Lo scopritore del virus HIV Luc Montagner ritratta: "SE SEI IN FORMA ELIMINI DA SOLO HIV" !

  

Ecco cosa viene detto nel documentario sull'AIDS "House of Numbers" da colui che ha dato vita alla storia HIV/AIDS. Audio e sottotitoli sono in inglese, anche se potete trovare questa parte sottotitolata in italiano nel link House of numbers.

Eccovi qui di sotto il testo trascritto dal video:

"I believe we can be exposed to HIV many times without being chronically infected, our immune system will get rid of the virus within a few weeks, if you have a good immune system."
"Credo che si può essere esposti all'HIV molte volte senza essere infetti cronicamente, il nostro sistema immunitario si libererà del virus in poche settimane se avete un buon sistema immunitario".

Una dichiarazione importantissima nella lotta all'AIDS, che sposta nettamente il peso verso l'opzione Duesberg, ossia la teoria per cui l'AIDS non è causato dall'HIV.

Di seguito il video contenente la dichiarazione dello scopritore del virus.



Credete pure ai vostri occhi, e proseguite il vostro viaggio sulle bugie che ci sono state raccontate dai governi e dalle case farmaceutiche in merito alla questione AIDS, proseguendo la lettura qui



L'HIV può essere ucciso dal corpo umano naturalmente.


   

  
  


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Come pulire l'argento con il bicarbonato del dentista, sia dallo zolfo che dal nero.

  

Vi si è annerita la collanina d'argento o il ciondolo d'argento che vi ha regalato mamma/zia/amica/fidanzato?. Non sapete come pulire l'argento dal nero che si forma quando si bagna per errore l'argento nello zolfo (acque sulfuree delle terme)?.

Come mostrato nel video, dal dentista si trova uno strumento che serve per fare la pulizia dei denti, lo spara-bicarbonato, che serve a rimuovere il tartaro dai denti. Questa pistoletta ad aria compressa spara bicarbonato arricchito da altre particelle e aroma al limone, che riesce a pulire l'argento diventato nero a causa del sudore o dell'immersione nelle acque sulfuree. Il risultato è quello mostrato nel video. L'argento torna bianco come all'origine.

Per provare? Portate l'argento annerito dal vostro dentista, la cosa più difficile sarà convincerlo a darvi retta. Io ci sono riuscito, ma perché il dentista ce l'ho in famiglia!


   

  
  


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Una giornata a Vignanello, tra gita al castello e pranzo fuori.

  

Caldissima giornata di Roma, con ben 35 gradi nelle ore di punta. Fuga a Vignanello, a pochi chilometri dall'uscita di Orte dell'autostrada A1, Roma - Firenze.

Il paesino ci accoglie con un'infiorata (come anche la vicina città di Vignanello), e dal centro bloccato alle automobili.


L'infiorata di Vignanello

Un'infiorata molto bella ci ha accolto all'arrivo, per tutto il viale principale, impreziosito da decine di diverse figure colorate. Probabilmente siamo arrivati qualche giorno dopo la creazione dei disegni e abbiamo trovato i fiori dell'infiorata parzialmente sostituiti da trucioli di segatura (probabilmente è quello che accade quando i fiori appassiscono e sfioriscono). Del resto, come potevano i 38 gradi di calura pomeridiana con i cocenti raggi del sole, risparmiare i petali dei delicati fiori?


Infiorata al centro di Vignanello, piccolo paesino nel Viterberse.


Il pranzo nel centro di Vignanello

Giunti nel centro del paese, una piazzetta raccolta, pulita e con una cornice splendida realizzata da palazzi antichi, un castello, e due silenziosi ristorantini, abbiamo pranzato nel Ristorante Palazzo Pretorio, un luogo abbastanza economico e dalla cucina sublime. L'entrata, dallo stile signorile ed alberghiero, si trasforma invece in un interno gestito da una famiglia simpatica e cortese, e che offre ai propri visitatori un'ottima lista di primi, tra i quali delle fantastiche trofie con nocciole, delle quali abbiamo "fiutato" i seguenti ingredienti: salvia, timo, rosmarino, e olio d'oliva, perfettamente sposate con del pecorino aggiunto a mano dalla formaggiera.



