Piuttosto che; significato e come usarlo.
|
Tweet |
|
![]() |
L'uso corretto del Piuttosto Che
Finalmente qualcuno condivide la mia irritazione sull'uso improprio del "piuttosto che". Non se ne può più, questa moda sta dilagando e la cosa che più mi impensierisce è sentire questa frase dalla bocca di politici, giornalisti ed altri animali da palcoscenico televisivo.
Se fino ad una decina di anni fa questa inflazione non c'era, chi mai sarà stato a gettare il seme dello spropositato uso della maledetta formula? Vorrei proprio saperlo, dirò di più, se esiste un colpevole mi piacerebbe poterlo dileggiare un pochino, così, magari solo per farne una filastrocca col suo nome, farcita di "piuttosto che".
L'uso errato del termine Assolutamente
Già che ci siamo, qualcuno mi segnali anche l'uso continuativo della parola "assolutamente" aggiunta al si o al no. Provate a contare quante volte la si ascolta in un discorso. Riempie la bocca di quanti non ricordano più le alternative come: certamente, decisamente, senza alcun dubbio ecc., senza scomodare il dizionario dei sinonimi e dei contrari.
Mammut
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
Primavera alla Landriana mostra mercato aprile 2010.
|
Tweet |
|
![]() |
Riapre la mostra mercato ai giardini della Landriana dal 23 al 25 aprile 2010, uno splendido appuntamento con piante, ortaggi e novità dal mondo del giardinaggio con una mostra-mercato di alta qualità.
Con più di cento espositori che portano la propria esperienza da ogni regione di Italia, la mostra, che si terrà nell'area prospiciente i giardini disegnati da Russel Page, presenterà le eccellenze italiane nel campo controverso del florovivaismo.
Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del verde, del fai da te e del giardinaggio, dedicato sia agli addetti ai lavori che ai semplici appassionati o a tutti coloro che desiderano passare una giornata all'aria aperta.
Le giornate della mostra offriranno anche dei momenti di intrattenimento in grado di interessare tutti coloro che considerano il proprio giardino una parte fondamentale della propria casa, coltivando orchidee, bulbi e tutte le piante del pianeta.
Nell'attesa del primo evento annuale ai Giardini della Landriana (il secondo si svolge di norma a ottobre), non possiamo che inviarvi a leggere la nostra recensione dei giardini.
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
Vinicio Capossela al Sistina Roma 2009
|
Tweet |
|
![]() |
Vinicio Capossela apre il suo concerto con una banale canzone "Il gigane e il mago". Io ero all'angoletto del teatro nella posizione del caval Donato (dove Donato è il nome del cavallo), poichè il biglietto non l'ho pagato. Come ho fatto vi chiederete voi ? Non lo so nemmeno io, forse è stato proprio il mago. Il gigante ancora una volta è Vinicio, che inizia scherzando la sua serata. Cerca di far addormentare platea e galleria con le sue peggiori canzoni sofolente e malverse. Ci riesce; al primo pezzo applaudono in 1000, al secondo in 500, al terzo in 20 e alla fine del quarto la band decide di attaccare due canzoni insieme per non far notare il silenzio che matematicamente si sarebbe generato. Ma quello che nei primi 20 minuti sembra essere uno spettacolo mal riuscito e sonniferante si rivela in realtà la tattica vincente dell'artista. Senza che nessuno sia riuscito a comprendere il "come", ci si ritrova tutti in piedi a ballare cantare e battere le mani ad uno spettacolo il cui crescendo porta all'esaltazione di massa. Lo spettacolo è incredibile. L'uomo è genio. La luce si fonde ai movimenti delle sagome e l'anima circense galoppa sul palco trasudante coriandoli e luci da bettola. Unico. Inimitabile. Trasforma la mia sensazione di essermi perso nei miei pensieri, e l'isolamento mentale che mi ha procurato all'inizio dello spettacolo in euforia e voglia di non voler andar mai via. L'ultimo amore chiude lo show, che vorrei poter raccontare essendone invece impossibilitato. Vinicio crea e disfa colori che non hanno un nome, nell'allegro frastuono che fonde il gigante e il mago nell'ultima ombra della serata.
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
IL GIOCO DELL'ANGELO Di Carlos Ruiz Zafòn
|
Tweet |
|
![]() |
Acquista IL GIOCO DELL'ANGELO online QUI
Carlos Ruiz Zafòn è l'unico scrittore, almeno finora, in grado di farmi sorridere alla vista delle 665 pagine della sua ultima fatica, come si fa ascoltando la promessa di un regalo! Come sempre la capacità di "ungere" le pagine che scivolano tra le dita è tutta sua.
Un ragazzo povero David Martìn, grazie alle cure del suo ricco "tutore", riesce ad avere un lavoro come scrittore di romanzi gialli a puntate. Sempre grazie a lui conosce Cristina che occuperà i suoi pensieri più cari. Gli anni passano in fretta fino al giorno in cui a David viene annunciato il matrimonio proprio tra la ragazza ed il suo tutore.
