Il Google Nexus S lanciato nello spazio per testare accelerometro, bussola e giroscopio.
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Trovata pubblicitaria o vero e proprio test di prodotto?
Il fatto che sia stato effettuato dopo la messa in vendita del prodotto fa pensare più ad una trovata di marketing che ad un vero e proprio test per conoscere il funzionamento di giroscopio, bussola elettronica e accelerometro del Google Nexus S.
Alcuni giorni fa è stato infatti effettuato un esperimento decisamente originale sfruttando alcuni dei nuovi Samsung Nexus S, il nuovo smartphone in vendita da qualche ora in America e già acquistabile "non ufficialmente" in Italia come riportato precedentemente.
Sette Nexus S sono stati lanciati nello spazio per testare l'efficienza dell'accelerometro, del sistema di giroscopio e della bussola digitale ad alta quota, ad un'altezza decisamente "poco convenzionale" dato che i dispositivi sono stati fatti salire di ben 32.000 metri dal livello del mare.
Il tutto è stato reso possibile inserendo gli smartphone in speciali refrigeratori isolanti dotati di antenna GPS e fissati a dei palloni metereologici che, raggiunte le massime altezze pianificate, sono scoppiati permettendo ai dispositivi di ritornare sulla terra grazie a speciali paracadute.
A quanto dichiarato l'esperimento ha visto la collaborazione di Google con l'Università della California. A seguito dello scoppio dei palloni, 6 smartphone su 7 sono recuperati tramite il segnale emesso da un trasponder GPS che ha permesso di determinarne la posizione.
Video di youtube in cui si vede ANDROID in THE SPACE, con tanto di volo del pupazzetto che si stacca dal resto della base del pallone volante.
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Morire di freddo a Viterbo.
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Riferiscono le cronache locali del ritrovamento da parte dei carabinieri del cadavere di una persona morta di freddo nella campagna alle porte di Viterbo in un riparo improvvisato di tavole di compensato e cartone.
Una persona proveniente da un altro paese, un paese legato all'Italia da profonda affinita' culturale e linguistica, la Romania.
Una persona che evidentemente in questi giorni e notti di freddo estremo non aveva altro luogo in cui ripararsi, una casa che gli salvasse la vita.
Una persona che sarebbe ancora viva se i pubblici poteri e l'opinione pubblica ricordassero che un essere umano ha diritto - diritto - all'aiuto degli altri esseri umani, e i pubblici poteri in tanto sono legittimi e adeguati in quanto salvano le vite e inverano i diritti delle persone.
Una persona che sarebbe ancora viva se in questo nostro paese il razzismo non avesse imbarbarito istituzioni e societa' a tal punto che il costume dominante e con esso l'amministrazione della cosa pubblica non sa piu' riconoscere quale sia il primo dovere di ogni essere umano: recare aiuto all'altro essere umano, salvare le vite.
Una persona che sarebbe ancora viva con un piccolo aiuto. Ed invece e' morta.
*
Qui mi sovviene l'ultima grande lotta nonviolenta del mio scomparso maestro e compagno di lotte ed amico fraterno Alfio Pannega: la battaglia civile nonviolenta perche' ogni persona avesse una casa. Alfio Pannega la testimonio' fino all'ultimo dei suoi giorni.
E' la battaglia civile nonviolenta che ancora dobbiamo condurre. Perche' nessun essere umano muoia piu' di freddo tra tavole e cartoni in una notte d'inverno nella campagna alle porte di Viterbo.
Peppe Sini
gia' consigliere comunale e provinciale
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 18 dicembre 2010
Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Natale di merda. Consumismo, inquinamento, economia e potere della chiesa.
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Il natale è una crepa*.
E' l'obbligo immorale di incontrare le persone di cui per la maggior parte non ti importa nulla; parenti e colleghi con cui hai l'obbligo di scambiare regali, acquistati per forza e senza alcuno spirito di allegria con cui invece si fanno regali nel resto dell'anno. E cristian fa un altro film (cinepanettone malefico). Un simpatico video, portato all'estremo. Ragioniamo però sull'industria del natale. Un'obbligo di spendere soldi. Il papa si affaccia su Piazza San Pietro addobbata con l'albero di natale, simbolo pagano a cui la chiesa si avvicina per motivi commerciali (l'8 per mille è una potenza di miliardi di euro).
Boicottare il natale non è possibile, perché tutti noi abbiamo persone care da incontrare e con cui stare insieme in giorni di FERIE in cui fa troppo freddo per disperdere la famiglia. Ma non parliamo di unione e di felicità per la nascita di Cristo, perché per essere veri cristiani, amare il prossimo non significa comprare la sciarpa firmata alla sorella, ma dare soldi in beneficenza a chi non ha una casa né un lavoro e in alcuni casi una famiglia.
Che poi sia bello addobbare casa insieme alle persone a cui vuoi bene (e solo quelle è) e di cui ti circondi tutto l'anno, questo è ovvio.
