Meno cento chili, libro di Roberto Cavallo
|
Tweet |
|
![]() |
Ci sentiamo in dovere di segnalare il libro di Roberto Cavallo, MENO CENTO CHILI, che ci aiuta a capire come ridurre i nostri rifiuti, consentendo alla nostra pattumiera di dimagrire. Può essere un modo anche divertente di contribuire ad "alleggerire" il nostro pianeta da rifiuti inutili e costosi.
Allora, tra i regali di Natale, facciamo entrare anche questo libro, soprattutto nell'educare i nostri figli, sin da piccoli, a trattare questa materia così difficile, ma anche così facile da attuare. Basta volerlo.
Mammut
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
Che cosa dovete fare prima di vendere il vostro vecchio cellulare
|
Tweet |
|
![]() |
Mi ricordo che una volta avevo comprato a buon prezzo un cellulare usato (mi serviva subito un dispositivo qualsiasi, perché il mio aveva un guasto, la cui riparazione richiedeva parecchi giorni) e mi sono meravigliata come mai il suo vecchio proprietario ci avesse lasciato una ventina di SMS, scritti in un linguaggio pieno di errori grammaticali ed ortografici, ma di contenuti superflui! Niente di troppo personale, ma piuttosto imbarazzante per chi vende e compra un cellulare di seconda mano. E se qualcuno leggesse così i contenuti del vostro vecchio cellulare, che sensazione provereste?
Gli utenti di cellulari sono spesso inconsapevoli della grande quantità di informazioni e dati personali che sono memorizzati dentro. I numeri telefonici, indirizzi, password, conti correnti, password delle carte di credito e bancomat, tutto quello viene memorizzato dentro il cellulare. Se per caso avete uno smartphone è anche peggio, perché essi hanno maggiore capacità di archiviazione ed è molto più facile accedere alle informazioni.
Sia per scelta o per necessità, cambiamo spesso i nostri cellulari e vogliamo sempre i modelli più moderni, con più opzioni e quelli vecchi e usati finiscono nelle mani di altri, vanno venduti o riciclati, ma quello che resta dentro può essere un pericolo per l’ex proprietario. Una recente ricerca ha dimostrato che il 60% della gente che decide di vendere il vecchio cellulare è assolutamente convinta di aver rimosso tutti i dati sensibili, ma in realtà il 54% dei telefoni usati conteneva molte informazioni sui loro proprietari precedenti. Allora, si pone la domanda, come cancellare i vecchi dati dal cellulare? Eliminarli manualmente non è sufficiente, perché sarà possibile recuperarli con gli strumenti giusti. Gli esperti che si occupano della sicurezza dei dati ci consigliano, prima di tutto, di ripristinare le impostazioni di fabbrica, dopo di che bisogna rimuovere la scheda SIM la la scheda memorica. Dopo aver rimosso le schede è necessario eliminare tutti i backup su smartphone e sul computer.
Se volete lasciare alcune applicazioni sul telefono, come i social networking, email o le connessioni sulle reti Wi-Fi, dovete essere sicuri di aver effettuato il logout e di aver eliminato la password ed i file di connessione. Non è consigliabile utilizzare la stessa password per diversi servizi e salvarla sul telefono. Se siete forse i proprietari di un BlackBerry, allora il processo di eliminazione dati diventa più facile grazie a BlackBerry Protect, particolarmente se il vostro telefono è stato rubato e non dovete permettere che le informazioni dal vostro smartphone cadano nelle mani altrui, perché BlackBerry Protect lo fa in remoto.
Ma prima di eseguire l’eliminazione dei dati, siate sicuri che li avete salvati sul vostro nuovo telefono o se non l’avete comprato ancora, in qualche cartela sul vostro computer. Ci sono anche quelli che, pur avendo degli smartphone, a volte scrivono i numeri in una classica agenda cartacea. Non fanno niente di strano, solo che per quell’operazione potevano usare alcune applicazioni che trasformano il telefono in un’agenda digitale. In ogni caso, assicuratevi che nessuno possa leggere i vostri vecchi sms, guardare le foto o scoprire come accedere al vostro conto corrente. La tecnologia ci facilita la vita, ma può anche complicarla se non l’abbiamo nella nostra assoluta padronanza.
Autore: Marta De Angelis
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
Le antenne dei cellulari sui tetti dei palazzi fanno male?
|
Tweet |
|
![]() |
Questo articolo è dedicato a tutti coloro che vogliono in qualche modo sapere se le antenne dei cellulari, quelle installazioni che si vedono sopra i palazzi, fanno male a chi vi sta sotto.
Per chi non lo sapesse, i condomini prescelti dalle compagnie telefoniche per ospitare gli impianti, ricevono delle proposte di installazione delle antenne corredate da offerte economiche per l'affitto dello spazio e per il disturbo. Ad avanzare l'offerta è la compagnia telefonica di turno che necessita di snodi per la telefonia cellulare in una determinata zona, per ampliare la copertura della propria offerta di telefonia mobile.
Molti cittadini credono erroneamente che il proprio cellulare si colleghi alla rete tramite il satellite in cielo, quel macchinario che ruota in orbita nell'atmosfera terrestre. Niente di più errato!
