciano i racconti, che si incrociano, si intrecciano e si sommano.

“Le feste ad Arcore si tengono nei giorni del fine settimana, dal venerdì al lunedì. Molte sono proprio di lunedì. Nell’estate si moltiplicano. Noi accompagniamo le personalità fino alla villa e poi aspettiamo fuori. Vediamo un giro di ragazze pazzesco. Arrivano con vari mezzi. Moltissimi Ncc, le auto a noleggio con conducente. Alcuni pulmini, di quelli da 10-15 posti. Una volta abbiamo visto alcune ragazze scendere da due fuoristrada di quelli massicci. Alcune ragazze le porta direttamente Emilio Fede nella sua auto, altre scendono dalla macchina di Lele Mora con targa del Canton Ticino”.

“L’estate scorsa abbiamo visto molte feste alla villa di Arcore. Altre volte abbiamo accompagnato le nostre personalità in ristoranti di Milano, come ‘da Giannino’, in via Vittor Pisani, zona stazione Centrale. O in una casa privata di zona Venezia. Che ne sappiamo noi di che cosa succede là dentro? Ce li immaginiamo, magari fanno uso di droghe o infrangono la legge e ridono di noi, dicendo: noi siamo qua al sicuro, abbiamo anche i carabinieri che ci proteggono. E che gente c’è a quelle feste? Noi per arruolarci nell’Arma dobbiamo dimostrare di essere puliti per due generazioni, i nostri padri e i nostri nonni, e finiamo a far la guardia a gente che magari pulita non è”.
“Sì, la scorsa estate ad Arcore c’era un gran via vai. Ruby? No, non me la ricordo, ma sa, sono tante, tutte uguali, tutte giovani… Abbiamo riconosciuto una giornalista. E Flo, quella che ha partecipato alla ‘Pupa e il secchione’. Poi una bionda che era stata al Grande Fratello… Molte si capisce che sono straniere, tante hanno la cadenza napoletana. Poi alcune escono a fine festa, altre si fermano lì per la notte, ma è difficile tenere la contabilità, c’è un tale via vai…”.

“Ci è capitato di fare missioni all’estero e di incontrare colleghi stranieri che fanno il nostro stesso lavoro: ci sfottono per questa storia delle feste, delle ragazze. Ma è mai possibile che dobbiamo vergognarci, noi che vorremmo lavorare per le istituzioni e difendere lo Stato? Abbiamo orari massacranti, turni di otto ore al giorno che spesso diventano dodici. Facciamo anche 120 ore di straordinario, ma ce ne pagano al massimo trenta, a 6 euro e mezzo all’ora, più un buono pasto da 7 euro. Va bene, non ci lamentiamo, è il nostro lavoro. Ma lo vorremmo fare per lo Stato, non per questa vergogna. Vorremmo proteggere le personalità delle istituzioni, non gente che ci fa vergognare davanti al mondo”.
“Comunque non ci lamentiamo del nostro stipendio. Solo ci chiediamo se è giusto che una ragazza giovane e carina senz’altra esperienza politica prenda 15 mila euro al mese, perché è stata fatta diventare consigliere regionale. Il presidente? Con noi è gentile. Qualche volta è venuto a salutarci, a raccontaci qualche barzelletta. Una volta ci ha fatto, ammiccando, una battuta: ‘Eh, beati voi che adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca trombare’. Un’altra volta ci ha portato qualche ragazza e ce l’ha presentata. Una notte ci ha mandato una ragazza che ci ha fatto la danza del ventre…”.

“A fine serata riportiamo le personalità a casa. Vediamo alcune ragazze uscire e tornare verso Milano, altre restano nella villa per la notte. Capita che dobbiamo scortare personalità che fanno il giro a riaccompagnare le ragazze nei residence milanesi, alla Torre Velasca o in corso Italia. L’ultima magari se la portano a casa. E noi dobbiamo accompagnare la nostra personalità fino alla porta dell’appartamento: è imbarazzante salire in ascensore con un signore anziano e una ragazzina. Pensiamo alle nostre figlie e diciamo che non ci piace questo mondo. Sarà moralismo, ma non ci piace”.


   

  
  


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Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.

  

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.

Sotto l'ombrellone o sotto un albero, non si possono affrontare letture troppo impegnative, anche dal punto di vista del peso e dell'ingombro del tomo, ed allora si prediligono i cosiddetti tascabili, molto più pratici e maneggevoli.

Così la mia scelta è caduta, in un giorno da trascorrere al mare, su "LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE" di Mark Haddon, un appassionante romanzo giallo il cui protagonista è un ragazzo di quindici anni affetto da una forma di autismo, la sindrome di Asperger.

E' un giovane veramente problematico nel rapporto col mondo ma geniale con tutto ciò che riguarda lo studio della matematica e dell'astronomia. Mi ha commosso sin dall'inizio della storia al di là della trama che comunque è apprezzabile. Posso senz'altro dire che l'ho letto tutto d'un fiato e senza fare nessuno sforzo muscolare grazie al formato del libro, perfettamente gestibile in ogni posizione, sia sotto l'ombrellone che sdraiati su di un'amaca, all'ombra di una quercia.

Evviva la lettura!


   

  
  


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Coltivare Orti, Balconi e Giardini Ecologici, libro recensione.

  

Ti piacerebbe un bell'orto rigoglioso?
Vorresti poter coltivare un giardino in maniera ecologica?
Hai intenzione di trasformare un angolo dimenticato del tuo piccolo balcone in un magico ambiente realizzato con il cervello e nel rispetto degli equilibri della natura?

