Cassettiera IKEA dopo il MALM un buon prodotto.
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Siamo stati di recente alla ricerca di una cassettiera senza pretese, e tra i tanti shop in cui ci siamo recati abbiamo trovato il prodotto che cercavamo alla Maisons Du Monde.
Qui, invece che permetterci l'acquisto (mobilacci di carta, ma economici e carini se visti da lontano) ci hanno fatto venire voglia di dar fuoco all'intero negozio. Il motivo è presto detto; il "mobilaccio" costava circa 120 euro ed era disponibile in magazzino ma sentite qui; il commesso ci ha detto che l'unico modo per avere a casa la cassettiera era tramite spedizione con corriere (ovviamente da pianificare l'appuntamento), al simpatico costo di euro 38.
Capito come? Il mobile era li, a due passi da noi ma per portarcelo a casa è necessario prendere appuntamento per la consegna a domicilio a un prezzo da ladri.
Siamo quindi andati dal vecchio IKEA, dove paghi il giusto per avere dei mobili di truciolato soppressato. I mobili di IKEA, si sa, dovrebbero avere scritto sopra "non toccare", perché si smontano con un calcio, cosa che tra l'altro IKEA sta cercando di nascondere con lo spot TV della tizia che da un calcio alla cucina svedese che resiste apparentemente senza problemi (quello che non dicono è che per fare lo spot hanno dovuto cambiare 43 cassetti prima di trovarne uno che non si polverizzasse al contatto con il piede della mingherlina).
Una delle cassettiere più vendute di IKEA è la cassettiera MALM (vecchio mio ricordo di gioventù) che è stato uno dei mobili più terrificanti mai progettati dagli ingegneri biondi. Ne comprai tre, in tre diversi momenti storici (quindi è da escludere la partita fallata), e tutti e tre si sfondarono con il semplice movimento di apertura quotidiano dei cassetti (alla domanda "perchè ne ho comprati tre" vi rispondo che due volte gli ho portato la fotografia di come si riduceva il mobile, ossia aperto come una cozza, e me ne hanno dato un altro in cambio).
Notando una cassettiera carina, ci siamo avvicinati. Non si chiamava MALM, ma nell'aprire i cassetti abbiamo notato una splendida somiglianza nella sottigliezza del fondo dei cassetti stessi del MALM. Visto il prezzo di 99 euro e vista la stanchezza di girare alla ricerca di un truciolato riciclato ben fatto, abbiamo acquistato e portato a casa un esemplare violaceo di HEMNES (in foto).
La sorpresa è arrivata in fase di montaggio. Tutte le aree critiche e fallate sono state altamente rinforzate e i nuovi modelli di cassettiere di IKEA hanno finalmente una struttura logica più resistente, senza appesantimenti fisici dei pezzi.
Non ho ancora il coraggio di prenderla a calci per fare la prova del nove. Staremo a vedere... vi terrò aggiornati!
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Festa - Processione San Felice 2011 Santa Eurosia (Marche)
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Resoconto della festa San Felice 2011
(Precedente resoconto festa San Felice 2009)
San Felice è un paese nelle Marche (Frazione del Comune di Sassoferrato) ed adagiato sotto il Monte Cucco. Ricco di sentieri naturalistici e percorsi di trekking, trial bike, mountain bike e torrentismo, ospita, la seconda domenica del mese di agosto, la festa alla santa patrona Eurosia, statua portata in spalla per qualche centinaio di metri nella via principale (ed unica) del paese. La sera ci si concede a feste da ballo a cui partecipano anche gli abitanti dei limitrofi paesi di Pascelupo, Coldipeccio, Perticano, Piaggiasecca e Casalvento, in cui si svolgono periodicamente feste paesane, e folkloristiche.
La chiesetta del paese, adagiata su un piccolo colle, datata 1333, diventa per un giorno all'anno la base di partenza della processione e il piazzale ad essa adiacente, pista da ballo per consentire alla popolazione, che in queste occasioni raggiunge anche gli 80 individui, di godere della fresca brezza serale estiva.
Come tutti i lettori di NeverSleep oramai sapranno, non siamo particolarmente amanti dei culti cattolici, ma in questo caso ci piace raccontare di un piccolo paese, che di inverno conta un pugno di abitanti, che a fatica tiene in piedi le proprie tradizioni (considerate anche che per reperire il prete per far dire la messa è stato necessario cercarlo su internet, poiché l'intera comunità montana non è servita da nessun prete in modo continuativo).
