Festa - Processione San Felice 2011 Santa Eurosia (Marche)

  

Resoconto della festa San Felice 2011

(Precedente resoconto festa San Felice 2009)

San Felice è un paese nelle Marche (Frazione del Comune di Sassoferrato) ed adagiato sotto il Monte Cucco. Ricco di sentieri naturalistici e percorsi di trekking, trial bike, mountain bike e torrentismo, ospita, la seconda domenica del mese di agosto, la festa alla santa patrona Eurosia, statua portata in spalla per qualche centinaio di metri nella via principale (ed unica) del paese. La sera ci si concede a feste da ballo a cui partecipano anche gli abitanti dei limitrofi paesi di Pascelupo, Coldipeccio, Perticano, Piaggiasecca e Casalvento, in cui si svolgono periodicamente feste paesane, e folkloristiche.

La chiesetta del paese, adagiata su un piccolo colle, datata 1333, diventa per un giorno all'anno la base di partenza della processione e il piazzale ad essa adiacente, pista da ballo per consentire alla popolazione, che in queste occasioni raggiunge anche gli 80 individui, di godere della fresca brezza serale estiva.




Come tutti i lettori di NeverSleep oramai sapranno, non siamo particolarmente amanti dei culti cattolici, ma in questo caso ci piace raccontare di un piccolo paese, che di inverno conta un pugno di abitanti, che a fatica tiene in piedi le proprie tradizioni (considerate anche che per reperire il prete per far dire la messa è stato necessario cercarlo su internet, poiché l'intera comunità montana non è servita da nessun prete in modo continuativo).



Chiesa di San Felice, nelle Marche, del 1333.


   

  
  


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Le casalinghe informate di oggi, tra computer e cucina.

  

Le casalinghe dei nostri giorni, con un occhio al computer e uno alla cucina, possono contribuire sensibilmente all'educazione alimentare all'interno delle famiglie, mettendo in tavola cibi più salutari, in grado di prevenire le malattie più largamente diffuse e legate al consumo di grassi e calorie eccessive.

Infatti, cercando sul web vi sono moltissimi studi effettuati in tal senso, approfittiamo allora di questa possibilità che ci viene data, di conoscere a fondo i risultati dei vari scienziati come il Dott. Franco Berrino, il Dott. Colin Campbell, la dott.ssa Anna Villarini e molti altri, che dopo anni di esperimenti effettuati nei vari laboratori in giro per il mondo, hanno tutti concordato sull'esistenza di
una stretta correlazione tra cibo e malattie.

Suggerimenti idonei non ci vengono certamente dal governo, assoggettato alle industrie produttrici di veleni e alle case farmaceutiche che confidano sulle epidemie delle popolazioni per poter trarre profitti con i loro medicinali.
Proprio questa mattina ho sentito in TV, parlare della salute delle donne. Si faceva riferimento all'aumento delle malattie cardiovascolari, fino a qualche anno fa, considerate tipiche dell'uomo, a causa del consumo di alcolici e tabacco.

In effetti, le donne si sono "adeguate" e si sono messe al pari dell'altro sesso, con il conseguente aumento dell'incidenza di queste patologie. Ma, come diceva il responsabile dell'associazione dei produttori di medicinali, le donne non devono allarmarsi perché le case farmaceutiche stanno per mettere a punto un migliaio di tipi di farmaci studiati proprio per questi malanni.


Casalinghe moderne su internet.

Ecco cos'è che fa girare il mondo: invece di divulgare i preziosi studi fatti da instancabili ricercatori negli ultimi decenni, che consigliano di abolire le proteine animali, ci danno la pillolina per annullarne gli effetti, cosa peraltro, che non sono ancora riusciti a fare, ciò che riescono benissimo a fare è riempirsi le tasche sulla pelle dei consumatori. Per tutti quelli che invece hanno malattie rare, non si fanno investimenti e non si producono farmaci, non ne vale la pena.

Allora, documentiamoci, c'è molto da fare per cambiare le cose, prendiamo un impegno con i nostri figli, salviamo il salvabile, e ricordiamoci di avere per il nostro corpo un grande rispetto.
Domani potrebbe essere troppo tardi.

Mammut


   

  
  


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AIDS

  

Cos'è l'AIDS ufficialmente?

Non ci soffermiamo sulla definizione ufficiale. E' sufficiente scrivere "AIDS" su Google per trovare tutte le definizioni tradizionali, ossia il collasso del sistema immunitario umano causato da un virus nominato HIV che si acquisisce per scambio di sangue infetto o per via sessuale.

Una definizione tanto semplice quanto folgorante. Da quando fu messa in circolazione nel 1983, tutti gli esseri umani hanno capito di essere a rischio AIDS. Un'intera industria da decine di miliardi di dollari l'anno si è venuta a creare immediatamente. Oggi l'AIDS è un business a cui le case farmaceutiche non vogliono porre rimedio con una cura (ma soprattutto non possono, e poi vedremo perché).

Cos'è l'AIDS realmente?

Qui sorge il problema. Esiste un'informazione ufficiale sulla malattia AIDS, che è quella che i giornali, la televisione, le istituzioni e la scienza moderna veicolano da 30 anni.

Esiste però anche un'informazione parallela, taciuta, che non viene diffusa, ma che racconta qualcosa che se avesse anche solo un 5% di probabilità di essere vera, dovrebbe aprire una discussione ampia a livello mondiale, per capire se il percorso concettuale che sull'AIDS ci accompagna da 30 anni è stato definito correttamente.