Fermiamoci un attimo a pensare all'involucro del natale costruito intorno alla nostra società. Nasci e del natale te ne fregi. Poi cresci e diventi bambino e ogni anno quando arriva il natale sballi e vai su di giri; ma il vero motivo della felicità non è di certo la nascita di un personaggio pubblico come cristo, ma il fatto che non si va a scuola e si ricevono i regali a raffica. In più se per caso nevica anche, il pacchetto è all inclusive. Cresci per almeno 20 anni con questo benefit a fine anno, anno dopo anno. Cosa ti aspetti di fare da grande? Odiare il natale? No di certo; la chiesa fa proseliti e incassa l'8 x 1000.
Ci spiace fare i guastafeste, ma sinceramente l'ipocrisia che si respira a natale è troppo pesante. Pubblicità con bambini che cantano fatte da case di dolci che poi vengono multate di decine di migliaia di euro per aver usato oltre 10.000 uova marce per la preparazioni dei dolci. La chiesa che fa messe e santifica le feste, quando la banca dello IOR è stata alla base del riciclaggio dei soldi dei mafiosi (Leggete Vaticano SPA) e della criminalità per gli ultimi 50 anni (o forse dovremmo dire 2000 anni?). A noi di NeverSleep il natale sta sui coglioni, così come tutti coloro che devastano il pianeta e annullano la dignità umana, riducendo gli uomini a gregge e merce da consumo.
Buon Natale di Merda a tutti...
*crepa a Roma sta per fregatura.
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Recensione Google Nexus S, Unboxing, prezzi video dello smartphone più atteso in Italia
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Smartphone attesissimo sul mercato italiano, il Google Nexus S si fa osservare ancora una volta in un video di unboxing (sballo dalla confezione) girato dalla redazione di android and me che ne mettono in risalto le caratteristiche tecniche e propongono una comparativa anche con il suo predecessore, lo smartphone HTC Nexus One, fuori mercato.
La confezione sembra simile a quella del nexus one, mentre il contenuto è decisamente diverso. Lo stile Samsung (Galaxy S) si vede nella scocca, che in parte sembra ricalcare la plastica simil fibra di carbonio. Per il resto il video dice tutto. Il dispositivo è splendido e decisamente pronto a collocarsi al posto di iphone.
In questo secondo video, oltre all'unboxing, anche tutta una serie di commenti e analisi interessanti, anche se in lingua inglese, sulle funzionalità del telefonino Google Nexus S. Colpisce senz'altro la fluidità, le performance e la versatilità del sistema operativo, aperto, facilmente configurabile e adatto sia agli smanettoni che agli utenti normali. Bello e decisamente etico come prodotto, al contrario dei prodotti Apple che chiudono il mondo all'utente finale e lo ripiegano sulla casta chiusa delle applicazioni dell'Appstore e riducono il dispositivo iphone ad essere necessariamente legato all'ambiente della mela e incomunicabile con il mondo esterno.
Com'era lecito aspettarsi dalla CPU Hummingbird (uccellino canticchiante) a 1GHz, il sistema è veloce e decisamente molto reattivo e non mostra mai un tentennamento nelle animazioni e nell'uso di applicazioni pesanti come Google Earth. Il benchmark con Neocore è lì a segnare un ragguardevole 55,6 fotogrammi al secondo, segno che anche il comparto grafico sa il fatto suo; nell'uso generale può definirsi una scheggia.
Per quanto riguarda il reparto radio, il Nexus S non è secondo a nessuno: abbiamo un tri-band HSPA (900, 2100, e 1700MHz), e un quad-band GSM / EDGE (850, 900, 1800, 1900MHz), WiFi 802.11b/g/n, Bluetooth 2.1+EDR, e A-GPS. A completare il tutto abbiamo vari sensori: giroscopio, accelerometro, bussola digitale e i già citati sensori di luce e prossimità. Manca invece il led di notifica, cosa che farà storcere il naso a chi piace avere una lucina colorata che lo avverta di mail in sospeso, chiamate perse ecc.
Non ci siamo dimenticati del chip NFC, c’è e funziona, solo che, per adesso, c’è ben poco con cui testarlo! Al momento il chip è bloccato in sola lettura, ma a quanto ne sappiamo può funzionare anche in modalità scrittura e scambio, ovvero avvicinando due dispositivi dotati di NFC è possibile in teoria condividere informazioni come contatti o simili. Questa tecnologia farà sicuramente parlare di sé, starà anche agli sviluppatori saperla sfruttare e potete scommettere che Google punta proprio su quello!
Infine il display: Super AMOLED, 800 x 480 (235 ppi), bellissimo a vedersi. Però proprio lui qualche problemino l’ha dato. Anzitutto mostra qualche piccola incongruenza nei confronti di certi colori o toni, ad esempio con background grigio uniforme (vedi l’immagine sopra), ma soprattutto alcune volte il touchscreen ha mancato di rilevare il tocco o ha dimostrato una certa latenza, il che porta ad applicazioni che non si aprono o al contrario ad altre che si aprono quando non vorremmo. Difficile dire se si tratti di un problema software o hardware, ma sebbene non così frequente ci è sembrato giusto citarlo; sicuramente si rivelerà un difetto del modello in prova.
