Le donne GUERRIERE. Se le donne fossero al comando, il mondo sarebbe un posto migliore.

  

Donne Guerriere, il mondo sarebbe migliore se le donne fossero al potere.

In questa seconda metà del mese di gennaio i nostri occhi e le nostre orecchie sono colmi di notizie su escort, una volta chiamate donne di malaffare o più volgarmente apostrofate come "puttane", veline più o meno vestite che girano al braccio di divi del cinema dichiarando finti fidanzamenti, quanto basta per tener vivo l'interesse sulle scemenze e distrarci dagli sfaceli veri e propri.

Dopo aver assistito in diretta televisiva all'ultimo intervento del premier nella trasmissione televisiva "l'infedele", nel corso del quale ha pensato di porre davanti al sostantivo DONNE la parola COSIDDETTE, non essendo figure del suo harem, pertanto prive di ogni attrattiva, vorrei portare all'attenzione di chi legge, l'esistenza di donne come LAS GUERRERAS che in Messico, rischiano la vita per andare nei luoghi più malfamati, sfidando i narcotrafficanti, per portare generi di prima necessità a famiglie completamente indigenti, nel degrado più totale.

E' ormai noto come le donne siano in prima fila nella battaglia alla droga e la sensibilità che è insita nell'animo femminile, da sempre contrario alle guerre, fa sì che il mondo non vada completamente a rotoli. La donna infatti, è portatrice di vita, da sempre, e pone la prole al di sopra di tutto, anche della propria vita.

Anche nella salvaguardia ambientale le donne sono le prime ad essere preoccupate per il futuro dei propri figli, a cominciare dalla passeggiata in città, che secondo le autorità sarebbe meglio non fare nel passeggino perchè troppo vicino agli scarichi delle autovetture, per non parlare dei problemi connessi al ventilato ripristino del nucleare, ai veleni contenuti nell'acqua, e così via.

Le "cosiddette donne" hanno altro da fare, devono cercare il lavoro che non si trova, per poter contribuire al mantenimento dei figli, cercando di intravvedere il loro futuro, mai così incerto e nebuloso.
Loro non hanno bisogno di ballare ogni sera prima di andare a dormire, ballano anche troppo durante il giorno.


   

  
  


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Ecologia, il ritorno a rifiuti zero. Imparare dal passato.

  

Sto guardando in tv il film "Il vigile" con Alberto Sordi e mi è saltato agli occhi un particolare che mi ha riportato alla memoria vecchi usi dimenticati ma che al giorno d'oggi sarebbero molto utili nella lotta all'inquinamento e nella difesa del potere d'acquisto delle famiglie impoverite dalla crisi economica.

Proprio all'inizio del film c'è Alberto che viene incaricato dalla moglie di andare a comprare l'aceto e gli porge la bottiglia vuota che dovrà riportare indietro piena del liquido richiesto.

Lui si dirige verso l'osteria e dopo aver fatto riempire la bottiglia paga i suoi 40 centesimi. Io ricordo che negli anni cinquanta e sessanta si usava fare questo con molti prodotti ed infatti l'immondizia che si produceva in una famiglia era così scarsa che il netturbino passava di porta in porta per ritirarla.

Pensate soltanto a quanti flaconi di acqua distillata sono in circolazione, parlo dell'acqua che usiamo normalmente per stirare, il mio ferro da stiro ne è avido: Ebbene, io credo che il costo del flacone superi di gran lunga quello del contenuto, ed allora mi chiedo: "perchè non usare acqua distillata alla spina?"

Naturalmente questo lo si può applicare a qualunque merce in vendita, non voglio dire che bisogna andare a far la spesa con il cesto in vimini come mia nonna, anche se sarebbe più piacevole a vedersi, ma proviamo ad eliminare tutti quei flaconi super resistenti e tutte quelle bottiglie di plastica che dopo due sorsi di insulsa bibita, peraltro dannosa alla salute ed alla linea, gettiamo tranquillamente ove capita senza pensare alla sua destinazione finale.

Ecco, se ci fermassimo a pensare a questo saremmo a buon punto, nel trovare la strada per risparmiare, trattare meglio il nostro corpo e contribuire a ridurre l'inquinamento.

Nei prossimi giorni ho in mente di fare visita ad alcuni negozi di Roma, che grazie ad internet, ho trovato non lontano dalla zona in cui vivo e, dopo aver provato i prodotti alla spina, vi farò sapere.

Evviva l'ecologia!


