L'alimentazione scolastica del Dott. Berrino, e la sconcertante affermazione di Roberto La Pira (che sembra lavorare per qualche marca di merendine).

  

Per chi, come me, da più di un anno fa divulgazione sulla teoria del dott. Franco Berrino, teoria che a seguito di studi ormai trentennali, dimostrano l'influenza dell'alimentazione sull'insorgenza delle malattie più gravi, l'articolo di Roberto La Pira, che credevo esperto in materia di alimentazione e cibo salutare, beh, a dir poco mi ha lasciato interdetta.

Sostiene, La Pira, che la dieta proposta dal dott. Berrino, per i 70.000 bambini delle scuole di Milano, sia un'anomalia da risolvere.

In un mondo che sta cercando di affrontare l'obesità infantile, ove ci siano genitori che (fortunatamente) hanno deciso di "cambiare" l'alimentazione dei propri figli, non mi sembra opportuno fare questo tipo di proclami, che rischierebbero di far fare passi indietro ad un progetto così importante.

Carne, Tonno e tortellini nell'alimentazione dei bambini

In sostanza, la critica per niente velata, al nuovo tipo di alimentazione, sostiene che limitare l'uso della carne, del tonno e dei tortellini, che non si capisce bene cosa contengano, sia un errore e che sostituire questi alimenti con zuppe di farro, verdure e pesce fresco, non sia gradito ai bambini.

Ma se non cominciamo mai ad educare i nostri figli ad assumere cibi più sani, a considerare il proprio corpo come un santuario e non come un immondezzaio, come possiamo pensare al loro futuro con serenità, considerando l'offerta massiccia di cibo spazzatura quali patatine fritte, hamburger pasticciati con salse assurde e via ingurgitando. E' stato oramai dimostrato che la Nutella fa male, e che anche lo zucchero fa male, considerando che è raffinato con agenti chimici. E' quindi inutile pensare che l'idea del Dott. Berrino, di portare alimentazione macrobiotica nelle scuole, possa essere sbagliata.

Tutto il mio appoggio a quei genitori che, incuranti dei messaggi televisivi e subliminali che bombardano i nostri occhi giornalmente, continueranno sulla strada del cambiamento, proseguendo nelle proprie case l'opera di educazione alimentare che purtroppo altri, per il proprio tornaconto tendono ad ostacolare.

Mammut


   

  
  


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Last Friday Night di katy Perry, significato della canzone

  


Ecco il testo di una delle canzoni più belle del momento, Last Friday Night, di Katy Perry, uno splendido pezzo allegro e da carica, da sentire in palestra mentre ci si allena a tirare via pesi nel body building, o mentre si corre sul tappeto da fitness, con la carica massima. La canzone parla del venerdì sera, e della devastazione che si raggiunge con qualche birra e cocktail, arrivando a dormire con sconosciuti o a baciare persone di cui non si ricorda il nome la mattina seguente. Uno splendido spaccato di gioventù e di energia. Come sempre questa nuova artista, con quattro note e un po' di simpatia tira fuori incredibili melodie che ben galleggiano (anzi spiccano) nel mondo delle canzoni sentite e risentite.

Testo della canzone Friday Night di Katy Perry

There's a stranger in my bed,
There's a pounding in my head
Glitter all over the room
Pink flamingos in the pool
I smell like a minibar
DJ's passed out in the yard
Barbie's on the barbeque
There's a hickie or a bruise

Pictures of last night
Ended up online
I'm screwed
Oh well
It's a black top blur
But I'm pretty sure it ruled

Last Friday night
Yeah we danced on tabletops
And we took too many shots
Think we kissed but I forgot

Last Friday night
Yeah we maxed our credit cards
And got kicked out of the bar
So we hit the boulevard

Last Friday night
We went streaking in the park
Skinny dipping in the dark
Then had a menage a trois
Last Friday night
Yeah I think we broke the law
Always say we're gonna stop-op
Whoa-oh-oah

This Friday night
Do it all again
This Friday night
Do it all again

Trying to connect the dots
Don't know what to tell my boss
Think the city towed my car
Chandelier is on the floor
With my favorite party dress
Warrants out for my arrest
Think I need a ginger ale
That was such an epic fail

Pictures of last night
Ended up online
I'm screwed
Oh well
It's a blacked out blur
But I'm pretty sure it ruled
Damn

Last Friday night
Yeah we danced on table tops
And we took too many shots
Think we kissed but I forgot

Last Friday night
Yeah we maxed our credits card
And got kicked out of the bars
So we hit the boulevards

Last Friday night
We went streaking in the park
Skinny dipping int he dark
Then had a menage a trois
Yeah I think we broke the law
Always say we're gonna stop-op
Oh whoa oh

This Friday night
Do it all again
Do it all again
This Friday night
Do it all again
Do it all again
This Friday night

T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.

