Categoria: Energia
Impianti fotovoltaici infernetto
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Oggi ci troviamo a recensire un progetto ambizioso nato dalla mente di alcuni professionisti del settore delle energie rinnovabili, che puntano a creare una sorta di Gruppo di Acquisto sul mondo dell'energia fotovoltaica. Si tratta del progetto dal nome "1 megavat all'Infernetto", nella tredicesima circoscrizione (Roma).
L'obiettivo del progetto Impianti Fotovoltaici in Gruppo di Acquisto all'Infernetto
L'unione fa la forza anche nel mondo dell'installazione del fotovoltaico. Nasce così un progetto estremamente strutturato per rendere possibile l'abbattimento dei costi su larga scala nella realizzazione degli impianti fotovoltaici per uso domestico.
Un progetto che potrebbe essere introdotto in qualsiasi altra zona di Italia e che nasce come progetto pilota per cercare di ridurre al massimo i costi che i privati devono sostenere, sempre in bilico con gli incentivi statali, per potersi dotare di un impianto a regola d'arte per la produzione di energia fotovoltaica.
Sfruttare la potenza del gruppo sul quinto conto energia
Il gruppo punta anche a massimizzare il ritorno dell'investimento per tutti coloro che hanno intenzione di installare il fotovoltaico recuperando l'entrata in vigore del quinto conto energia, diminuendo il costo dei pannelli fotovoltaici. Il progetto propone quindi materiali di altissima resa e qualità (esclusivamente materiali made in Italy) e la possibilità di aderire ad un gruppo di acquisto capace di ridurre del 20% i costi della realizzazione degli impianti.
L'iniziativa nasce all'Infernetto (quartiere di Roma) grazie alla lungimiranza di un Team di imprenditori che operano da quasi un decennio sul territorio nel settore delle energie rinnovabili, e che vantano centinaia di installazioni di grande resa in tutta Italia e all'estero.
Maggiori informazioni sul progetto
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al centro di progettazione del Gruppo di Acquisto Fotovoltaico Infernetto (G.A.F.I.) al numero 333.142.8006.
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Campi fotovoltaici
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Di recente abbiamo installato i pannelli solari fotovoltaici nella nostra nuova abitazione. Tralasciando per ora in questo articolo le nostre più o meno forti convinzioni etiche di questo gesto, abbiamo avuto modo di avvicinarci ad un'impresa, la G2 Italia, che oltre a realizzare impianti per le abitazioni, sviluppa progetti per quelli che si chiamano in gergo i "campi fotovoltaici", ossia veri e propri campi, grandi estensioni territoriali, in cui al posto delle carote, vengono piantati pannelli fotovoltaici.
I campi fotovoltaici. Come e dove si installano?
Queste estensioni fotovoltaiche possono essere sviluppate su un terreno di qualsiasi dimensione e caratteristica, che abbia però il requisito di non essere coperto da ombre e di avere un discreto livello di stabilità del terreno. Può essere realizzato su normali campi da coltura agricola, a colline (nel lato di buona esposizione alla luce del sole). Normalmente questi impianti vengono realizzati da aziende che intendono investire nelle energie rinnovabili, facendo incetta di incentivi statali per la produzione di corrente elettrica (lo stesso motivo per cui la maggior parte dei cittadini privati (noi compresi), che hanno un tetto di proprietà, decidono di fare questo investimento, che a livello economico ha una resa complessiva del 16% annuo per 20 anni (nessun altro investimento porta risultati neanche minimamente simili stando alla penosa economia degli ultimi 10 anni). Ecco quindi che aziende intelligenti e lungimiranti, trasformano campi d'erba in strutture a zero impatto ambientale (gli impianti possono essere realizzati senza uso di calcestruzzo e quindi smantellabili in futuro senza "scorie e scarti").
Che potenza hanno i campi fotovoltaici?
Una normale abitazione porta ad installare impianti da 3 a 4.5 KW (Kilowatt) di potenza (dai 12 ai 18 pannelli solari, dato del 2012), mentre un campo fotovoltaico può arrivare a produrre anche 20, 40, 100 KW di potenza, semplicemente dipendente dall'estensione territoriale.
