Come togliere la puzza di pesce dal frigorifero se non va più via.

  

Pulire l'odore del pesce dal frigo.

Non ho mai amato il pesce.

Sicuramente la causa è da ricollegare al disgusto vero di mia madre per questo alimento e al fatto che, a casa mia, non veniva mai cucinato. Si sa, tutti noi amiamo, in linea di massima, i cibi che le nostre papille gustative riescono a riconoscere e che ricollegano all'affetto della mamma o di chi si prendeva cura di noi.

Sarà forse per questo che, mandata in ricognizione al banco del pesce, sono stata subito infinocchiata con un alimento non proprio fresco! Il mio convivente, una volta avuto il bottino (per la precisione: 2 calamari €23 ed un po' di gamberetti precotti) tra le mani si è accorto subito della sòla (termine usato a Roma col significato di fregatura) !

Lui: "Vabbè dai, non importa, lo daremo domani ai tuoi gatti". Ignara della mia sorte, ho riposizionato il pesce in frigo e siamo andati a dormire dopo una sana e saporita cena vegetariana.

La mattina successiva nell'atto di aprire il frigo per prendere il mio latte di soja, sono stata assalita da un intero vagone di trasporto mondiale di pesce avariato! Ovvero, il frigo appestava in modo nauseabondo!

Dopo diverse telefonate, ricerche su internet e consigli da varie fonti, mi armo di aceto, detergente per frigoriferi, assorbi odori di tutte le forme e comincio la mia lotta. Per la precisione, il pesce è stato tolto la stessa mattina ma il frigo è stato pulito 2 giorni dopo. Nel frattempo, tutti i cibi, cartoni di rivestimento e plastiche varie avevano assunto la nota fragranza marina!

Inizio a pulire con le mie armi sicuramente vincenti, ma dopo le prime 3 passate, alla infallibile prova naso... BLEAH! Ancora lì più vivo che mai!

La frustrazione aumenta, comincio a radunare tutto ciò di più chimico che una casa possa possedere (senza fare nomi): detergenti per bagni, per pavimenti, per fornelli, per cucina ma nulla, NULLA!!

Ovviamente il fetore maggiore, era concentrato nel ripiano che aveva dovuto sopportare la tortura. Presa da una crisi di nervi ormai irreversibile, mi viene in mente un detersivo anticalcare, mai utilizzato per via del suo odore troppo forte (quasi di soda caustica, comunque un odore poco rassicurante), Kal di Risparmio Casa.

Messi i guanti protettivi, comincio a cospargere il ripiano di questo prodotto e lo lascio agire un paio di minuti... MIRACOLO! La puzza era sparita! Dopo diversi quarti d'ora (dopo, cioè, aver ripassato di nuovo tutte le porzioni di frigo con la magica pozione!), posso finalmente riporre gli alimenti in frigo.

Alla prova "apertura sportello" (che è la vera cartina tornasole degli odori del frigo) l'odore di pesce non c'è più. In compenso si avverte in sottofondo un odore un po' sinistro, non riconducibile a cose naturali o a odori che siamo abituati a sentire nel frigo di chi un tempo, si prendeva cura di noi.


   

  
  


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Il trenino rosso del Bernina

  

Trenino rosso del bernina.

Un trenino rosso che scala la montagna

Molti lo chiamano il viaggio in trenino più bello del mondo. Questo è vero ed è da attribuirsi al fatto che i binari di questo favoloso trenino rosso conducono il turista quasi a raggiungere il cielo. Fare il giro sul trenino del Bernina è come prendere parte ad uno spettacolo in un teatro, dove il paesaggio che ci si trova come attore davanti agli occhi è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta con ritmo pigro.

Non è solo la natura a mettersi in mostra dai finestrini del trenino rosso del Bernina, ma è anche la ferrovia stessa e la rotaia a rendere spettacolo; locomotive e vagoni giocattolo, stazioncine che sembrano fatte a traforo, curve sinuose e di raggio molto stretto vi faranno allungare le mani nel tentativo di afferrare la coda del treno, mentre un susseguirsi di viadotti e gallerie di forma elicoidale e con pendenze in certi momenti davvero impressionanti mi colpirà minuto dopo minuto lasciando un ricordo indelebile.

Anche il percorso che il trenino compie contribuisce ad aumentare il fascino di questa linea. Si leva infatti dalla bassa valtellinese fin su nei boschi della Val Poschiavo, inerpicandosi tra le basi dei ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresina e Saint Moritz.

Per maggiori informazioni, nell'anno del centenario della linea Bernina Express, visitare il sito ufficiale per prenotazioni http://www.berninaexpress.it


   

  
  


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Il digiuno ascetico. La soluzione alla fame?

  

A cura di Mammut.

Ho appreso la notizia quasi sconvolgente dell'asceta indu che vive da 74 anni senza mangiare e bere. Lo si sta studiando per poter trovare l'alternativa a questo tipo di "incombenze" giornaliere per poter permettere ai soldati e agli astronauti di poter svolgere il "lavoro" senza interruzioni.

