MARINA di Carlos Ruiz Zafòn
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Dopo la premessa dello srittore, "Fra tutti i libri che ho pubblicato... Marina è uno dei miei preferiti", mi aspettavo davvero molto.
Niente da dire sul modo di scrivere di Zafòn che, come avevo scritto in merito al "Il principe della nebbia", nel giro di poche righe immerge il lettore (predisposto) in una Barcellona che non esiste più. Nessuno di noi turisti, affannati in cerca di TANTE emozioni in POCHI giorni, potrà mai scorgere tra i palazzi di Gaudì, o nella grande giostra notturna di gente in cerca di divertimenti e sballi di ogni genere, l'intimità della città descritta nei romanzi dell'autore.
Lui la sua Barcellona la conosce benissimo, palazzo per palazzo. Ed è proprio sbirciando in uno di questi, solo apparentemente, abbandonato, che inizia l'avventura del protagonista, Oscàr. La storia richiama moltissimo il romanzo scritto successivamente (anche se pubblicato 8 anni fa) "L'ombra del vento" del quale però non ne rappresenta che una bozza. Tutto ciò che si discosta è eccessivo ed estremamente triste.
Non c'è un personaggio simpatico (come Fermìn) e sono rarissime (forse una) le situazioni piacevoli che possano creare distacco da una storia di morti, resurrezioni, odori fetidi, donne violentate, ferite, deturpate, corpi divelti e riattaccati come capita.
Ed in nome di cosa? Non si è capito. Oscàr era triste all'inizio del libro, orfano in un collegio, ma molto, molto più triste alla fine del libro. Forse per l'autore Marina è realmente vissuta o forse, è solo una metafora della vita. Ma se così fosse, lasciate ogni speranza o voi che iniziate a leggere...
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Usi il cellulare ? Preparati al cancro al cervello.
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Assolutamente da vedere, anche se in lingua inglese il seguente video ospitato su ninemsn.com
Un team internazionale di dottori ha reso pubblici i numeri crescenti di tumori maligni al cervello in adolescenti, malattia precedentemente rarissima. Il video intervista due persone che hanno fatto uso eccessivo del telefono cellulare per motivi di lavoro o per svago, e che oggi combattono con la malattia morlate legata alle microonde dei telefoni cellulari.
Oramai sono migliaia gli studi pubblicati in rete da autorevoli gruppi medici, e che vengono continuamente ignorati a causa della disinformazione effettuata dai massmedia e dagli interessi miliardari della telefonia mobile.
Ricordiamoci che con il fumo l'errore è stato già commesso. Per provare una cosa che già si sapeva, ossia che il fumo fa venire il cancro ai polmoni e decine di altre malattie cardiache e vascolari ci abbiamo messo decenni.
Come sempre, loro fanno i miliardi e a noi rimane il cancro pret à porter. Il ministero della salute dove sta? Sarà forse uno di quelli che incassa sottobanco parte dei soldi per non parlare e non fare nulla?
In inghilterra dal 2000 sulle scatole dei cellulari c'è scritto "Nuoce alla salute" come per le sigarette. In Italia, il paese con più alta densità al mondo di cellulari per abitanti, il ministero della salute e quello del lavoro fanno uno spot contro il sale in cui una donna sta al cellulare tre ore, anche quando guida (VERGOGNA).
Informatevi gente prima che sia troppo tardi.
Smettere di fumare è possibile e facile. Smettere di usare il telefonino e di tenerlo attaccato al cervello, preferendo auricolare e vivavoce, è solo questione di attenzione.
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Festa di San Felice 2009, comune di Sassoferrato (Marche)
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Quest'anno è stata rimandata di qualche giorno la festa del paese di San Felice, piccola frazione del comune di Sassoferrato (provincia di Ancona), che di inverno conta 8 abitanti nelle tre aree del paese (San Felice Torre, Le Case e Le case basse).
La festa, che si tiene da sempre nella seconda domenica di agosto, quest'anno non è stata celebrata nella seconda domenica ma il martedì successivo, a causa di un temporale che ha oscurato il cielo e non ha permesso a suonatori e danzatori di godere appieno dell'evento mondano che ha catalizzato ben 55 individui di varia provenienza (paesi limitrofi e residenti estivi di San Felice).
