McDonald's o McPuddu's (De Puddus) ?
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Si dice spesso che i giovani non hanno idee imprenditoriali, ma fortunatamente spesso questo pregiudizio viene smentito dai fatti.
Ho appreso recentemente che in Sardegna il giovane imprenditore Puddu di Baunei nell'Ogliastra ha aperto un fast food a base di prodotti tipici sardi.
Ora, a causa del nome di questo esercizio "McPUDDU's, si trova impelagato in situazioni legali a causa del nome, che a dire della multinazionale McDonald's, non sarebbe corretto.
A parte il fatto che il signor Puddu offre ai suoi avventori prodotti esclusivamente facenti parte della tradizione culinaria sarda, non vedo come l'aggiunta di un suffisso Mc possa danneggiare la fama mondiale del grande colosso alimentare.
Personalmente non ho mai avuto la curiosità di provare i famosi cheeseburgers ma confesso che se mi capitasse di passare davanti ad un fast food dove si servono "culurgiones" come accade in Sardegna, non ci penserei due volte, nell'attesa di questo evento invito tutti ad appoggiare la battaglia legale del giovane coraggioso imprenditore sardo.
Quando si dice che non tutto il male viene per nuocere: ora mi è venuta una gran voglia di provare a fare i culurgiones, ho visto che sulla rete ci sono ricette di questa specialità. Un grazie agli avvocati di McDonald's.
Evviva la cucina tradizionale!
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Portare il VOIP sul proprio cellulare, ricevere chiamate e rispondere dal telefonino al proprio interno di centralino.
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A che punto siamo con la tecnologia mobile applicata ai centralini?
La risposta è entusiasmante. Con la tecnologia VOIP è possibile portare il proprio numero fisso sul proprio cellulare, rispondendo ai vostri Clienti che vi contattano al vostro numero fisso di ufficio, direttamente dal vostro telefono cellulare.
In pratica?
Il cliente chiama il vostro numero geografico di telefonia fissa, e la chiamata vi squilla sul cellulare. Il bello è che non si tratta di un inoltro di chiamata o di un trasferimento di chiamata (Che di norma prevede il costo a vostro carico di trasferimento della chiamata dal fisso al cellulare), ma si tratta proprio di configurare il vostro telefonino con i parametri del vostro numero interno, ricevendo la chiamata dal cellulare connesso ad internet.
In presenza quindi di una rete wi-fi, o di una connessione ad internet sempre attiva (vedasi i piani H3G che permettono da smartphone o da iPhone di essere connessi 24 ore al giorno) è possibile trasportare il proprio interno telefonico fisso legato al centralino VOIP, sul proprio telefono cellulare, chiamando e ricevendo come se foste in ufficio, godendo quindi del vantaggio di simulare la vostra presenza in postazione anche se siete in montagna o al mare o in mezzo al traffico. Questo permette di spostarsi e trasportare il proprio mondo commerciale senza che nessuno se ne accorga.
Come farlo?
La soluzione è OpenVOIP, il servizio di fonia VOIP che con pochi euro al mese consente di possedere un vero e proprio centralino telefonico, con fonia fissa e numero geografico e di configurare sul dispositivo di fonia cellulare, il proprio numero interno (o la reception a cui arrivano le chiamate in entrata al numero geografico in questione).
La configurazione è semplice, e si può effettuare, per tutti gli smartphone Symbian via FRING (software gratuito da installare sul proprio telefono cellulare) o con il software Whistle (per iPhone, software gratuito). Con tre semplici parametri di configurazione, in tempo reale, si è connessi alla propria rete fissa e ci si può spostare in tutto il mondo ricevendo le chiamate al proprio numero fisso sul proprio cellulare o telefonare a qualsiasi destinatario che visualizzerà il nostro numero come quello dell'ufficio, usufruendo delle vantaggiose tariffe telefoniche VOIP.
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"Sono stata Alice" di Melanie Benjamin: la vita (romanzata) di Alice Pleasance Liddell, la bambina che ispirò "Alice nel paese delle meraviglie"
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Lo scorso marzo è uscita nelle sale cinematografiche l'attesissima versione di Tim Burton di "Alice in wonderland". Il risultato? Un enorme flop, almeno per me (e per molti critici!). Il film si è rivelato un'operazione palesemente commerciale e senza pathos. Rendere scontata e scadente una storia UNICA nel suo genere era un'impresa davvero dura e LUI c'è riuscito. La sensazione che ho provato è stata di inganno e tradimento; la firma di Burton alla regia è infatti servita come specchio per le allodole ed io sono stata una di queste.
Insieme al film sono usciti gadget di ogni genere,dal merchandising a libri rispolverati e ripresentati in nuove edizioni.