Ma se veramente si riuscisse a trovare il modo per vivere senza nutrimento e senza aver bisogno di andare periodicamente in bagno a scaricare il nostro corpo dai detriti prodotti dall'alimentazione, compresa l'urina che l'asceta asserisce non far mai fuoriuscire, grazie al suo ricircolo interno, beh allora insegnatelo anche a noi.

Si aprano scuole di tecnica meditativa e autosuggestione magari riconvertendo a tale scopo, i grandi supermercati, che risulterebbero comprensibilmente inutili, di conseguenza si risolverebbe la grande piaga della fame nel mondo.

Le famiglie avrebbero finalmente il denaro per pagare il mutuo e le persone in cerca di lavoro smetterebbero di farlo, del resto quando hai un tetto sulla testa, un letto per dormire e un poco di acqua per lavarsi, non vedo la necessità di stare giornate intere a scegliere cucine più o meno economiche e bagni con marmi di Carrara.

Ma credo che non si arriverà mai a questo perchè la lobby dei supermercati non lo consentirà.

E allora continuiamo ad andare a far la spesa, anche solo per consuetudine.

Evviva la pastasciutta!


   

  
  


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Cassettiera IKEA dopo il MALM un buon prodotto.

  

Siamo stati di recente alla ricerca di una cassettiera senza pretese, e tra i tanti shop in cui ci siamo recati abbiamo trovato il prodotto che cercavamo alla Maisons Du Monde.

Qui, invece che permetterci l'acquisto (mobilacci di carta, ma economici e carini se visti da lontano) ci hanno fatto venire voglia di dar fuoco all'intero negozio. Il motivo è presto detto; il "mobilaccio" costava circa 120 euro ed era disponibile in magazzino ma sentite qui; il commesso ci ha detto che l'unico modo per avere a casa la cassettiera era tramite spedizione con corriere (ovviamente da pianificare l'appuntamento), al simpatico costo di euro 38.

Cassettiera di IKEA HEMNES.

Capito come? Il mobile era li, a due passi da noi ma per portarcelo a casa è necessario prendere appuntamento per la consegna a domicilio a un prezzo da ladri.

Siamo quindi andati dal vecchio IKEA, dove paghi il giusto per avere dei mobili di truciolato soppressato. I mobili di IKEA, si sa, dovrebbero avere scritto sopra "non toccare", perché si smontano con un calcio, cosa che tra l'altro IKEA sta cercando di nascondere con lo spot TV della tizia che da un calcio alla cucina svedese che resiste apparentemente senza problemi (quello che non dicono è che per fare lo spot hanno dovuto cambiare 43 cassetti prima di trovarne uno che non si polverizzasse al contatto con il piede della mingherlina).

Una delle cassettiere più vendute di IKEA è la cassettiera MALM (vecchio mio ricordo di gioventù) che è stato uno dei mobili più terrificanti mai progettati dagli ingegneri biondi. Ne comprai tre, in tre diversi momenti storici (quindi è da escludere la partita fallata), e tutti e tre si sfondarono con il semplice movimento di apertura quotidiano dei cassetti (alla domanda "perchè ne ho comprati tre" vi rispondo che due volte gli ho portato la fotografia di come si riduceva il mobile, ossia aperto come una cozza, e me ne hanno dato un altro in cambio).

Notando una cassettiera carina, ci siamo avvicinati. Non si chiamava MALM, ma nell'aprire i cassetti abbiamo notato una splendida somiglianza nella sottigliezza del fondo dei cassetti stessi del MALM. Visto il prezzo di 99 euro e vista la stanchezza di girare alla ricerca di un truciolato riciclato ben fatto, abbiamo acquistato e portato a casa un esemplare violaceo di HEMNES (in foto).

La sorpresa è arrivata in fase di montaggio. Tutte le aree critiche e fallate sono state altamente rinforzate e i nuovi modelli di cassettiere di IKEA hanno finalmente una struttura logica più resistente, senza appesantimenti fisici dei pezzi.

Non ho ancora il coraggio di prenderla a calci per fare la prova del nove. Staremo a vedere... vi terrò aggiornati!


   

  
  


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Tapis roulant per tutti, consigli allenamenti e modelli.

  

Apriamo con piacere il sito informativo sulla corsa con il tapis roulant. Il sito è, come nella migliore tradizione dello Staff di NeverSleep, curato da esperti del settore, che vi consiglieranno i migliori metodi per allenarsi con il tapis roulant, i modelli più famosi e funzionali e risponderanno a tutte le vostre domande e richieste di chiarimento sul funzionamento dei tappeti.

Alcuni modelli saranno presi in rassegna per l'originalità e l'innovazione, come il tapis roulant DKN t430, ottimo modello e altamente innovativo in quanto a spazio che è in grado di occupare una volta chiuso (solo 28 centimetri, meno della metà del meno ingombrante fino a ieri.

Consigli per evitare il fastidioso giramento di testa a fine allenamento e molto altro ancora nel sito informativo ed enciclopedico sul tappeto di corsa.


   

  
  


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