   

  
  


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Ramin il sito della tecnologia e della telefonia VOIP

  

Un ottimo blog risorsa tecnica per imparare a conoscere il VOIP, il mondo del web design e tutti gli argomenti correlati alla tecnologia ed in particolare al mondo dell'housing, dell'hosting e della realizzazione di siti web professionali.

Il blog è curato dallo stesso staff di NeverSleep ma con un taglio molto più orientato alle informazioni del mondo digitale e del mondo legato ai web server.

Puntualmente sono recensite applicazioni e sistemi software che rendono la vita più facile, consentendo anche di comprendere come potenziare il proprio computer con alcune semplici applicazioni gratuite, come ad esempio misurare la temperatura della ventola del proprio computer o informazioni sul mondo della fonia VOIP di ultima generazione.


   

  
  


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Come "superare" le feste di Natale con la coscienza a posto (o quasi)

  

Dopo aver trascorso giornate frenetiche alla ricerca del "regalo giusto" e dopo aver sgonfiato il bancomat per mettere a tavola cibarie più o meno costose, l'importante è che siano abbondanti, finalmente è arrivato il "santo" Natale. In effetti di santo c'è rimasto ben poco, anche in tempo di crisi economica si è celebrata con maggior importanza la paganità.

Risultato: ne usciamo tutti un pò più poveri, ma arricchiti nel punto vita e nei livelli di colesterolo, vengono rimandati al sette di gennaio, dopo il passaggio della befana, i buoni propositi del tipo iniziare una dieta disintossicante, intraprendere un'attività fisica continuativa, essere più buoni col mondo intero e così via.

Questo ci consente di tacitare la coscienza e continuare ancora per qualche giorno a fare incetta di torroni, panettoni e via degenerando, a danno del nostro fegato che non è dotato di coscienza ma di calcolatrice e alla fine delle feste (ma i più fortunati un pò più tardi) ci presenterà la somma o il conto, fate voi.

Allora, per salvare capra e cavoli (salvateli pure tutti e due ma mangiate solo i cavoli), un piccolo aiuto per non trascorrere il resto del mese di gennaio a pentirsi per il male fatto, potrebbe venire da questo semplice consiglio. Nelle occasioni conviviali in cui non ci si può proprio astenere dal partecipare ai pranzi luculliani ci si può soltanto "limitare" nella scelta dei piatti meno calorici, ma quando siamo in casa con i soliti pochi intimi cuciniamo zuppe di cereali e legumi.

In questo modo si possono contenere i danni e si potrà continuare a dire "vabbè, ma Natale viene solo una volta l'anno" e se riusciremo a mantenere il girovita ci sarà anche qualcuno che dietro le nostre spalle dirà: "ma come farà quella lì a mangiare quello che mangio io senza ingrassare?"

Qualche volta è bello suscitare invidia, facciamoci furbi!

Buone feste da Mammut


   

  
  


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Pane della Caritas. Pizzerie e panifici a fine serata sfamano i poveri.

  

Di tanto in tanto mi capita di ascoltare qualche bella notizia, quanto basta per rasserenare un poco lo spirito. In un periodo come questo, in cui la crisi economica ha reso più poveri i poveri, non poteva che farci bene sapere che un esponente della Caritas raccogliesse l'invito dei panettieri romani ad utilizzare il pane invenduto per sfamare la moltitudine dei senza tetto o anche semplicemente indigenti con miserrimi stipendi.

Anzi, il Direttore della Caritas, don Enrico Feroci, ha avuto una bellissima trovata: anziché portare i circa 200 quintali di pane invenduto nelle panetterie di Roma, alle associazioni umanitarie che dovrebbero poi farsi carico di distribuirlo ai bisognosi, suggerisce di fornire una sorta di "carta del pane" agli interessati, i quali, poco prima della chiusura dei negozi, potranno recarsi muniti di tessera, a ritirare il loro pane.

In questo modo si raggiungerebbe un doppio scopo, quello di sfamare chi ha veramente fame ed evitare di intasare i cassonetti dell'immondizia, già straripanti di tutti gli scarti più o meno riciclati.
Confidiamo che questa bella iniziativa possa venire applicata anche ad altri alimenti, magari prima che siano scaduti, l'importante è cominciare.

Ringraziamo il presidente dei panificatori romani Giancarlo Giambarresi che sta provvedendo alla sensibilizzazione delle istituzioni locali affinché si possa dar corso a questa formidabile idea.

Evviva la solidarietà.

Mammut


   

  
  


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