Gli esperti in agricoltura biologica Teo Gómez e Quico Barranco hanno fornito un'ampia panoramica facilmente comprensibile di tutto ciò che ci vuole per creare un balcone o un orto florido e ricco.

Gli autori suggeriscono un modo di operare che rispetta l'ambiente, le piante, gli animali e, più in generale, tutto il regno dei viventi. Quello che emerge è che diventa possibile coltivare impiegando sementi biologiche, ma soprattutto, conoscendo e rispettando i ritmi della natura, trasformando gli insetti da nemici ad amici, per produrre così frutti, ortaggi e spezie sane e naturali.

Un' indispensabile vademecum ricca di illustrazioni, che ti propone molti percorsi per dare vita ad alimenti naturali in maniera ecologica nel tuo balcone o nel tuo orto.


Alcune delle questioni affrontate nel libro Coltivare Orti Balconi e Giardini ecologici:

  • Perché l'agricoltura ecologica?
  • Conoscere il suolo.
  • Informazioni generali sulla cura dell'orto
  • L'importanza di eseguire una buona semina
  • Buone e cattive compagnie, animali, insetti ed erbe che ci possono aiutare o ostacolare
  • Ciò che dobbiamo sapere sull'orto sul balcone
  • La distribuzione dell'orto sul suolo
  • Una piccola spiegazione sui fruttiferi
  • L'angolo delle spezie ed erbe
  • Gli ortaggi. Come coltivarli
  • Fiori commestibili


Estratto del libro Coltivare Orti, balconi e Giardini

Quando visitiamo un orto vecchio e vediamo la terra, sminuzzata e scura, sprofondare se la calpestiamo (e non dovremmo farlo, se non per lavorarci o per effettuare il raccolto), desideriamo che il nostro futuro orto sia uguale, che basti appena abbassare la mano e sotterrare i semi o disporre le piantine, aggiungere un po’ d’acqua e attendere che crescano belle come in quello.

Non pensiamo al lavoro che c’è dietro quel suolo, all’orticoltore che ha zappato, concimato, pulito, pacciamato, seminato, drenato e raccolto i frutti e i cespugli secchi, per restituirli al terreno in forma di compost. E, se ci pensiamo, pensiamo forse al piacere che gli produce il contatto con la terra, al piacere di utilizzare gli utensili adeguati, al piacere di costruire con solchi e porche un’opera d’arte, con la semina come deve essere e con l’immenso gusto che produce l’esperienza di sapere che “su questa terra bastano due centimetri di profondità”, e al conoscere quanta acqua bisogna utilizzare e quanti giorni dobbiamo attendere?

Perché, c’è forse piacere maggiore dell’arrivare una mattina nell’orto e imbattersi nella buccia brillante dei pomodori, nei peperoni lucidi come specchi, nei ravanelli grossi come pugni e nelle carote così grandi che nemmeno i conigli si azzardano a toccarle? Smettete di sognare e continuate a leggere...

Coltivare orti, balconi e giardini ecologici può essere acquistato con carte di credito online presso il seguente shop.

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Aggiornamento Nexus one a Android 2.3 Gingerbread come per Nexus S.

  

Ottima notizia per tutti i possessori di Google Nexus One, il primo smartphone di Google realizzato insieme ad HTC. A breve sarà disponibile Android 2.3 gingerbread anche per il Nexus one, permettendo anche a coloro che, malgrado le basse vendite, hanno acquistato il primo cellulare firmato Google, di fruire delle novità del sistema operativo Gingerbread, dall'interfaccia utente rinnovata fino alle funzionalità avanzate.

L'aggiornamento sarà disponibile in maniera automatica: quando sarà pronto per il nexus one, sarà sufficiente collegarsi alla rete WiFi o tramite la connessione HSDPA per effettuare il download automatico del nuovo sistema operativo. Google non ha ancora specificato se l'update sarà prima disponibile negli Stati Uniti o se sarà operato nello stesso momento in tutto il mondo: in ogni caso sarà solo una questione di tempo, perché tutti i Nexus One potranno comunque godere presto dei vantaggi del nuovo Android 2.3 Gingerbread, come ad esempio la nuova interfaccia, che ha debuttato proprio con questa nuova versione, una gestione dei software VoIP potenziata e migliorata, un'ottimizzazione delle risorse della batteria e hardware e anche la possibilità di utilizzare la tecnologia NFC, per effettuare pagamenti direttamente dallo smartphone.

Nexus one e l'aggiornamento a Android Gingerbread.


   

  
  


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Gran Torino con Clint Eastwood

  

Locandina del film Gran Torino con Clint Eastwood.

Una bella storia sull'integrazione razziale: di uno straniero negli USA? No, il contrario, di un americano nel suo stesso quartiere trasformato in una piccola China Town dall'arrivo di una comunità HMONG.

Clint Eastwood è un personaggio adorabile, a mio avviso, senza peli sulla lingua. Rimasto solo (il film si apre proprio col funerale della sua amata moglie), Walt Kowalski passa le sue giornate bevendo birra, lucidando le sue pistole e osservando con aria sospetta le abitudini dei suoi vicini "musi gialli".

La guerra in Korea l'ha indurito, gli ha insegnato a difendersi, purtroppo, anche dai sentimenti. Per questo, i rapporti con i suoi (idioti) figli sono di assoluta estraneità. Nonostante tutto Wally, rimane comunque un puro, una persona in pace, che regala allo spettatore un finale veramente a sorpresa. Un film condito da qualche mitico sputo al tabacco, che fa ridere e commuove, che volere di più?

P.S. Il titolo fa riferimento alla Ford gran Torino del 1972 che Walt tiene come trofeo della sua vita da operaio in una fabbrica di auto. AMERICANE, ovvio...


   

  
  


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