I finanziamenti nel fotovoltaico (anche nel privato)
Il cosiddetto "Conto Energia", è quel programma di incentivi statali volti a diffondere la cultura delle energie rinnovabili, sia tra i privati che tra le grandi aziende, e che consente sostanzialmente di rientrare della spesa nei primi 6 o 7 anni di produzione di corrente elettrica, per poi passare a generare puro reddito dopo il breakeven (il momento del pareggio) e fino ai 20 anni dall'installazione. Diciamo che un'ipotetico impianto dal costo di 10.000 euro, può produrre anche 1600 euro l'anno di incentivi, e ripagarsi in 6,25 anni. Per i restanti 12,75 anni, si avrebbe un guadagno puro di euro 20,400.
Il reddito energetico nel fotovoltaico?
Oltre ai finanziamenti, c'è un secondo tipo di guadagno che aziende e privati (ma soprattutto i campi fotovoltaici) si mettono in tasca, ed è legato all'energia prodotta. Mentre gli incentivi statali (del punto precedente) vi pagheranno per il solo fatto di produrre energia (indipendentemente dall'uso che ne viene fatto), agli incentivi si sommerà un ulteriore guadagno, che sarà opzionabile tra:
- Vendere la corrente prodotta (in eccesso rispetto a quella utilizzata)
- Riprendere la notte la corrente in eccesso e non acquistarla quindi dal gestore
E' ovvio che aziende che installano 40 KW di pannelli fotovoltaici, preferiranno usarli, oltre che per guadagnare con gli incentivi statali, anche per utilizzare l'energia prodotta per non pagare salate bollette di corrente. Nel caso dei campi fotovoltaici invece, in cui i pannelli non sono installati accanto agli uffici o le fabbriche delle imprese, sarà possibile immettere l'energia in rete e farsela pagare dal gestore (anche se il costo di vendita è di circa 1/3 di quello di acquisto, quindi in caso di attività lavorative notturne, converrà scegliere l'opzione di "riutilizzo della corrente prodotta in eccesso durante il giorno", e non la vendita di tale eccesso.
Diciamo comunque, parlando dei numeri sopra ipotizzati (ossia un impianto di 10.000 euro, che oggi nella media dei casi corrisponde al 3 KW, dato del 2012), può portare a rendere anche 400-500 euro l'anno di corrente venduta per eccesso (stimata su una famiglia di 3 persone).
Cosa altro caratterizza i campi fotovoltaici?
Principalmente le clausole assicurative, che trattandosi di grandi quantità di pannelli, spesso sono utili per assicurare l'azienda o il possessore del campo fotovoltaico contro qualsiasi tipo di danno ambientale o di altra natura.
Per maggiori informazioni su progetti di larga scala, o per conoscere di più le performance o le caratteristiche dei progetti per campi fotovoltaici, consigliamo di approfondire contattando la G2 Italia, azienda che ad oggi è riuscita a portare nella nostra abitazione, chiavi in mano, un impianto a regola d'arte, con il costo più interessante tra i preventivi ricevuti (considerando sempre la prima scelta dei materiali proposti Made in Italy, in barba al pessimo Made in China) la professionalità e la consulenza tale da averci aiutato a realizzare un progetto per alcuni versi complesso, in tempi da record.
La G2 Italia ha realizzato un elevato numero di campi fotovoltaici, e ci ha stupito con una presentazione dei lavori eseguiti su tutto il territorio nazionale, e che ci ha fatto propendere per la loro azienda.
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Piccola guida sulle batterie al litio
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Tutti noi utilizziamo almeno un dispositivo portatile alimentato da una batteria al litio (cellulari, pc portatili, lettori mp3, fotocamere, videocamere, etc), ma non tutti, anzi credo in pochi, sanno come utilizzare tali batterie senza danneggiarle impropriamente.
I pregi rispetto alle più vecchie batterie al nichel sono molteplici:
1. Innanzi tutto l'assenza del cosiddetto "effetto memoria", fenomeno che causa una drastica riduzione di capacità nel caso in cui la batteria venga caricata prima del totale scaricamento.
