Ballare la Technotronic (tecktonic) dance
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Una nuova danza invade Youtube e le strade del globo: la Technotronic.
Si balla con una separazione netta dei movimenti operati dalla parte superiore da quella inferiore del corpo umano.
In particolare nella Technotronic si sbraccia come il venditore di barche STAN di Monkey Island, e si molleggia con le gambe come se effettivamente non servissero a completare la figura (o forse perché servono per poggiare a terra?). Divertente e amata dai più piccoli (sicuramente in più snodati) la Technotronic si adatta a qualsiasi genere musicale techno (gli amanti di baglioni possono provarla mettendo i dischi a velocità x 8).
Video di Technotronic Dance.
Per chi non conoscesse STAN, il video è qui sotto:
Il grande STAN Sbraccia e balla la Technotronic già negli anni '90. E' a lui che si deve l'inizio di questo nuovo stile di dance mondiale.
E ancora, altri video di ragazzi molto bravi che ballano in coppia con coreografia la tektonic in piazza:
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Avere o non Avere e la moltitudine inarrestabile di Paul Hawken.
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Paul Hawken presenta il libro "la Moltitudine inarrestabile" nel video legato al post di Grillo http://www.beppegrillo.it/2009/09/avere_e_non_ave/index.html .
Come esseri umani ci è dato scegliere. Scegliere ci permette di muovere energie in qualsiasi direzione. Muoversi in direzioni giuste significa ottenere dei vantaggi per noi e per l'ambiente che ci circonda. Muoversi in direzioni errate l'opposto.
Capire come muoversi è complesso quanto semplice; liberarsi della forma mentis del Matrix in cui siamo nati e cresciuti è l'unica operazione da compiere. Eliminare il bene di consumo. Eliminare ciò che noi non siamo per natura: consumatori.
Il post "Avere o non avere" mette in parole gli eterei pensieri che girano nella mia mente da molto tempo e che mi hanno portato ad un nuovo modo di vedere le cose.
Punto di vista che ancora una volta il genio di Grillo riesce a cogliere e a divulgare con linguaggio dirompente alle masse.
La pubblicità genera in noi necessità che altrimenti non avremmo.
Necessità che ci spingono a comprare e possedere. Comprare significa inquinare, come mostrato nella STORIA DELLE COSE. Inquinare significa fare danno alla terra, che ci ospita da sempre gratuitamente e fornendoci ciò che ci serve per vivere.
Acquistare significa anche disponibilità di denaro, per la quale lavoriamo sempre di più.
Avere (cose che non ci servono) significa comprare, arricchendo quelle persone che ci vogliono convincere tramite la pubblicità che il loro prodotto è necessario alla nostra socialità, senza il quale non saremmo al pari degli altri, e quindi non accettati dal branco.
Lavoriamo quindi per comprare cose che non ci servono e dare i nostri soldi (e quindi il nostro tempo) a persone che ci inducono bisogni finti per arricchirsi e per acquisire i soldi che diamo a loro nell'atto dell'acquisto (e quindi il nostro tempo).
Tutto si tramuta in un furto di tempo.
Rubano le vostre vite per allungare le loro. Il cittadino medio è una bestia da macello. E' carne per banchetti. La mente degli uomini che accendono la televisione è controllata dal potere della pubblicità ed è convogliato verso strade dannose.
Spegnete la televisione.
Ritornate alla vita.
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Come sostituire il latte vaccino (latte di mucca)
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Lo so che sembra un paradosso, ma per prevenire o combattere l'osteoporosi, il modo giusto è proprio quello di evitare il latte vaccino (latte di mucca). Chi legge potrà essere scettico su questo punto ma vi sono documentatissimi studi effettuati negli ultimi 30 anni.
Il latte fa male ai grandi e ai bambini
Uno di questi è senz'altro quello portato avanti dall'Istituto Tumori di Milano, dove esercita il Dott. Franco Berrino e la Dott.ssa Anna Villarini. Voglio riproporre queste teorie consigliando il video di Elisir in cui la dottoressa spiega esaurientemente la funzione del latte nell'adulto. Suggerisce inoltre di sostituire il latte vaccino con altri tipi di latte, molto più digeribili e, posso assicurarvi, molto appetibili.
Proprio in questi giorni sto provando la mozzarella fatta con latte di riso e posso affermare che non ha nulla da invidiare alla mozzarella classica, almeno per quanto riguarda l'uso in cucina.