Lo scorso luglio, intenta nella spesa settimanale, vengo attirata dallo scaffale libreria del mitico Carrefour e cosa ci trovo? "Sono stata Alice". Non una biografia ma un "racconto" sulla vita di Alice Pleasance Liddell, l'amica-bambina di Charles Dodgson (Lewis Carroll) alla quale lui dedicò il suo libro più famoso. La tentazione iniziale è stata quella di ignorare il richiamo: non volevo essere di nuovo un'allodola! Ma poi lo sconto di €3 mi ha convinta!
Il libro ha accompagnato la mia estate con grande piacere.
Partendo dalle vere notizie riguardo la protagonista, l'autrice descrive la storia di una donna in epoca vittoriana, dall'infanzia più o meno spensierata, passando all'adolescenza, ai primi amori fino allo scontro con la dura realtà: il libro che renderà Alice immortale sarà, infatti, la sua condanna.
Ciò che rende questo libro speciale, è il fatto che l'autrice azzarda (e lo fa davvero, verso la fine, quando ormai non ci speravo più) nel descrivere un episodio che possa aver portato alla rottura nel rapporto della famiglia del decano di Oxford (padre di Alice) con mr Dodgson, insegnante di matematica ed amico intimo della famiglia. Oxford era allora, un piccolo paese e durante l'epoca vittoriana era davvero facile creare scandali.
Lewis viene descritto come un timido balbuziente pieno di fantasia; i suoi 20 anni più di Alice, non gli impediranno di subire il fascino di questa donna-bambina così sicura di sè.
Egli continuerà a cercarla sempre, in tutte le altre bambine-amiche che fotograferà per il resto della sua vita. La fotografia, in particolare con soggetti di bambine, era una passione dello scrittore: sembra che egli richiedesse sempre la presenza dei genitori durante le pose, come impaurito da qualche spaventosa pulsione.
Charles Dodgson (Lewis) rimane, quindi, sullo sfondo della storia, come un attento osservatore, un angelo custode, mentre Alice proseguirà la sua vita crescendo agli occhi di tutti, tranne ai suoi.
Una vasta gamma di emozioni può investire il lettore romantico: Alice, anche se molto (troppo?) tardi, troverà la propria felicità, quando Sir Dodgson che, senza volerlo, l'aveva maledetta, sarà la sua salvezza.
Il libro racconta una breve e passionale relazione di Alice col principe Leopold: la presenza di una spilla di diamanti regalatale dal Principe e indossata da Alice sul proprio vestito da sposa in occasione del matrimonio con Reginald Hargreaves, ne avvalora l'ipotesi. Alice e Leopold daranno, inoltre, ai propri figli (avuti con i rispettivi sposi) l'uno il nome dell'altra.
Lascio che il resto della storia venga scoperto dai tanti lettori, appassionati ed incuriositi come me, dalle origini di un capolavoro.
Dopo aver cercato a lungo un legame tra l'Alice personaggio e l'Alice persona, è stata una gioia riconoscere la MIA Alice nelle pagine di Melanie Benjamin.
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Prodotti per celiachi senza glutine Carrefour
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Ci risiamo, oggi, dopo aver parlato della carta igienica ecologica comprata da Carrefour (EX GS), abbiamo trovato anche uno scaffale di prodotti senza glutine per celiaci. Un altro passo avanti fatto da questa catena di supermercati.
Ovviamente, non vogliamo fare eccessiva pubblicità alla catena in questione, ma vi invitiamo a cercare prodotti ecologici ed intelligenti come il brand ECO PLANET della carta igienica, per incentivare la produzione e la concezione di un nuovo modo di fare market, e qualora il vostro punto vendita preferito ne fosse sprovvisto, consigliamo di chiedere e di diventare petulanti, così da far capire ai gestori dei supermercati che sono i Clienti a volere e scegliere i prodotti ecologici o rispondenti alle necessità di chi non può mangiare glutine.
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Carta igienica ecologica proveniente dalla Spagna. Carrefour che sorpresa.
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Oggi parliamo di ecologia.
Durante una rapida ricognizione nel Carrefour dell'Infernetto (Roma), ex GS (oramai tutte le GS sono diventate Carrefour), siamo stati piacevolmente sorpresi dalla presenza di prodotti ecologici e realizzati con materiale riciclato e marchiati Carrefour. Il fatto che l'azienda stessa, con il proprio nome, abbia dato il via alla produzione di carta igienica riciclata è un gran segnale di invito ai propri clienti a spostare l'acquisto dei tradizionali prodotti per la casa e per la persona verso direzioni più ecosostenibili.
La carta igienica ECO PLANET, qui sotto in fotografia è realizzata, confezione inclusa, con materiali rigenerati.
Quanto riportato sul retro della confezione.
"Carrefour offre la gamma di prodotti Eco Planet che ha ottenuto il marchio ecologico dell'Unione Europea. Con l'intento di limitare l'inquinamento ambientale la gamma di articoli in carta è costituita da prodotti compatti che permettono di ridurre la quantità di imballaggi e di ottimizzare il trasporto. Prodotta al 100% con fibre riciclate, la carta igienica Carrefour è veramente morbida e confortevole e rispetta l'ambiente."
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