Last Friday night
Yeah we danced on table tops
And we took too many shots
Think we kissed but I forgot

Last Friday night
Yeah we maxed our credit cards
And got kicked out of the bar
So we hit the boulevard

Last Friday night
We went streaking in the park
Skinny dipping in the dark
Then had a menage a trois

Last Friday night
Yeah I think we broke the law
Always say we're gonna stop
Oh-whoa-oh
This Friday night
Do it all again


Traduzione della canzone Last Friday Night (Lo scorso venerdì notte, di Catia Perry)

C'è uno sconosciuto nel mio letto,
C'è un beat martellante nella mia testa
Glitter per tutta la stanza
Fenicotteri rosa in piscina
Odore come un minibar
Il DJ è svenuto nel cortile
La Barbie è sul barbecue
E' un succhiotto o un livido
Le foto di ieri sera
Sono finito online
Sono fregata
Oh bene
E’ una sfocatura nera
Ma sono abbastanza sicuro che abbiamo fatto festa
La notte di venerdì scorso
Sì, abbiamo ballato su tavoli
E abbiamo bevuto troppi shots
Penso che ci siamo baciati, ma me ne sono dimenticata
La notte di venerdì scorso
Sì, abbiamo raggiunto il limite massimo delle nostre carte di credito
E ci hanno preso a calci fuori dal bar
E siamo finiti per strada
La notte di venerdì scorso
Abbiamo corso nudi nei parchi
Abbiamo fatto il bagno nudi nella notte buia
Poi abbiamo provato un menage a trois
La notte di venerdì scorso
Sì, penso che abbiamo infranto la legge
Diciamo sempre che non lo faremo mai più
Whoa-oh-oah
Questo venerdì notte
Rifaremo tutto di nuovo ancora una volta
Questo venerdì notte
Faremo tutto di nuovo
Cercando di recuperare la memoria
Non so cosa dirò al mio capo
Penso che la città abbia trainato la mia auto
Il lampadario è sul pavimento
Assieme al mio vestito da festa preferito
E' stato emesso un mandato per il mio arresto
Penso di aver bisogno di un ginger ale
E' stato proprio un epic fail
Le fotografie di ieri sera
Sono finito online
Sono proprio fregata
Oh che bello
E' come una sfocatura nera nella memoria
Ma sono abbastanza sicura che abbiamo fatto festa
Mammamia
La notte di venerdì scorso
Sì, abbiamo ballato su tavoli
E abbiamo bevuto troppi superalcolici
Penso che ci siamo baciati, ma me ne sono dimenticata
La notte di venerdì scorso
Sì, abbiamo toccato il limite massimo delle nostre carte di credito
E ci hanno preso a calci fuori dal bar
E siamo finiti sul viale
La notte di venerdì scorso
Abbiamo corso nudi nel parco
Abbiamo fatto il bagno nudi al buio
Poi abbiamo fatto un menage a trois
Sì, penso che abbiamo infranto la legge
Dicevamo sempre che ci saremmo fermati
Whoa-oh-oah
Questo venerdì notte
Rifaremo tutto di nuovo
Rifaremo tutto di nuovo
Questo venerdì notte
Rifaremo tutto di nuovo
Rifaremo tutto di nuovo
Questo venerdì notte
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
T.G.I.F.
La notte di venerdì scorso
Sì, abbiamo ballato su tavoli
E abbiamo bevuto troppi shots
Penso che ci siamo baciati, ma mi sono dimenticata
La notte di venerdì scorso
Sì, abbiamo raggiunto il limite massimo delle nostre carte di credito
E ci hanno preso a calci fuori dal bar
E siamo finiti sul viale
La notte di venerdì scorso
Abbiamo corso nudi nel parco
Abbiamo fatto il bagno nudi al buio
Poi abbiamo fatto un menage a trois
La notte di venerdì scorso
Sì, penso che abbiamo infranto la legge
Dicevamo sempre che ci saremmo fermati
Whoa-oh-oah
Questo venerdì notte
Rifaremo tutto di nuovo

Se vi piace questa canzone nel video, consultate Come scaricare musica da Youtube gratis


   

  
  


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Branchie di Niccolò Ammaniti

  

Il miglior libro surreale del pianeta: Branchie, di Niccolò Ammaniti.
Colori dipingono l'avventura surreale ma reale del nostro carissimo, che si trova catapultato in un viaggio alla indiana jones nell'oriente più cubista e ricco di trovate letterarie decisamente originali e scansonate.
Chiedersi come mai un asino vola non sarà cosa che la vostra mente vi richiederà, leggendo Branchie; semplicemente la vostra mente lo accetterà e lo considererà normale.
Niccolò Ammaniti si supera, in questo libro che in punta dei piedi, e senza far rumore, introduce l'autore sugli scaffali delle librerie di tutta Italia.