In quel periodo, dopo aver sopportato dolori lancinanti alla testa, il ragazzo scopre di avere un tumore al cervello. E a pagina 200 circa, il libro può sembrare tristemente finito. Invece a questo punto inizia la seconda parte.
David riceve l'invito di un editore che gli chiede di scrivere un libro per lui.
Andreas Corelli è un uomo inquietante: si muove rapidamente, ha un sorriso da lupo e non sbatte mai le palpebre! David sa di non avere molto tempo da vivere, ma alla promessa di una "guarigione" e di una vita migliore accetta.
Le forze di David sono improvvisamente al massimo, trova una casa abbandonata al centro di Barcellona (pagata grazie alla montagna di soldi che riceve come anticipo per il suo lavoro) dove si trasferisce per vivere e scrivere.
Accadono però anche fatti inspiegabili: tutte le persone scomode nella sua vita muoiono misteriosamente ed ovviamente è sempre lui il primo indagato. Scoprirà anche che la casa dove vive conserva segreti macabri e respiri di anime che non hanno ancora trovato la pace.
Chi è Andreas Corelli? E cosa vuole davvero da David?
Una serie infinita di situazioni rocambolesche al limite del paranormale, omicidi e disgrazie si susseguiranno nel tipico substrato nei romanzi di Zafòn.
Per un periodo di tempo Isabella una giovane donna, scrittrice apprendista, si prendereà cura di David ed abiterà con lui in cambio dei suoi insegnamenti.
Il pensiero di Cristina non abbandonerà comunque mai David.
Personalmente credo che Isabella sia il personaggio meglio riuscito: ironica, nervosa eppure amorevole, coraggiosa e l'amica che tutti noi vorremmo avere.
Al contrario, il personaggio di Cristina non ha pathos e la "storia d'amore" è troppo poco sostanziosa per motivare un così grande accoramento!
David è pressocchè uguale a tutti gli altri protagonisti dei libri precedenti.
Eppure la lettura del libro è scorrevole e la storia è, per certi aspetti, veramente originale e capace di destare una curiosità incontenibile!
La storia del "Il gioco dell'angelo" è cronologicamente antecedente a quella dell'"Ombra del vento": tuttavia dovrebbe essere letta dopo quest'ultimo libro: solo così si può apprezzare con immenso stupore (almeno per me è stato così) la sorpresa in serbo per il lettore alla terz'ultima pagina circa!
Non provo, purtroppo, ciò che ha reso per me l'"Ombra del vento" ancora unico: la mancanza quasi fisica dei personaggi, una volta finito il libro.
Clicca qui per la versione ESTESA contenente ulteriori dettagli de Il Gioco dell'Angelo.
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
A Lorenzo Noti, l'amico silenzioso.
|
Tweet |
|
![]() |
E così te ne sei andato!
Silenzioso amico e compagno di tante escursioni, sei voluto partire come facevi sempre, al mattino, alle prime luci dell'alba prendevi il tuo zaino, lo riempivi di quello che ritenevi indispensabile per affrontare la salita su verso le cime delle nostre amate montagne.
Non dimenticavi mai il tuo ombrello, anche se il sole spaccava le pietre e noi, meno esperti di te ti prendevamo in giro per questo. Ma avevi sempre ragione tu, prima o poi il temporale ci sorprendeva ed allora tutti noi speravamo che il tuo ombrello potesse ammantarci allargandosi a dismisura.
Ci sorprendevi e ci divertivi con le tue rarissime, geniali, battute ironiche, e stimolavi in noi la tenerezza, quando, solo soletto, ti avviavi verso la tua casa, vuota di affetti e ti accingevi a preparar la cena che da solo consumavi.
Ma poi tornavi tra noi e, guardando le stelle, seduti sulle scale della mia casa, o lungo il ciglio della strada, vagheggiavamo di antiche storie e aneddoti succosi, pianificando il domani.
Ci eravamo dati un nome, lo sai, in memoria delle nostre escursioni affollate di fastidiosi insetti e a te piaceva preparare gli scacciamosche che avrebbero tenuto lontano i tafani che in montagna ci assalivano numerosi.
Provasti, una volta, a scacciarmeli di dosso con un bastone, ma poi pensando che potesse essere peggiore il rimedio del male in sè, decidesti che era meglio continuare con l'innocuo ramoscello fronzuto.
Apprezzai questa tua gentilezza e non mi arrabbiai neanche quella volta che mi spaventasti imitando il verso del cinghiale, quando, sola sola me ne andavo a camminare verso il bosco e dovetti fuggire correndo all'impazzata.
Ora mi congedo da te, unitamente agli altri componenti della BANDA DEL TAFANO; ti chiedo solo di tenere compagnia a colui che per primo si è avviato su per l'erta strada, e non dimenticare il ramoscello fronzuto.
Un abbraccio
Elisa
|
Tweet |
|
![]() |
![]() |
<< 1 ... 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 ... 156 >>