2. Voltaggio delle singole celle superiore.
3. Autoscarica in caso di non utilizzo assolutamente trascurabile (circa 1% al mese).
Vi sono numerose "leggende metropolitane" che molte persone ritengono vere,per esempio che la prima ricarica deve durare almeno 12 ore (se non 24), effettuata a telefono spento e, come spesso succede se la batteria non era totalmente scarica attendere e scaricarla totalmente. Tutto ciò è profondamente SBAGLIATO dall'inizio alla fine.
I fattori che più danneggiano le batterie al litio sono lo scaricamento completo e la carica di mantenimento, inoltre è indifferente caricarlo da spento o acceso.
Vediamo adesso qualche buon accorgimento da attuare non solo durante i primi cicli di carica, ma, quanto meno sporadicamente, per tutta la vita della batteria.
1. NON aspettare né che si spenga il telefono, né di leggere il messaggio "batteria scarica". Specialmente negli smartphone, che hanno molte tacchette di batteria (spesso 7-8), è buona norma ricaricare quando ne rimangono tre o quattro.
2. Staccare il caricabatterie dal telefono non appena si legge il messaggio "batteria carica", perché si rischia il surriscaldamento e il calore danneggia le batterie al litio.
Dopo 5-10 cicli completi la vostra batteria sarà diventata abbastanza resistente da sopportare anche cariche lunghe (per esempio le classiche 8 ore notturne). Ricorda sempre che le cariche dell'ultimo secondo, per esempio i 10 minuti prima di uscire dopo essersi accorti che la batteria è a terra, non la danneggiano!
Paino
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L'ora della Terra. 26 Marzo 2011. Spegni la luce.
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Ci è voluto un secolo, miseri cento anni, per deturpare e distruggere il pianeta Terra con i nostri comportamenti errati, dalle innocue carrozze alle fumose e inquinanti autovetture, dalle fontane pubbliche alle lavatrici e asciugatrici per la nostra biancheria, dalla pasta fatta in casa alle confezioni supercolorate e scatolate dei cibi dei supermercati. Treni che sfrecciano e aerei che sorvolano le nostre teste lasciando una scia di veleno sulle nostre case e immondizie, risultato negativo e scomodo dei nostri sconsiderati consumi...
Per un giorno, magari solo per quel giorno, facciamo sentire la nostra protesta, sabato 26 marzo 2011, dalle 20:30 alle 21:30 facciamo un gesto, spegniamo le luci, uniamoci a milioni di persone che vogliono contribuire a creare un futuro sostenibile per il pianeta, ma poi con il nostro vivere quotidiano, usiamo le risorse con parsimonia, evitiamo sprechi e contribuiremo a salvare anche la nostra vita.
http://www.wwf.it/oradellaterra
Cambiare si può.
Mammut
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Il motore magnetico a energia gratis eterna di Muammer Yildiz
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E nuovamente si parla di energia, dopo l'articolo dei magneti permanenti che generano energia gratis, e il V-gate, il motore perenne e perpetuo fatto con i magneti, introduciamo un prototipo decisamente più performante e più professionale, il motore magnetico presentato dal turco Yildiz, e come sempre ignorato dai media.
Il motore magnetico permanente che genera energia pulita di Muammer Yildiz
Presentato a Aprile 2010 dall'inventore Turco Muammed Yldiz alla Delft University, si può visionare in funzione e soprattutto, aperto e spacchettato. Si intravedono delle celle magnetiche a estrazione, però il vero funzionamento del motore non è ancora stato svelato. Presumiamo sia basato sul funzionamento del V-Gate o meccanismi simili.
Il video è purtroppo interamente in lingua inglese, ma si può comunque apprezzare il modello e il suo funzionamento.
In ambito accademico c'è sicuramente un grande fermento nel settore della cosiddetta "Energia gratis", soprattutto quella basata sulla tecnologia dei così detti magneti permanenti. Ultimamente si sono fatti avanti molti inventori e addirittura compagnie (come l’irlandese Steorn) con eclatanti dimostrazioni pubbliche e in video, ma ritengo che quella proposta da Muammer Yildiz, un inventore di nazionalità turca che da svariato tempo è alla ricerca (in particolare sui lavori e le scoperte del famoso Nikola Tesla) e che ha costruito negli ultimi nove anni oltre 34 prototipi di motori operativi e funzionanti, segnerà un punto assai importante a favore di questo tipo di tecnologia.