Da segnalare infine l’assenza dello slot per microSD, carenza che a seconda dell’uso che viene fatto del telefono può diventare una pecca anche grave, sebbene i 16GB di memoria interna lascino comunque un ampio margine di operatività.
Utilità:
Istruzioni per scaricare i video di youtube su Google Nexus S.
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Il crack del Banco Emiliano Romagnolo
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Il crack del Banco Emiliano Romagnolo, conti correnti e prelievi bloccati e congelati. Stampa e giornali tacciono il fallimento.
Per i titolari di conti del BER si apre solo la strada della denuncia di massa.
L'intero articolo è tratto da beppegrillo.it
Oggi ho ricevuto una mail sul fallimento del Banco Emiliano Romagnolo (BER) e il congelamento di conti correnti e dei titoli (che non sono di proprietà della banca) su disposizione della Banca d'Italia. Il blog ha verificato con una telefonata (la voce è stata modificata per evitare problemi a ci ha fornito le risposte) che è tutto vero. Provate a immaginare di trovarvi domani senza poter accedere al conto corrente, al bancomat, ai titoli in deposito, ai pagamenti automatici dal conto. Come vi sentireste?
Di seguito la segnalazione e l'intervista alla BER.
Segnalazione
"Voglio segnalare che il Banco Emiliano Romagnolo è stato bloccato dalla Banca d'Italia e che tutti i conto correnti sono stati congelati per evitare che tutti ritirino i soldi. Stanno cercando di vendere la banca al gruppo Intesa, non si sa altro. E dicono che fino al 7 gennaio non si saprà nulla. Passeranno le vacanze di Natale serene, loro! E non per il freddo... Mi ritrovo come tante altre persone a non poter ricevere bonifici, stipendi, addebiti e neanche ritirare contanti allo sportello. Il tutto senza preavviso e tenendo tutto nascosto. Ancora sui giornali non si legge niente.Chiamate direttamente voi in banca per vedere che è tutto vero:
0514135595 - 0514135539
Saluti" A.C.
Trascrizione telefonata del blog alla BER:
BER: E’ stato durante un provvedimento di Banca d’Italia del 7 di dicembre in cui stabilisce che un congelamento dell’entrata e uscita dell’operatività dei conti correnti,questa tutela dei conti correnti , salvaguardare le procedure di transizione che ci sono in questo momento significa che il conto congelato, non si possono fare né ricevere bonifici assegni, RID, bancomat.. il conto è bloccato completamente. Purtroppo anche noi dipendenti siamo nella stessa situazione, non si riesce a fare la spesa, se qualcuno ha altra possibilità la situazione è cristallizzata allo stato in cui si trovava. Guardi, noi stessi che siamo all’interno che potevamo tutelarci, per prelevare, noi stessi siamo stati avvisati da un minuto all’altro, soprattutto nel rapporto con i clienti. Il 6 sera è stato preso questo provvedimento, emanato dalla Gazzetta Ufficiale della Banca d’Italia e sui giornali a tiratura nazionale. Il 7 mattina all’apertura della filiale ci ha comunicato questo. Provvedimento drastico, che chiaramente suscita, ha suscitato e susciterà enormi problemisti che alla Banca d’Italia stessa suppongo, altresì possa farlo, prenderà un sacco di denunce. Comunque sia, ovviamente che sono in forte difficoltà sono soprattutto le aziende, un disastro terribile.
Blog: Aldilà dei depositi dei CC, invece l’operatività della banca è semplice intermediaria tipo Conto Titoli anche quello è bloccato?
BER: Si Tutto, completamente tutto.
Blog: I titoli di fatto sono intestati al correntista, non alla banca.
BER: Si,bloccati nel senso che non possono essere trasferiti da un conto all’altro, lì sono e lì rimangono fino a che non si sbloccano, poi ognuno potrà disporre come vuole.
Blog:In questo periodo di congelamento non posso operare sui miei titoli?
BER: No, ma neanche sul conto corrente
Blog: Neanche da nessun altro operatore?
BER: Assolutamente no, guardi, non entrano nemmeno i bonifici
Blog:Sul conto mi è più facile capire perché è un asset della banca
BER: Capisco la sua obiezione, però anche i titoli fanno parte di una sorta di liquidità totale, credo che la maggior parte delle persone si preoccupi della liquidità per fare la spesa per pagare un mutuo, una utenza, un affitto.
Blog: Si, nella peggior delle ipotesi, congelato il conto corrente, liquido una parte dei titoli e mi arrangio in un altro modo
BER: Si ho capito, certo, infatti questo è un problema per la Borsa, per tutto, perché c’è una sorta di compra vendita, di negoziazione quanto meno, e comunque si investe anche finché tiene.
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