Trofie alle nocciole a Vignanello (Viterbo) Ristorante di Palazzo Pretorio.


Visita al Castello Ruspoli di Vignanello

Il castello Ruspoli a Vignanello (Viterbo)

Il castello Ruspoli da fuori ha l'apparenza del classico castello italiano. La magia inizia quando si entra all'interno delle mura e si incontra il custode, il signor Santino Garbuglia. E' grazie a lui e il suo cordiale modo di raccontare la genealogia della famiglia Marescotti e Ruspoli, con oltre cinquecento anni di intrecci di famiglie, personaggi famosi e storie splendide che fanno girare la testa per quanto contorte, che le mura del castello prendono vita.

Ad oggi, una porzione dell castello è abitata dalla stessa casata che lo abita sin dal 1531, quando il Papa Paolo III (Farnese) lo ha dato alla nipote Beatrice. Successivamente La figlia di Beatrice ha sposato Ercole Marescotti, e successivamente nel 1600 ha aggiunto al Marescotti il nome Ruspoli per volere del padre di Vittoria Ruspoli, ultima erede della famiglia senese fiorentina di banchieri. Questo episodio, è emblematico di quanto la pecunia possa deviare meccanismi immutabili, permettendo ad una ricca ereditiera, di dare al proprio figlio, il proprio cognome, consenziente il marito, felice di acquisire la ricchezza della nuova moglie.

Inquietante e al contempo affascinante il racconto di Santa Giacinta Marescotti, che divenne suora di clausura dopo i suoi primi trent'anni di vita dissoluta, e che si autoinfliggerà pene pesantissime e dolori corporali per i 35 restanti anni della sua vita (e di cui il castello conserva vestiti, ritratti del 1600, e tutti gli strumenti di autotortura).

I giardini sono di dimensioni contenute, ma curati al millimetro, e furono progettati con cura e con disegni che portano con sé momenti importanti della storia della genia Ruspoli e Orsini. Sorprendente scoprire che la siepe è composta dagli stessi esemplari di arbusti di 200 anni prima, ancora vivi e scolpiti a regola d'arte.

Tutta opera del Signor Santino, che come il giardiniere Priory del film "Una ragazza un maggiordomo e una Lady, di Walt Disney", veste i panni di custode, cameriere per gli eventi speciali che ospita il Castello, giardiniere, cantore e grande amico del castello e delle due sorelle principesse del castello, che ancora lo abitano nel piano più alto (ciascuna per sei mesi l'anno).

Ma la magia più grande è senz'altro il racconto della storia di sangue che ha tinto di rosso i pavimenti del castello. Il tutto, impreziosito dalla presunta presenza dei fantasmi del grande castello Ruspoli di Vignanello, motivo per cui durante la nostra visita, ancora del borotalco era sparso sui pavimenti (a quanto il custode racconta, alcuni studiosi del paranormale hanno imbrattato di bianco borotalco i pavimenti del castello e le scale, per catturare eventualmente le tracce dei passi del fantasma). Come se i fantasmi camminassero...

La strada per Vignanello è dolce e immersa nelle verdi campagne coltivate ad alberi di nocciole (una volta precedute da ampie vigne, di cui oggi rimane solo il ricordo e il nome del paese).

Una bellissima gita consigliata, sia per la gastronomia, economica e gustosa, che per il grazioso borghetto italiano, immerso nella vegetazione e circondato da un silenzioso ambiente bucolico e tra scorci di un pittoresco paesino che conserva intatta la magia del passato.



Fontana in piazzetta a Vignanello (Viterbo), scorcio di paesino.


   

  
  


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La dieta macrobiotica; mangiare sano e naturale come i nostri bisnonni.

  

Nel corso della mia vita ho attraversato fasi diverse e, a causa di queste, il mio modo di alimentarmi è cambiato, ho sempre pensato in meglio, ma andando indietro nel tempo e ripensando a quello che era il cibo della mia infanzia, non credo proprio di aver migliorato lo stile, per non parlare della qualità.