Si presume che quello presentato il 21 aprile 2010 dallo scienziato di fronte a una platea di studiosi e professori dell'Università olandese di Delft, in Olanda, sia il suo ultimo prototipo dotato che conta addirittura 140 magneti. Al momento non sono ancora disponibili i dati delle misurazioni dell'energia prodotta dal motore. Come si può osservare dal video, al termine della dimostrazione la macchina è stata aperta e fatta a pezzi davanti a tutti ed è stata quindi permessa l'ispezione libera dei componenti, con grande soddisfazione di tutti i presenti all'evento.
Il fatto che una dimostrazione di questo genere abbia potuto svolgersi in ambiente accademico fa ben sperare per il futuro delle innovazioni tecniche legate all'energia e all'apporto dei giovani alle nuove metodiche di produzione di corrente elettrica pulita e non inquinante, anche se dubito se ne sentirà parlare molto nei media tradizionali e attraverso i canali di informazione "ufficiali", addormentati dal controllo del petrolio. A tal riguardo ci augiriamo di essere smentiti quanto prima!
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Energia infinita con i magneti permanenti parte 2, come funziona il V-gate
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Come creare energia infinita con il sistema dei magneti permanenti?
Il V-GATE di Calloway, cos'è e come funziona.
Ecco come funziona il famoso V-GATE, il rotore che si aziona da solo con il sistema dei magneti permanenti. Una V disegnata con magneti a bottone da due millimetri di altezza ed inseriti sul rotore. Spinti dalla forza repulsiva del magnete, il sistema cerca la massima stabilità che si ottiene solo spostando il rotore nel senso in cui il la repulsione è minore. L'accelerazione così generata permette di saltare lo scalino che si crea nel salto dallo stato finale della V allo stato di inizio della V da cui re-inizia il più alto stato di repulsione e che permette al sistema di ricominciare il giro. Nel momento in cui va creato il salto per evitare il blocco del rotore, si deve necessariamente staccare il magnete, e questo è fatto con il sistema a camme, che stacca il magnete. Il sistema genera energia perpetua, o meglio, fino al giorno in cui i magneti perderanno la loro carica (diverse centinaia di anni).
Prima di tutto guardate il seguente video in cui si mostra il sistema, che per funzionare richiede lo stacco manuale del magnete di propulsione.
Schema in 3d di come funziona il magnete permanente del V-gate
Per comprendere meglio il sistema e la criticità del "salto" ecco un video dimostrativo in tre dimensioni che spiega il funzionamento dei magneti permanenti. Spiega anche che l'unico inconveniente di questo sistema è il fatto che alla fine della V i poli magnetici non potranno scavallare ed iniziare la nuova V (il nuovo ciclo).
Quanta energia produce il V-Gate con magneti permanenti?
Amperaggio e voltaggio sono visibili in questo video, con un rotore in alluminio e magneti a bottone. Il rotore è realizzato dall'utente youtube isidoropotente, che ha realizzato diversi tentativi di motore permanente magnetico grazie ai torni dell'azienda in cui lavora l'alluminio.
Il sistema permette di creare energia sfruttando l'energia insita nei magneti in modo semplice e funzionante. Non si capisce il motivo per cui nessuno abbia ancora approfondito in modo serio la questione.
Approfondimenti: Altro sistema di magneti permanenti su disco
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Energie pulite rinnovabili senza petrolio e senza inquinamento?
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E' possibile generare energia e far muovere macchine e automobili senza inquinare? E' possibile generare energia perpetua senza creare problemi all'ambiente? Cos'è l'energia e cosa non viene mai detto da nessuno, dai media, dalla politica e dal resto dell'informazione malsana?
Ecco un video molto interessante sull'energia intesa come prima fonte di reddito e intesa come centro di ogni cosa. L'energia gratuita, pulita ma soprattutto LIBERA e senza proprietari cambierebbe il mondo per sempre.
Un omaggio a Nicolaj Tesla è presente nel video. Questo è solo un anticipo dei prossimi articoli che andremo a realizzare basati sull'energia pulita e le menzogne che hanno visto migliaia di morti sospetti (come Enrico Mattei) per proteggere il potere economico delle aziende petrolifere e dei governi loro schiavi.