Sono lontani i tempi in cui si portava in spalla la santa Eurosia (donna di balsa pittata a simulare ceramica che riposa nella piccola chiesa del 1333); i vecchi infatti sono oramai o tutti andati o troppo vecchi per andarsi a cimentare nella "tenuta in spalla" della simil-madonna su e giù per il paese, considerando che da un decennio, causa anche il terremoto del 1997 di Foligno, il paese non ha più neanche un parroco; l'ultimo che si è visto è stato uno Slavo proveniente da Col di Peccio e Pascelupo, due paesi limitrofi leggermente più popolati.
Allora cosa si fa?
Si chiama una banda e si organizza una festicciola nel cortile della chiesa, cucinando quel che si preferisce (panini con salame e formaggio) e portando tutti quel pò di vino che si tiene in casa.
Nessuno si aspettava una riuscita della festa tale da avere 55 individui presenti (si stimavano i partecipanti in circa 20-25 unità). Questo ha significato un ritorno alle abitazioni a preparare altri panini e allo spolvero della cucina della chiesa (oramai adibita a punto ritrovo dei cacciatori) per la cottura di qualche chilogrammo di spaghetti in più per saziare il numeroso branco.
La riuscita è stata totale, e la festa di San Felice 2009 è stato il segno che c'è ancora qualcuno che può dire "We can", e radunare ampie masse (vedasi il video) in balli scatenati over 70.
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Trattore Landini CL 4000. Racconti di un mostro buono.
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Giocare è il tempo dei bambini. L'estate, alla fresca ombra di collina, quando dopo pranzo tutti dormono, giocare è un diritto di chi non vuole dormire. In quei momenti solo i cani abbaiano all'orizzone e il silenzio spinge i bambini a fare le loro marachelle con più discrezione, perchè correre appresso alle galline per catturarle non è un'operazione che si può fare in quelle due ore che vanno dal pranzo al momento del risveglio del paese.
Al passare delle ore calde, quando l'ombra della collina rinfresca il paese e tutti i vecchi e meno vecchi tornano ad intendersi delle proprie faccende, si ricomincia a giocare in modo rumoroso; trabbicoli di legno con ruote accroccate su cui siedono due o tre munelli di meno di 10 anni scendono le strade male asfaltate del paese, con ripercussioni sulla viabilità della popolazione locale, che deve prontamente schivare i bambini lanciati come saette verso la fine della strada del paese che termina con una pericolosa fratta.
I ragazzi lo sanno, ed è per questo che proprio una curva prima della strada iniziano a frenare gli infernali mezzi di discesa (skateboards e carretti rimediati alla meno peggio).
Una paura di incertezza però li accomuna nella goliardia della risalita a piedi e della ridiscesa in velocità. Una paura dai colori candidi. Un mostro che due o tre volte al giorno sale possente dal fondo del paese fino su in cima, dove riposa la notte per riscendere la mattina dopo. Un rumoroso e massiccio aggregato di cavi, muscoli d'acciaio e dallo strisciante ventre, che solca scie nel terreno come un mammut lascia le sue pesanti impronte sulla neve.
Sul suo corpo c'è una scritta che si legge nella lingua italiana, ma che ai piccoli non da alcun significato. C'è scritto "Landini CL 4000".
Il cavaliere che lo porta ama i bambini e non li darebbe mai in pasto al mostro giallo azzurro. I bambini questo lo sanno, ma sanno anche che devono cercare di non avvicinarsi comunque alla bocca possente del mostro mentre cammina.
Scendono quindi la strada in velocità a bordo dei loro rapidi mezzi, sapendo che il rischio è alto, pronti ancora una volta a delle frenate di emergenza o a delle deviazioni che li porterebbe a farsi molto male sbattendo contro le mura delle case ai lati della strada, sbucciati e doloranti, ma salvi comunque dalla bocca del Trattore LANDINI.
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La Rai lascia la piattaforma SKY
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A quanto pare la RAI lascia Sky; spariranno infatti i canali Rai dalla piattaforma SKY che per lunghi anni ha ospitato la rete nazionale in cambio di pingui compensi che hanno contribuito la televisione di Viale Mazzini a rompere meno le scatole agli italiani con il canone.
Il canone sicuramente aumenterà perchè diminuiranno le entrate RAI ma il problema non è questo.
Come dice il nostro amico TOM http://tomsblog.it/robertobuonanno/2009/08/04/la-rai-lascia-sky-favorendo-la-concorrente-mediaset-altro-che-regia-occulta/ si pongono quesiti sul perché di una tale scelta.
Lasciamo a voi la lettura del post di TOM e le dovute conclusioni.
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