Mammut
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Addio Internet Explorer 6 in Norvegia
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E' oramai nota la subordinazione del browser di microsoft rispetto al resto dei prodotti concorrenti. Ed è nota anche la lunga lista di siti web (save the developers ecc..) che chiedono aiuto al mondo liberandosi di IE, affinchè lo sviluppo di siti web e applicazioni web non si debba fare due volte anzichè una (e questo solo per ritestare tutto su IE, che come è noto, del codice html fa il ca..o che gli pare).
Una notizia in tal senso arriva direttamente da Ajaxian: la guerra a IE6 sembra avere ora un’avanguardia, la Norvegia.
Citando le stesse parole dell’articolo apparso su www.cjohansen.no, intitolato "Norway tells IE6 users to shape up":
"Yesterday, one of Norway’s biggest commercial sites, finn.no started issuing a warning to all IE6 users telling them to upgrade their browsers. Today, a host of big norwegian sites are doing the same. The campaign to end IE6 usage is on!"
Morale: non solo il popolare sito norvegese finn.no ha invitato gli utenti ad eliminare IE6, ma anche il sito del giornale VG e molti altri( Teknisk Ukeblad, start.no, NextGenTel, Juristforeningen, Sesam.no) hanno fatto la stessa cosa. Ci si chiede, perchè IE6 e non anche IE7, visti i problemi che comunque persistono anche sulle versioni successive?
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L'orto nel giardino
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Una delle cose belle della mia vita è senza dubbio la mia casa, è abbastanza grande e comoda e situata in un quartiere molto bello, posto in mezzo al verde, ma non è lo spazio in casa che mi appassiona. Ciò che rende speciale la dimora è lo spazio esterno suddiviso tra giardino e orto. Ma non vorrei parlare del giardino, normalmente adibito a prato e aiuole varie, io per dirla alla Michelle Obama, mi concentrerei sull'orto, sacrificherei una parte di verde e fiori per prediligere la coltivazione tutt'altro che intensiva di ortaggi, saranno forse meno decorativi ma la soddisfazione che si prova a mettere in tavola la propria insalata è grande.
In primavera preparo il terreno con la vanga e la zappa, attività fisica pronta all'uso, procedo quindi alla concimazione con fertilizzante organico e mi reco al vivaio per acquistare le piantine.
Metto a dimora pomodori, melanzane, peperoni, non avendo molto spazio non coltivo le zucchine perché ogni pianta necessita di un metro quadrato circa di terra e molta acqua. La stessa cosa vale per i cetrioli.
Poi metto a dimora varie specie di insalate, quali cappuccina, lattuga ecc.
Non dimentico mai di acquistare piantine di prezzemolo, basilico, sedano, e ogni due anni anche il peperoncino. Altre erbe aromatiche sono perenni:
rosmarino
- salvia
- alloro
- menta
- erba cipollina
per cui basta fare una potatura dove serve e riprenderanno vigore con l'arrivo della bella stagione.
Infine mi dedico alle semine: considero dei quadrati di circa un metro e vi semino la cicoria, l'insalata mista, le bietole.
Una volta effettuata la semina copro il terreno con delle reti per evitare che gli uccelli vadano a cercare i semi per mangiarseli e innaffio giornalmente, magari con un innaffiamento automatico, con un computer che comanda l'irrigazione all'ora prestabilita, che naturalmente non dovrà essere effettuata nelle ore calde.
E' veramente entusiasmante vedere crescere le piantine e formarsi i frutti della terra, sapendo che quello che andiamo a mangiare è frutto del nostro lavoro ed è assolutamente biologico.
A volte, quando devo preparare un piatto di pasta in fretta, faccio bollire l'acqua e mentre cuoce la pasta faccio un sugo veloce con aglio, olio e pomodoro. Nell'orto raccolgo una melanzana e la friggo a tocchetti, poi condisco la pasta con il sugo e la melanzana, aggiungo del parmigiano grattugiato e il pranzo è servito.
Altre volte preparo la peperonata con due peperoni, due melanzane, due pomodori e una cipolla. E' gustosissima e gli ingredienti sono tutti li, a portata di mano, senza bisogno di uscire per andare al mercato. Nell'era dell'insalata che va dalla busta al piatto, già tagliata, lavata, asciugata, ma forse con il suo carico di anticrittogamici chimici, questo è un bel passo indietro.. o forse avanti, giudicate voi.
Tanto di cappello alla signora Obama, ma io ci ho pensato prima!
Evviva l'agricoltura biologica di casa mia!!!!
Articolo a cura di Mammut
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