I dissidenti sull'AIDS

In questo articolo non andremo nel profondo di cosa la scienza ufficiale racconta sull'AIDS. Ne è piena la rete. Preferiamo dare spazio a chi ha molto da dire, come i seguenti gruppi di studio:

Ognuno di questi ha sollevato importanti questioni etiche e funzionali sulla teoria che vede l'HIV come causa della malattia del sistema immunitario umano nota come AIDS.

Approfondimenti sul rapporto HIV / AIDS

Ecco cosa non c'è nell'informazione tradizionale. Documentari che con dati alla mano spiegano la grande truffa della fiaba HIV / AIDS, bugia mondiale creata per fare soldi a palate e che ora non è più smentibile, perché significherebbe "ammettere di avere ucciso milioni di persone sane con farmaci tossici".

Lo scopritore del virus come causa dell'AIDS, Luc Montagner, ora prossimo ai suoi 70 anni, forse spinto dal non voler morire e finire in futuro nella lista degli uomini più malvagi della storia, sta piano piano ritrattando, affermando che l'HIV da solo non causa l'AIDS. Ma questo i giornali e le televisioni non lo dicono, pagati dalle multinazionali miliardarie che vendono agli stati a prezzi enormemente ridicoli, i farmaci "ANTI AIDS".

Ulteriori follie vengono dal mondo dei Test HIV positivi le cui istruzioni recitano che il test non deve essere utilizzato per diagnosticare l'HIV, e la domanda "a cosa serve allora?" sorge spontanea.

Eccovi quindi la base di partenza per approfondire quello che non ci hanno mai detto sull'AIDS.

I documentari sulla verità sull'AIDS

AIDS


   

  
  


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Fare la portabilità di numeri geografici di Skype a seguito del distacco delle linee

  

Se possiedi un numero geografico con Skype, e non funziona più ecco quel che è successo, e di cui dovresti avere informativa via e-mail; Skype ha eseguito il distacco di tutti i numeri geografici che a quanto pare non poteva gestire per normativa.

In questi giorni molti italiani che utilizzano il servizio Skypein che fornisce loro un vero e proprio numero di telefono geografico in Italia, hanno ricevuto una e-mail di avviso che il servizio sarà interrotto (a quanto dicono i portali di news del settore) a partire da fine agosto. Oramai è passato un mese e ancora molti italiani che utilizzavano il servizio non hanno eseguito la portabilità verso altri provider (come suggerito dallo stesso Team di Skype).

A tutti coloro che cercano nuovi gestori VOIP su cui eseguire la portabilità del proprio numero, consigliamo i servizi VOIP italiani, come OpenVOIP, gestore italiano che associa anche servizi di centralino telefonico alla gestione dei numeri geografici.

Approfondimenti sulla problematica Skype

href="http://www.eutelia.it/images/stories/salastampa/news/comunicato_stampa_eutelia_%20skype_iii.pdf"

Eutelia spiega che ha sospeso la gestione delle numerazione Skype.


   

  
  


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Steve Job è malato? E i cinesi avvelenati per produrre prodotti Apple con materiali tossici?

  

Il male non si augura a nessuno, anche se a me personalmente Steve Jobs, malato da diversi anni, non sta particolarmente simpatico (vedasi la politica Apple-iphone-ipad-Flash).

Il problema è che in questo periodo, circolano fotografie abbastanza scoccianti di Steve Jobs che poverino è fino fino e spelacchiato. Fotografie che come sempre incontrano il morboso gusto degli esseri umani nel guardare scatti che ritraggono le disgrazie altrui, soprattutto di persone famose.


Steve Jobs ammalato e gli additivi chimici in cina per i touchscreen Apple

Circolano anche voci che tali fotografie siano false e che siano foto ritocchi eseguiti al computer. Se fossero vere, farebbero pensare a un povero uomo, cosa che a quanto si legge nelle news dichiarate della catena di comando Apple, è in parte vera.

Di sicuro la foto che noi riportiamo oggi è un fotomontaggio, e il motivo è ben diverso dalle indiscrezioni sullo stato di salute di Jobs, di cui ci importa veramente poco. Perché allora questo preambolo?

Partiamo da "chi è Steve Jobs" secondo il GlobalPost.

Steve Jobs e i malati avvelenati in Cina da Apple

Tratto da Global Post China - Apple:
"BEIJING, China — As the rest of the world waxes nostalgic with tributes and accolades for Apple’s retiring CEO Steve Jobs, the factory workers in China who got sick while making Apple’s touchscreens remain unmoved.

Six months ago, factory workers in Suzhou poisoned two years ago by toxic chemicals at the factory wrote to Jobs directly, asking for his help in getting medical care and compensation for their illnesses and lost work time.

They never got an answer from Jobs. Two years after the chemical exposure and many months of medical treatment later, they still say they’ve never heard from anyone at Apple directly."


Traduzione

Mentre il mondo piange il ritiro del CEO Steve Jobs di Apple, i lavoratori cinesi dell'industria Apple, ammalati mentre producevano i touchscreens rimangono indifferenti.

Sei mesi fa, i lavoratori di Suzhou, avvelenati due anni prima da additivi chimici tossici nella catena di produzione, hanno scritto direttamente a Jobs, chiedendo aiuto per cure mediche e compensazioni economiche dei danni fisici subiti, nonché per la perdita del lavoro.

A tali richieste non è vi stata risposta alcuna da parte di jobs. Due anni dopo l'esposizione chimica e molti mesi di trattamento medico dopo, ancora riportano che non vi è stata risposta alcuna da Apple.


Un motivo in più per non acquistare prodotti Apple? A ognuno di noi per fortuna è data la possibilità di scegliere a chi dare i propri soldi e... il proprio supporto emotivo in caso di malattia, se a chi le causa per arricchirsi, o a chi le prende per sfamare una famiglia.


   

  
  


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