Israele stato canaglia. Vittorio Arrigoni, lettera ad un'amica.
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La verità è sempre nel mezzo, ma Beppe Grillo ci informa di quanto vi è da sapere dalla bocca della notizia del momento, l'italiano ucciso oggi nella striscia di Gaza.
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato.” Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l'ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati.”
A questo punto il dottore si china verso una scatola, e me la scoperchia dinnanzi. Dentro ci sono contenuti gli arti mutilati, braccia e gambe, dal ginocchio in giù o interi femori, amputati ai feriti provenienti dalla scuola delle Nazioni Unite Al Fakhura di Jabalia, più di cinquanta finora le vittime. Fingo una telefonata urgente, mi congedo da Jamal, in realtà mi dirigo verso i servizi igienici, mi piego in due e vomito.
Vittorio Arrigoni, Gaza, 8 gennaio 2009
(Grazie ad Alina F. per la segnalazione)
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La terra promessa ha dato il diritto allo stato canaglia di uccidere centinaia di migliaia di persone. L'ebraismo ha inventato una storiella per rubare la terra a un popolo povero. Lo stato di israele (minuscolo) commette crimini da decine di anni. Lo stato canaglia costruisce ville con piscine e palme sui terreni dei palestinesi, scacciati grazie allo strapotere economico e ai soldi degli israeliani.
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La piramide del potere, passaparola di Marco Travaglio.
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Documentario di Marco Travaglio sulla Piramide del potere
Un documentario tratto dalla serie "Passaparola" di Marco Travaglio e pubblicato sul blog di beppe Grillo. Questa volta si parla della fantastica figura del governo italiano sulla guerra in Afghanistan e l'operato del ministro degli esteri.
Il governo che se ne sbatte dei morti italiani durante questi 10 anni di occupazione militare che non ha portato a nulla se non al trionfo dei Talebani, che hanno ora molto più seguito di quanto ne avessero 10 anni fa (oggi rappresentano la resistenza contro gli oppressori americani).
Da considerazioni come queste si passa alla storia della P2, che viene finalmente presentata nella versione completa, con nomi e cognomi, e le dinamiche di funzionamento di una delle più ampie cerchie di impicci e loscherie.
Si prosegue con la Maxi Tangente Enimont (per comprare l'intero parlamento, destra e sinistra insieme). Uno spaccato dello schifo italiano comprendente anche la banca dello IOR (banca del Vaticano, onore a cristo e ai fondi illeciti della chiesa cattolica, come riportato in Vaticano SPA).
Condanne, inchieste e dati di fatto portati alla luce e riorganizzati in una lucida ricostruzione della P2 italiana, mai mostrata sotto la vera luce dalla televisione italiana (sia mai...)
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Osteoporosi e alimentazione.
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Prima parte del video di intervista ad una 94enne in salute grazie alla dieta senza carne né latte.
Seconda parte del video di intervista ad una 94enne in salute grazie alla dieta senza carne né latte.
Qualche giorno fa ho raccontato i miei progressi riguardo alla prevenzione dell'osteoporosi, progressi determinati dal cambiamento dell'alimentazione con esclusione totale delle carni rosse e dei formaggi, latte e latticini. A conferma di quanto constatato su me stessa, gironzolando qua e là, ho trovato questo video con l'intervista ad una signora di 94 anni, da 10 anni vegana, che conferma quanto ho potuto testimoniare con le mie ultime analisi.
Chi legge e ascolta potrà pensare che questo modo di mangiare sia insipido e squallido, ma non è assolutamente così, la varietà è assicurata e l'uso delle spezie è un aiuto indispensabile nella preparazione di ricette veramente appaganti.
Guardate la signora com'è soddisfatta e non credo che tornerebbe al vecchio stile di vita, considerato il traguardo raggiunto. Facciamoci furbi!
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Mammut
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Perché Stiamo perdendo
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Perché stiamo perdendo (di Andrea Bovino)
Ci sono dei giorni in cui mi chiedo dove realmente stia andando l'uomo, che direzioni prende giornalmente e perché stiamo perdendo la nostra vita.
Perché stiamo perdendo? Chi è che ci sta sconfiggendo?
La prima risposta che mi balza in mente è la parola comunicazione.
Stiamo perdendo per via della comunicazione e dell'informazione. Questo è il tema principale. Chi ha in mano la comunicazione, oggi, ha in mano il potere.
Non ci sono altre vie d'uscita. O ritorniamo ad avere una comunicazione democratica o perderemo per sempre la democrazia. E' semplice. Il voto è l'ultimo stadio della democrazia. Non possiamo pensare di avere una democrazia solamente perché votiamo, se non sappiamo su cosa votiamo e non siamo informati circa ciò che realmente accade nel nostro paese e nel mondo.