Il motore magnetico a energia permanente
Vi lasciamo nel mentre con un video interessante che mostra come realizzare motori con magneti e con il cervello.
Ed il secondo video che spiega questo fenomeno in dettaglio, fornendo anche le risposte ai dubbi più comuni, come la durata di un magnete e della sua magnetizzazione per conoscere per quanti anni potrebbe produrre energia pulita un rotore come quello qui sotto riportato.
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Fidia Immobiliare, Impresa edile
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Segnaliamo per scelta l'impresa Fidia Immobiliare, che vanta tra le sue realizzazioni e lo sviluppo immobiliare una vasta gamma di prodotti volti al risparmio energetico. Abbiamo avuto modo di conoscere lo staff dell'impresa e visionare le soluzioni messe in atto nella realizzazione di abitazioni di recente costruzione al fine di diminuire drasticamente il costo (e quindi anche l'impatto ambientale) degli impianti di condizionamento e di riscaldamento.
In particolare siamo stati trattenuti nella visione di diverso materiale fotografico che attesta l'attenzione dell'impresa al rispetto, anche dove non è dovuto contrattualmente, degli impegni presi in relazione alla riqualificazione delle aree urbane limitrofe ai terreni ricevuti in concessione.
Siamo rimasti stupiti nello scoprire che dietro a chi produce cemento ci sono menti che letteralmente godono nel produrre stabili che alla fine possono vantare, ad una attenta misurazione, dei risparmi energetici nel rispetto dell'ecosistema elevati.
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Energie rinnovabili a Pantelleria e in Sicilia ? NO GRAZIE !
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Teniamo botta in questa estate caldissima in cui il sole picchia alto e potrebbe regalarci milioni di megavatt di energia pulita, mentre qui in città (Roma) lo smog ci uccide infilando particelle di melma finissima nei nostri polmoni.
Vengo a sapere che zio Grillo sta passeggiando in quel di pantelleria, dove sta venendo a galla una strana questione inerente inceneritori, energia rinnovabile ed energia stravecchia e decrepita (che però lo stato ancora ci ripropone, come peperoni della sera prima).
Ma (e non si inizia una frase con il ma)... sta venendo a galla perchè effettivamente è accaduto qualcosa di nuovo, o invece non viene a galla, ma fa semplicemente un piccolo saltello fuor d'acqua perchè li, in vacanza, c'è qualcuno che ne parla ?
E come sempre... ai passeri l'ardua sentenza.
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Aria condizionata e spreco di energia nei negozi con la porta aperta.
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Mi capita spesso di andar per negozi, per un acquisto necessario e programmato o semplicemente per fare un piacevole giro alla ricerca di qualche capo di vestiario sfizioso che contribuisca a risollevare il morale in certe giornate uggiose.
Ma la mia coscienza ambientalista è messa a dura prova dal comportamento dei proprietari dei negozi che, in estate con l'aria condizionata e in inverno con il riscaldamento, tengono le porte dei loro locali aperte.
Ora, direi che anche un bambino può capire che se si tiene la porta aperta, sia il caldo che il freddo escono dall'ambiente per mescolarsi con l'aria proveniente dall'esterno, vanificando lo sforzo fatto dal condizionatore o dal termosifone, con conseguente maggiore dispendio di energia.
Perchè non esiste una norma che obblighi i negozianti a tenere le porte chiuse? Posso capire che la porta aperta possa attirare l'interesse del passante ma se si comportassero tutti allo stesso modo, credete che la gente smetterebbe di fare acquisti solo per una porta chiusa?
Se non inizieremo mai a pensare alle conseguenze delle nostre azioni, rischiamo di lasciare un gran brutto mondo ai nostri nipoti e non credo che ci ringrazieranno per questa pesante eredità.
Per questo motivo ho deciso che quando avrò voglia di fare shopping anzichè andare in giro per negozi, mi recherò in uno di quei centri commerciali dove c'è l'aria condizionata ma le porte sono rigorosamente chiuse.
Evviva il risparmio energetico!
Articolo a cura di Mammut
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