Andiamo per un attimo ad analizzare quello che era il mio "pane quotidiano". Al mattino si era fortunati se capitava di bere una tazza di latte, considerando che avevamo due mucche ("la bionda" e "stellina") che ne producevano, ma lo scopo principale era quello di farne dell'ottimo formaggio, o ricotta; naturalmente tutto questo era rigorosamente biologico perchè le mucche e le pecore pascolavano liberamente nei campi di 50 anni fa, senza pesticidi né piogge acide.

Quando non era possibile bere del latte si mangiava polenta, scondita naturalmente e si andava a scuola. A pranzo arrivava una mamma (a turno) con il pentolone di minestrone con le verdure dell'orto, essendo un paesino di contadini non mancavano certo i prodotti genuini, del resto non c'erano ancora i concimi chimici.

La merenda era composta dal panino con il formaggio fatto in casa, il pane era cotto a legna e preparato con farina di grano coltivato dai miei genitori e macinato al mulino di zona, il prosciutto era un po più raro ma anche quello era dato dal nostro maiale.

La sera c'era la minestrina col brodo vegetale e ogni tanto l'uovo delle nostre galline. La carne era soltanto quella che fornivano i nostri polli e il maiale, ma questo veniva lavorato una volta all'anno ed era una vera festa assistere alla preparazione dei salami, salsicce e prosciutti.

Praticamente la carne si mangiava una volta alla settimana ed era esclusivamente carne bianca, di conseguenza il colesterolo e i trigliceridi erano dei perfetti sconosciuti.

La dieta macrobiotica, mangiare sano e naturale come i nostri bisnonni.

Inoltre, a causa del lavoro nei campi, o semplicemente per raggiungere un paese vicino con il solo mezzo di trasporto delle proprie gambe, il dispendio energetico era enorme e ci si accontentava di calmare i morsi della fame con i frutti selvatici che si incontravano durante il cammino. Ora, riflettendo su tutto ciò, mi viene da pensare al consiglio del Dott. Berrino, il quale citando una pubblicazione sulla macrobiotica, fornisce un ottimo consiglio nell'andare al supermercato; in effetti propone di andarci accompagnati dalla propria bisnonna, poichè la nonna sarebbe troppo "contaminata". Consiglio a tutti di vedere questo video, tra l'altro è anche divertente.


   

  
  


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Levitazione quantica

  


Cos'è la levitazione quantica?

Come funziona?
Chi l'ha inventata?

Questi giorni si fa un gran parlare di "Levitazione quantica", termine oscuro e misterioso, che è composto da una cosa misteriosa che fino a ieri tutti noi abbiamo sempre considerato come "bufale da maghetti da strada", e ci associa un termine austero e complicato come "quantico".


Levitazione quantica. Cos'è e come funziona?

Sembra che qualche giorno fa, stando ai video che si trovano su youtube e che impazzano in tutta la rete (vedasi il video sopra riportato), un gruppo di ricercatori di un'università di Tel Aviv (Israele), abbiano concepito questa nuova diavoleria utilizzando un piccolo dischetto di ossido di ittrio, bario e rame sottoposto al raffreddamento da azoto liquido, e che non solo riesce a respingere i magneti del sostegno, ma riesce ad interagire con essi mantenendo la posizione in modo preciso al punto in cui si può posizionare il disco a qualsiasi altezza o con qualsiasi inclinazione per vederle mantenute anche nel momento in cui il disco percorre un binario circolare.


Ma chi ha inventato davvero la levitazione quantica?

Cosa ci sia di quantico non lo sappiamo neanche noi, ma sta di fatto che tale fenomeno esiste da qualche anno almeno, stando alla data di pubblicazione di questo video su Youtube, che ricordiamo aver visto tra i tanti esperimenti scientifici quando si è parlano del motore magnetico.

Esperimento con l'azoto liquido (video)
Superconduttori (video)
Superconduttore in levitazione (video)
L'effetto Meisner (video)

Non sembra quindi una novità particolare, anche se in rete si moltiplicano le gride "Eureka".


Il migliori video di levitazione quantica:

Ecco quello che secondo noi è il più divertente video di levitazione quantica.


   

  
  


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