In Italia circa 30 milioni di persone non comprano mai un giornale, né un libro nella loro vita. Da dove ricavano la loro informazione, quella che li forma, che li fa crescere come persone e che distribuisce loro idee e opinioni?
Dalla televisione.
Questa è la nostra situazione. Siamo un paese formalmente democratico in cui 30 milioni di persone, guardano e ricevono le informazioni di cui hanno bisogno in maniera univoca, senza contraddittorio e fonti alternative, ma soprattutto solo e grazie allo strumento di comunicazione televisivo. Che cosa dicono questi sei canali? Tutti la stessa cosa. Ma soprattutto tacciono tutti sulla stessa cosa. Noi dove siamo? Noi non ci siamo. La vita non c'è. Quello che ci accade tutti i giorni non c'è.
Da questa situazione nasce l’esigenza di “dire la propria”, di farsi sentire e di partecipare attivamente all’informazione grazie alla rete che è una delle poche ancore di salvezza del panorama informativo. Da qui nasce http://vivereaorecchio.blogspot.com, il blog che curo autonomamente al quale vi invito a partecipare e a visitare per dire la vostra anche voi, per fare sentire che ci siete, che ci siamo.
A quanto ammonta l'informazione che noi percepiamo tutti i giorni? Grosso modo, facendo tutti i calcoli, giornali e riviste incluse, non raggiunge più del 10%. Che cos'è il resto che noi vediamo, ovvero il restante 90%? Intrattenimento e pubblicità. Il 90% di quello che guardano e ingurgitano milioni di persone non è informazione, ma intrattenimento e pubblicità. Non a caso la voce che ricopre maggiori investimenti nei palinsesti televisivi è proprio la pubblicità.
Tutto ciò non è casuale. Chi studia i meccanismi dell'informazione gioca su questi fatti. La popolazione deve essere il più ignorante possibile perché chi non ha nozioni, informazioni e conoscenze non può argomentare e contestare nulla. E' povero di speranza. Chi non ha conoscenze non può sperare di ottenere la democrazia e di conseguenza la libertà.
E allora cosa centra la comunicazione? Centra. Perché o noi cambiamo il sistema della comunicazione e iniziamo a informare i cittadini circa i veri problemi, anche ognuno nel proprio piccolo o, continuando in questo modo, creeremo delle condizioni di vita insostenibili per noi e i nostri figli.
Concludendo, dobbiamo riappropriarci del controllo democratico della comunicazione. Se l'Italia è arrivata in queste condizioni, è perché siamo stati dominati dalla televisione che ha abbassato il livello intellettuale del paese. Dopo 30 anni di TV, gli italiani sono più stupidi, immorali e ignoranti di prima. Questa regressione dell'alfabetismo è sfociata da una generazione e mezza di bambini che è nata con la televisione, dentro la televisione e crescerà con essa, noi compresi. In questa generazione, nella nostra generazione, i valori del consumo sono già stati trasmessi. Li abbiamo già acquisiti purtroppo, ma possiamo ancora rimediare.
Diventate scettici e contro informatevi su tutto. Questa è l'unica strada verso la democrazia moderna perché essere informati significa essere liberi.
Andrea Bovino
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Buon compleanno al negozio Più Bio (biologico e macrobiotico) di Roma.
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In questo periodo di incertezze e dubbi su ciò che costituisce il nostro nutrimento, nella costante ricerca del "sano e genuino" ho finalmente trovato un negozio adatto a me. Lo avevo già menzionato, per la verità, e consigliato a tutte le mie amiche "affamate" di alimenti biologici ed integrali. Oggi sono andata a fare una scorta di prodotti, tra l'altro ho esagerato nell'acquisto di salse di soia, facendone incetta, a causa del blocco delle esportazioni di alimenti provenienti dal Giappone.
Oltre al danno, poveretti, anche la beffa dei mancati guadagni derivanti dalla produzione di cibi ormai conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, ma questo purtroppo è sempre addebitabile al genere umano, si commettono errori che poi inevitabilmente siamo costretti a pagare tutti, anche chi non ne ha nessuna colpa.
Ma non volevo tornare sul disastro nucleare, ne abbiamo parlato abbastanza e tutta l'attenzione in questi giorni è rivolta agli ulteriori sviluppi della catastrofe.
Oggi voglio fare un augurio di lunga vita al negozio biologico PIU' BIO, presso il quale mi reco regolarmente per fare i miei acquisti, questo è un compleanno, infatti sono ben otto gli anni di attività ma io l'ho scoperto soltanto da sei mesi, meglio tardi che mai!
In questo esercizio si possono trovare prodotti biologici e biodinamici, prodotti per intolleranze alimentari e anche cosmetici e detersivi ecologici alla spina.
Allora, per chi non conoscesse ancora l'indirizzo, si trova in zona Tuscolano a Roma, Via Marco Papio, 82/84 tel. 06.71.41.335
www.piubio.it
info@piubio.it
Alla nostra salute!
Mammut
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