Il libro è del 1997 e narra della storia di un ragazzo che lavora in un laboratorio di acquari e passa le giornate a cercare il mistico motivo per cui i pesci si comportano come tali.
Malato, si trascina abulico da una festa all'altra al seguito di una fidanzatina, nei quartieri alti di Roma.
Tutto fila in modo altamente ripetitivo, finchè una proposta assai stimolante e curiosa gli giunge per posta a casa: recarsi in India a costruire un acquario per una misteriosa ed ignota signora. L'India vista con gli occhi di Ammaniti si trasforma in un continente sottosopra e decisamente sgarbugliato, che sembra uscito da una mente di un tossico eccitato e felice di essere vivo. Il sottosuolo prende vita con la BAP (Banda dell'ascolto profondo) ed altre trovate che impreziosiscono il percorso del giovane, rapito al suo arrivo in India dai fantomatici "arancioni". Giunge, dopo essere stato sedotto da una ragazza, in un castello (dimora della ragazza), dove scopre che la signora capeggia una banda di delinquenti intenti in trapianti di organi prelevati ad indiani vivi.
Qui, la folle scoperta degna dell'autore; un vero genio.

Rapido e folleggiante Branchie è il classico libro da assaporare in qualsiasi momento si necessiti di un minimo di svago ed al contempo di vedere l'ordinario stravolto.

branchie di niccolò ammaniti


   

  
  


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La formazione Continua: facciamo il punto con l'Isfol

  

L'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) ha pubblicato e reso noto da poco il suo XII Rapporto sulla Formazione Continua. Il rapporto analizza i dati della formazione continua relativi al biennio 2010-2011.

Il primo dato emerso è un dato allarmante: nel 2011, gli adulti di età compresa tra i 25 ed i 64 anni che hanno affrontato percorsi d'istruzione sono calati dal 6,2% al 5,7% . Il numero è molto basso sia rispetto all'obiettivo europeo del 12%, sia rispetto ai livelli di altri paesi europei, in particolare del Nord Europa (il 32,3% della Danimarca, il 25% della Svezia, il 16,7% dei Paesi Bassi).

La decrescita osservata dall'Isfol si inserisce nel trend negativo iniziato nel 2008, anno in cui la crisi economica e finanziaria ha fatto la sua prima apparizione. Nei quattro anni precedenti, il numero di persone inserite in un percorso d'istruzione si era mostrato in costante ascesa.

Disaggregando i dati del 2011, l'Isfol ha messo in evidenza una partecipazione femminile maggiore rispetto a quella maschile. Questo fenomeno è stato spiegato come il riflesso di una grave anomalia. Si legge ad esempio sul sito dello IAL ? uno degli Enti più attivi nel campo della Formazione continua ? che anche in Italia “come negli altri paesi mediterranei e dell'Est Europa, (...) le donne, per essere competitive sul mercato, sono costrette ad alzare livello di istruzione e formazione, ma trovano ugualmente minori sbocchi occupazionali”.

Un altro dato interessante è quello che riguarda la distribuzione geografica dei partecipanti: percentuali più elevate al Centro e nel Nord-Est (6,3% e 6%), più basse invece nel Nord Ovest (5,6%), nel Sud (5,1%) e nelle Isole (5%).

Nella ricerca Isfol emerge anche l'importanza assunta ormai dai Fondi paritetici interprofessionali, che hanno approvato tra il gennaio 2011 e il giugno 2012 ben 29.700 piani formativi, destinati a 2 milioni e 300 mila partecipanti appartenenti a più di 61 mila imprese. Gli occupati (in particolare del settore privato) sono stati coinvolti in attività formative grazie alle richieste delle aziende ai Fondi paritetici. I disoccupati, invece, hanno beneficiato maggiormente delle iniziative formative organizzate dalle Regioni.

Per approfondimenti sul tema visitare la pagina dello IAL dedicata alla formazione continua

Per scaricare il XII Rapporto Isfol sulla Formazione continua visitare l'apposita pagina Isfol


   

  
  


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Scoperto primo sistema solare simile al nostro.

  

Il primo sistema solare simile al nostro è stato scoperto.

