A Marghera vongole alla diossina. E nel resto di Italia?
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Addio spaghetti alle vongole!
Vongole alla diossina tossiche a Marghera e in tutta la laguna veneta.
Era rimasto uno degli ultimi piatti da gustare al ristorante o nell'intimità della propria cucina, ma ormai non facciamo altro che depennare specialità vecchio stampo per sostituirle con nuove, per fortuna gustose, ricette salutari della cucina macrobiotica.
Vegetariane, naturalmente.
Ma se si pensa che l'intero fiume PO, esaminato da una commissione di vigilanza interpellata da Milena Gabanelli di Report, sono presenti tutti i tipi di veleni possibili e che questi si riversano in mare a fine corsa del fiume, poco c'è da sperare nel continuare a mangiare pesce e crostacei.
Per Greenpeace le vongole pescate e allevate nella laguna di Venezia sono tossiche perché contengono elevate concentrazioni di mercurio e diossina. La denuncia è nel secondo rapporto presentato dal gruppo di ambientalisti, che segue il primo studio già pubblicato in passato e intitolato "Morte a Venezia", rapporto che ha dato vita ad un'inchiesta della magistratura (ringraziamo GreenPeace a riguardo).
L'indagine aveva portato poi al divieto di pesca nelle zone limitrofe ai canali di Porto Marghera, dove finiscono gli scarichi delle fabbriche. Ora, con il secondo rapporto prodotto, Greenpeace sostiene che gli scarti tossici derivanti dalla produzione del cloruro si diffonderebbero dall'area del Petrolchimico invadendo tutta la laguna, tanto da essere un potenziale pericolo per la salute, oltre a minacciare l'attività di pesca (1500 tonnellate l'anno circa di pescato) e la mitilicoltura (35 mila tonnellate l'anno).
Campioni di sedimenti e di molluschi sono stati acquisiti in diversi punti del bacino, vicini al polo industriale, e fatti analizzare da Greenpeace dai laboratori specializzati dell'Earth Resources Centre dell'Università britannica di Exeter. Nelle vongole prelevate adiacenti al porto di San Leonardo, dove è attualmente consentita la pesca, i livelli di mercurio (metallo neurotossico che causa sclerosi multipla) superano del 60 per cento i limiti tollerati dalla Organizzazione mondiale della sanità. Sarebbe quindi sufficiente ingurgitare 100 grammi di vongole della laguna veneta per raggiungere la dose settimanale di mercurio tollerabile dal corpo umano.
Pazienza! Meno male che ci resta il riso integrale!
Mammut
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Dieta Macrobiotica: chicchi di saggezza del Dott. Franco Berrino
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Tra gli alimenti più usati quotidianamente c'è senz'altro il riso, consigliato soprattutto quando si deve fare una dieta disintossicante. Ma anche questo, se non consumato correttamente, può essere inefficace per la nostra salute.
Come sempre, il Dottor Berrino ci regala qualche consiglio su come scegliere il riso, che deve essere rigorosamente integrale e biologico, così da trasmetterci tutte le sue proprietà organolettiche e salutari.
Qualcuno può pensare che il costo sia molto alto ma non è così e poi, essendo più saporito di quello bianco, non c'è bisogno di molto condimento.
Il riso si può condire in moltissimi modi, ad esempio con fagioli e tonno per un piatto freddo ma in questo periodo vorrei suggerire un condimento a base di funghi cotti in padella con poco olio e aglio, oppure con carciofi trifolati allo stesso modo, non c'è limite alla fantasia.
La salute comincia a tavola!
Mammut
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Fluidi non newtoniani, video e spiegazioni del fenomeno scientifico
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La definizione di fluido non newtoniano:
"un fluido la cui viscosità varia a seconda dello sforzo di taglio che viene applicato."
Quindi un fluido che se colpito con grande forza si comporta come se fosse composto di duro gesso, mentre se percosso con poca forza, si comporta come un liquido. La fluidità varia a seconda della potenza dell'agente perturbante.
Un'altra definizione che viene data ai FNN: hanno un tempo di risposta lungo alla deformazione.
Nonostante la caratteristica di viscosità sia usata spesso per dare connotato un materiale, può risultare inadeguata a definire il comportamento meccanico di un fluido di questo tipo.
Ecco qui sotto il motivo (video con audio):
Ma come si realizza un fluido non newtoniano?
Maizena (amido di mais), (in caso di assenza della Maizena va bene anche la Fecola di patate) e acqua tiepida.
Cosa altro fa di strano un fluido così prodotto? Beh guardate il seguente video per capire quanto la fisica sia strana e divertente e ricca di angoli nascosti da scoprire a qualsiasi età, meravigliandosi di questo splendido mondo strano.
Ok,il fluido balla sul woofer, come la melma dei Ghostbuster II; ma le applicazioni pratiche di un fluido capace di resistere agli urti potenti e allo stesso tempo morbido e duttile? Chi poteva arrivarci se non i giapponesi?
Estremizzato il concetto, hanno applicato queste proprietà dei fluidi al vestiario da motociclista che aumenta la resistenza agli urti in caso di caduta.
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Sparizioni per gioco. Chi paga?