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Yogurt naturale Yomo 100 per cento naturale senza aromi
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Ero un'appassionato degli yogurt Muller. Effettivamente il sapore era il migliore sul mercato. Poi guardando la puntata di Report di Milena Gabanelli sugli aromi, ho iniziato a dubitare dei sapori troppo "buoni" e mi sono obbligato con semplicità e piacere ad analizzare le confezioni di qualsiasi prodotto alla ricerca dell'ingrediente spesso frequente "aromi".
Siamo portati a pensare, nel leggere "aromi" alle spezie e ad additivi tradizionali e classici della cucina italiana. Quelli che le nostre nonne chiamavano "aromi". Ad esempio ricordo che mia nonna chiamava aromi, nella preparazione della pasta, le carote e i pezzettini di sedano, anche detti "odori", per migliorare il sugo a base di pomodoro.
Oggi gli aromi, Report ci insegna, sono dei preprarti chimici che nulla hanno a che vedere con la natura, e che vengono sintetizzati in laboratori mediante reazioni chimiche, alcune delle quali veramente da ribrezzo. Consigliamo a tutti di vedere la puntata di Report sugli aromi.
Ma proseguiamo con la storia dello yogurt. Mi è venuta in mente una canzone degli articolo 31 chiamata "Pere", che prende in giro l'innaturalezza dei seni rifatti, che oramai troneggiano sulle spiagge e sulle riviste e programmi televisivi, e che fa più o meno così:
"le pere
bisogna farle vedere
ora vogliamo toccare per sapere se son vere!"
La canzone è un misto di pornofrutta e salta dall'argomento seno all'argomento frutta, che se non è perfettamente rotonda e colorata viene scartata dall'acquirente che piuttosto si ingozza di pesticidi, ma mangia una mela rotonda e senza bachi.
Stessa storia per lo yogurt. Il muller altro non è che un concentrato di aromi malsani e chimici. Come direbbe una mia amica, una "chimicata".
E allora ringrazio mia madre che mi ha cresciuto a suon di YOMO, l'unico yogurt che ad un'attenta analisi sullo scaffale del supermercato si è guadagnato la nomea di YOGURT NATURALE al 100 %.
Leggete gli ingredienti e rimarrete sorpresi, soprattutto perchè il sapore è altamente gradevole, e acquisendo la consapevolezza che non fa male come il muller, guadagna automaticamente il posto di primo in classifica.
Evviva i prodotti naturali al 100 % !
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Dieta non proprio macrobiotica: ricetta per antipasti di fine anno (una tantum si mangia anche non macrobiotico)
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Questa ricetta è poco macrobiotica ma una tantum si può fare, soprattutto quando si hanno ospiti a casa per cena, come ad esempio a Capodanno.
Per la sera dell'ultimo dell'anno, volendo fare cosa gradita ai miei giovani ed esigenti ospiti, ho preparato un antipasto piuttosto scenografico ma anche molto gustoso. Ho preso due confezioni di pasta sfoglia rotonda e l'ho ritagliata in tanti triangoli con i quali ho formato delle piccole cornucopie, ma si possono fare anche vol-au-vent o tartellette. Per fare le cornucopie bisogna avere l'accortezza di mettere nella parte più larga, della carta da forno. altrimenti gonfiandosi in cottura, non si ha poi lo spazio per introdurre la salsetta. A me non è riuscito molto bene ed allora li ho riempiti poco ma sono venuti buoni ugualmente.
Dopo aver messo la carta forno all'interno, li ho spennellati con l'uovo battuto e li ho messi in forno caldo a 180 gradi per circa 20 minuti controllando la cottura spesso, in modo che risultino belli colorati ma senza bruciarsi. Una volta cotti e lasciati raffreddare ho preparato la farcitura.
Ho preso dei gamberi e, dopo averli cotti in padella con poco olio e uno spicchio d'aglio, li ho sgusciati, tolto lo spicchio d'aglio, e frullati con un cucchiaio di salsa di soia o tamari e l'aiuto di un poco di acqua.
Poi ho fatto la salsa ai funghi: ho cotto in padella con olio e aglio, dei funghi surgelati misti, ma possono essere anche freschi, li ho sfumati con un po di vino e, una volta cotti, ho frullato anche questi, senza aglio ma con l'aggiunta di qualche foglia di prezzemolo. Ho aggiustato di sale e pepe e fatto freddare il tutto.
A questo punto ho riempito le cornucopie con le due salse ed ho composto i piatti di portata. Naturalmente le salse si possono fare con tanti ingredienti diversi, peperoni, cipolle, melanzane ecc. ecc. Una volta cotta la pasta, magari il giorno prima, ci si può sbizzarrire.
INGREDIENTI:
- pasta sfoglia
- gamberi
- funghi misti o funghi porcini
- aglio
- prezzemolo
- olio
- sale e pepe
- salsa di soia
- un uovo
Le quantità sono variabili, io per 7 persone ho usato due confezioni di pasta sfoglia e ne sono usciti quanti ne vedete, per la farcia non ci sono problemi, se avanza si può mettere in tavola, al centro del piatto oppure si può usare per condire pasta, insalate e bruschette.
E' un'idea anche per una festa per bambini, magari riempite di cioccolata e marmellata.
Mammut
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AIDS
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Cos'è l'AIDS ufficialmente?
Non ci soffermiamo sulla definizione ufficiale. E' sufficiente scrivere "AIDS" su Google per trovare tutte le definizioni tradizionali, ossia il collasso del sistema immunitario umano causato da un virus nominato HIV che si acquisisce per scambio di sangue infetto o per via sessuale.
Una definizione tanto semplice quanto folgorante. Da quando fu messa in circolazione nel 1983, tutti gli esseri umani hanno capito di essere a rischio AIDS. Un'intera industria da decine di miliardi di dollari l'anno si è venuta a creare immediatamente. Oggi l'AIDS è un business a cui le case farmaceutiche non vogliono porre rimedio con una cura (ma soprattutto non possono, e poi vedremo perché).
Cos'è l'AIDS realmente?
Qui sorge il problema. Esiste un'informazione ufficiale sulla malattia AIDS, che è quella che i giornali, la televisione, le istituzioni e la scienza moderna veicolano da 30 anni.
Esiste però anche un'informazione parallela, taciuta, che non viene diffusa, ma che racconta qualcosa che se avesse anche solo un 5% di probabilità di essere vera, dovrebbe aprire una discussione ampia a livello mondiale, per capire se il percorso concettuale che sull'AIDS ci accompagna da 30 anni è stato definito correttamente.
I dissidenti sull'AIDS
In questo articolo non andremo nel profondo di cosa la scienza ufficiale racconta sull'AIDS. Ne è piena la rete. Preferiamo dare spazio a chi ha molto da dire, come i seguenti gruppi di studio:
- Il gruppo indipendente di Perth
- Dr. Peter Duesberg
- Dr. Kary Mullis (Premio Nobel)
- Dr. David Rasnik
- Dr. Gary Null sull'AIDS
- Rethinking Aids
Ognuno di questi ha sollevato importanti questioni etiche e funzionali sulla teoria che vede l'HIV come causa della malattia del sistema immunitario umano nota come AIDS.
Approfondimenti sul rapporto HIV / AIDS
Ecco cosa non c'è nell'informazione tradizionale. Documentari che con dati alla mano spiegano la grande truffa della fiaba HIV / AIDS, bugia mondiale creata per fare soldi a palate e che ora non è più smentibile, perché significherebbe "ammettere di avere ucciso milioni di persone sane con farmaci tossici".
Lo scopritore del virus come causa dell'AIDS, Luc Montagner, ora prossimo ai suoi 70 anni, forse spinto dal non voler morire e finire in futuro nella lista degli uomini più malvagi della storia, sta piano piano ritrattando, affermando che l'HIV da solo non causa l'AIDS. Ma questo i giornali e le televisioni non lo dicono, pagati dalle multinazionali miliardarie che vendono agli stati a prezzi enormemente ridicoli, i farmaci "ANTI AIDS".
Ulteriori follie vengono dal mondo dei Test HIV positivi le cui istruzioni recitano che il test non deve essere utilizzato per diagnosticare l'HIV, e la domanda "a cosa serve allora?" sorge spontanea.
Eccovi quindi la base di partenza per approfondire quello che non ci hanno mai detto sull'AIDS.
I documentari sulla verità sull'AIDS
- Aids Inc. (di Gary Null)
- Libro "Inventing the Aids Virus" (di Peter Duesberg)
- Libro "Ballando nudi nel campo della mente" (di Kary Mullis)
- AIDS / HIV - Fact or Fraud? (Fatti o frode?)
- Documentario House of Numbers in italiano
- Elton John scrive un libro sull'AIDS senza informarsi su cosa sia realmente l'AIDS
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