Eccola, finalmente, ad una distanza di 2000 anni luce dalla Terra (alla velocità della luce, ossia 300.000 chilometri al secondo, si impiegherebbero 2000 anni di viaggio), la stella simile al nostro Sole con una gamma di pianeti che ricorda il nostro sistema solare. L'ha scoperta il telescopio spaziale Kepler della Nasa, lanciato proprio allo scopo di trovare nuovi pianeti al di là del sistema solare. La fantastica notizia è stata data dagli astronomi della University of California a Santa Cruz, i quali sono riusciti non solo a evidenziare la presenza di sei pianeti attorno alla stella, ma anche le orbite e le masse di ognuno di essi.

Cinque dei pianeti hanno una massa compresa tra 2,3 e 13,5 volte quella della Terra e ruotano attorno alla sole in un tempo rapidissimo: circa 50 giorni. Tutti e cinque, quindi, se fossero nel nostro sistema solare, si troverebbero nella fascia che va tra il Sole e Mercurio. Dovrebbe fare un bel caldo lassù, dunque, viste le vicinanze alla stella. Il sesto pianeta invece si trova più lontano e ruota attorno alla stella in un periodo di 118 giorni.

"Dei sei pianeti trovati uno possiede esattamente le caratteristiche e le dimensioni dei nostri pianeti Nettuno o Urano, ma tre dei cinque con massa assai inferiore hanno caratteristiche che non troviamo in alcun modo nel nostro sistema solare", ha detto Jonathan Fortney, astrofisico alla UCSC a capo del il gruppo di astronomi di questa ricerca e ha reso pubblici i risultati sulla rivista Nature. Il telescopio Kepler evidenzia a presenza di pianeti attorno a una stella rilevando la diminuzione di luminosità che questi producono quando transitano davanti ad essa e l'ammontare di riduzione della forza della luce risulta proporzionale alle dimensioni dell'oggetto in questione (il pianeta che vi passa davanti). E il tempo che trascorre tra una riduzione e l'altra racconta agli scienziati il periodo di rivoluzione del pianeta. Ma per determinare la massa dei pianeti gli astronomi hanno studiato le piccole variazioni che ciascuno di essi presenta nei periodi orbitali, variazioni che possono essere più o meno vistose a secondo della massa del pianeta con cui interagisce.

La densità dei pianeti (derivata dalla massa e dal raggio), invece, fornisce indizi sulla loro composizione. Secondo i ricercatori tutti e sei i pianeti hanno una densità inferiore a quella della Terra e sembra che due possano essere composti da acqua con una possibile atmosfera di idrogeno ed elio. Gli altri invece, potrebbero essere formati solo da idrogeno ed elio. Fino ad oggi la massa dei pianeti veniva valutata in base ai piccoli movimenti che essi provocavano sulla stella madre. Ma in questo caso il sistema solare di Kepler-11, questo il nome che gli è stato dato dagli astronomi, è troppo lontano da noi e i pianeti sono troppo piccoli per osservare tali variabili. Dunque si è scelta l'innovativa strada di studiare la massa dei pianeti osservando le interazioni che si fanno l'un l'altro. L'insieme di queste scoperte dunque, è davvero importante e può riservare ancora molte sorprese. "Non si può escludere che in esso esistano altri pianeti che potrebbero non essere transitati davanti alla stella nel periodo in cui il telescopio l'ha osservata", ha sottolineato l'esperto di pianeti extrasolari Raffaele Gratton, dell'osservatorio di Padova dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Lo studio di tale sistema solare ha permesso di accertare che anche lassù i pianeti si trovano più o meno tutti sullo stesso piano orbitale, come nel caso del nostro sistema solare. E questo rafforza l'idea che i pianeti si vengano a formare da una nebulosa con un ampio raggio, ma con uno spessore piccolo. "Le orbite dei pianeti - ha detto Fortney - avevano fatto ipotizzare questa idea, ma ora questa rilevazione offre una conferma importante".

La scoperta da vita a tante domande: come è possibile che pianeti così adiacenti alla stella posseggano un'atmosfera di idrogeno ed elio? Secondo gli astronomi non è da escludere che l'atmosfera sia stata in passato composta anche altri elementi che ora hanno già abbandonato i pianeti e forse è possibile che alcuni di essi si siano formati lontani dalla stella madre e che pian piano si stiano avvicinando ad essa. E l'acqua, visto l'esigua distanza dalla stella madre dei pianeti più interni dovrebbe essere sotto forma di vapore, ma se sottoposta ad enormi pressioni, potrebbe anche essere liquida. Domande e ipotesi a cui Kepler cercherà di dare una risposta nei prossimi mesi di ricerca.


   

  
  


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