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Sparizioni per gioco. Chi paga?
Da molti anni sono un'assidua spettatrice della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" con l'inevitabile avvicendamento delle sue conduttrici, posso senz'altro affermare che continua ad appassionarmi, con le sue storie, i drammi e soprattutto le sparizioni delle persone di ogni età. Di volta in volta mi immedesimo nelle ricostruzioni degli allontanamenti ed "entrando" nella storia, cullata dalla suadente voce del narratore, cerco di comprendere la motivazione della sparizione.
E poi ci sono le vecchie, eterne storie, legate a momenti storici con intrecci mai svelati, ma che tornano regolarmente a ricordarmi che la maggior parte dei misteri restano tali.
Vi sono poi ritrovamenti di persone che a causa di varie malattie come quelle che affliggono gli anziani, si allontanano dalle loro abitazioni magari dopo essere scesi a comprare il pane al negozio all'angolo.
In questi giorni si parla molto della sparizione di due adolescenti scomparse, la prima fatta ritrovare in un pozzo dal presunto colpevole e l'altra sparita nel nulla ormai da due mesi, sulle cui ricerche sono state impiegate tutte le forze disponibili, con tutti i mezzi a loro disposizione, ma nulla, il nulla più assoluto.
Tra tutti questi casi di allontanamenti e sparizioni però, ce n'è uno che mi fa veramente arrabbiare, sto parlando della "marachella" commessa dalle due sedicenni reggiane. Mercoledì scorso il video presentava i visi delle due mamme in lacrime, mentre facevano appelli alle loro due figlie, finite chissà dove. Naturalmente le ricerche sono partite immediatamente, anche perchè, memori delle due tragedie recenti, non si è voluto perdere tempo prezioso, si sa che i primi giorni sono quelli determinanti per i ritrovamenti.
Oggi sono state ritrovate, anzi hanno messo in scena il ritrovamento con tanto di melodramma, in lacrime e mezzo nude e scalze, dopo essersi procurate delle piccole ferite per inscenare chissà quali aggressioni e stupri. Anche in questo caso c'è stato un grande spiegamento di forze, carabinieri, polizia, unità cinofile ecc...
In totale un centinaio di persone. E le mamme pronte al perdono, corse a recuperare le fuggitive che volevano solo provare cosa significasse andar via di casa senza dare più notizie.
Io non so se riceveranno delle punizioni per la loro bravata ma ritengo che qualcuno dovrebbe pagare per il procurato allarme ed il dispendio di mezzi e uomini pagati dalla collettività.
Immaginiamo se per emulazione, altri adolescenti volessero fare la stessa esperienza, quanti uomini sarebbero distolti dalla lotta alle mafie o ai criminali per seguire le tracce di questi giovani sconsiderati.
Rieduchiamo i genitori che molto spesso, dopo aver messo al mondo i figli e averli dotati di tutta la tecnologia possibile, non ricevono il valore più importante: il rispetto del prossimo.
Mammut
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Proverbio: a caval donato non si guarda in bocca? Non sono d'accordo.
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A caval donato non si guarda in bocca.
Questo proverbio ha avuto in me una storia lunga e complessa. Fino all'età di 22 anni non ho mai conosciuto il senso del proverbio; certo, l'avevo sentito mille volte, ma non avevo mai capito cosa avesse questo cavallo donato di particolare. Credendo infatti che Donato fosse il nome del cavallo, ho sempre pensato di essermi perso la storia di un ipotetico cavallo epico di qualche odissea o eneide; un cavallo di qualità e con qualche "tallone d'achille" o roba simile, e a cui per qualche motivo quindi a me oscuro, non si dovesse guardargli in bocca.
Poi, una volta scoperto il senso del "donato", ho capito che il problema era un altro. Quando vi "donano" o regalano qualcosa, non andate ad ispezionare se tale cosa è di qualità, poiché sarebbe scortese verso colui che vi fa dono.
Guardare in bocca al cavallo è la mossa che si fa quando si deve acquistare un nuovo cavallo. Scoprire infatti se ha i denti buoni è importante poiché se il cavallo ha problemi di denti, andrà abbattuto perché il dolore porterà la bestia ad impazzire. Inoltre dallo stato dei denti del cavallo si ricava l'età.
E' davvero scortese e sbagliato guardare in bocca al cavallo donato?
Ragioniamo.
Vi regalano un cavallo. Lo accettate senza guardargli in bocca. Lo portate a casa con il camion per cavalli, con un costo che sicuramente ignorate, poiché tanto il grosso del valore è nel cavallo, e quindi la spesa del trasporto è minima. Poi lo nutrite, pronti a godervi la bestia, bella e muscolosa. Proprio sul più bello scoprite che il cavallo ha tutti i denti cariati e purtroppo non ha scampo. Va abbattuto, e anche presto.
Cosa fare ora? Chiamare il boia, che oltre a far fuori "Donato", ci lascia anche una bella parcella da pagare per la prestazione assassina.
Ecco che l'equazione "cavallo donato = ottimo affare quindi nessun controllo sui denti" viene meno.
La prossima volta, sentite a me, controllate i denti del cavallo!
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