Le antenne a cui si collegano i telefoni cellulari sono queste che vedete nella seguente foto, e che oramai sono in tutte le città (e ovunque prenda un cellulare).
La proposta di installare l'antenna sul tetto del condominio viene presa sempre in malo modo dai condomini abitanti del palazzo, che pensano giustamente di venire così posizionati proprio sotto al un fascio di radiazioni. Tutto questo però sarebbe ricompensato dalle compagnie telefoniche che pagherebbero il condominio (e quindi i condomini) per la presenza dell'installazione.
Come si vede anche dalla foto però, l'emissione di onde elettromagnetiche non avviene verso il basso, ma verso l'esterno del palazzo, per cui paradossalmente proprio gli abitanti del palazzo che ospita l'antenna, non sarebbero raggiunti dal cono di radiazioni, mentre i palazzi accanto sarebbero riccamente colpiti.
Morale della favola?
Conviene installare le antenne sul proprio tetto, accettando la proposta economica e guadagnare soldi, rimanendo sotto l'ombrello del cono d'ombra che copre il palazzo sotto l'antenna, piuttosto che rifiutare l'offerta e trovarsi poi le antenne installate sul condominio di fronte, che oltre a guadagnare, sparerebbe su di noi le sospette pericolose radiazioni.
La pericolosità delle radiazioni dei cellulari
Studi precisi in merito non sono mai stati resi pubblici. Di sicuro c'è che i telefoni cellulari fanno male alla salute, come anche mostrato dalla trasmissione televisiva LE IENE. Qualcuno direbbe che questo non dimostra che anche le antenne facciano male, anche se la domanda sorge spontanea: "perché non dovrebbero far male visto che emettono radiazioni centinaia di volte più potenti di quelle di un cellulare?".
Par condicio
La Repubblica pubblica uno studio che afferma che le antenne sui palazzi non fanno male. Per equità diamo anche informazioni opposte al nostro punto di vista. Potete trovarle qui.
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
Macroricetta "Miglio al forno", ricetta macrobiotica
|
Tweet |
|
![]() |
Dal libro "Prevenire i tumori mangiando con gusto" della Dott.ssa Anna Villarini e dello chef della "Cascina Rosa" Giovanni Allegro, con la prefazione del Dott. Franco Berrino, ho tratto qualche ricetta da sperimentare. Tra quelle che preferisco c'è il MIGLIO AL FORNO che vorremmo consigliare ai nostri amici.
Ingredienti per 4 persone:
240 gr. di miglio
1/2 litro di brodo vegetale
200 gr. di verza a listarelle sottili
1/2 cipolla tritata
1 carota a dadini
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di tamari
2 cucchiai di fiocchi di lievito maltato
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Lavare il miglio e metterlo a scolare in un colino a maglia fine. Saltare le verdure in una casseruola con 1 cucchiaio di olio, unire il miglio e continuare a rimestare per qualche minuto.
Misurare una quantità di brodo vegetale o di acqua pari a due volte e mezza il volume del miglio. Versarlo sulle verdure assieme a un cucchiaio di tamari e portare a bollore. Coprire e far cuocere per 25 minuti a fiamma bassa, ponendo sotto la pentola una piastra rompifiamma.
Ungere una teglia, spolverizzarla con pangrattato e stendere in modo uniforme il miglio con le verdure. Spennellare la superficie con un'emulsione di un cucchiaio di olio e un cucchiaio di tamari e spolverizzare con il lievito maltato. Infornare e porre sotto il grill fino a formare una crosticina dorata.
Servire caldo.
Per chi non sapesse dove trovare gli ingredienti meno conosciuti, consiglio negozi come PIU' BIO in via Marco Papio n. 82-84 a Roma, zona Tuscolano.
Ricette con miglio
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
Le Iene e i cadaveri dei cimiteri conservati grazie ai conservanti.
|
Tweet |
|
![]() |
Le Iene e i cadaveri dei cimiteri conservati grazie ai conservanti.
C'è un procedimento della mancata decomposizione dei corpi dei morti che dopo i 20 anni vengono riesumati e spostato nell'ossario.
Dopo tutti questi anni il cadavere dovrebbe essere solo ossa. Invece il cadavere si ritrova ben conservato, con tutto il materiale organico, carne e pelle ancora perfettamente conservati. L'intera carne della salma non è consumata. Quindi va rilasciata nuovamente per altri due anni nella fossa.
Lo stesso procedimento è stato eseguito aprendo le bare poste nel loculo. Quello che si vede è incredibile. I corpi mummificati ancora totalmente interi e conservati perfettamente. Pochissime sono le salme, secondo gli addetti al cimitero, interamente consumate.
E le cause della mancata decomposizione dei cadaveri?
Il chimico dice che quello che porta alla mancata decomposizione sono principalmente i conservanti che ingeriamo quotidianamente con il cibo ricco di E13.. vari.
Può anche andare bene rimanere un po più a lungo sulla terra, anche da morti, anche se il problema è che i conservanti contenuti nei cibi sono i primi ad avvicinare il giorno della dipartita.
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |