La disinformazione italiana. La cronaca nera per nascondere le vere notizie.

  

Disinformazione e cronaca nera per nascondere le vere notizie.

La Disinformazione.

Ecco: l'ho trovato! finalmente mi sono imbattuta in un video dove, un personaggio molto preparato, direi su tutto, riesce a dire con parole molto esaurienti e con la sua autorevolezza da premio Nobel, quello che penso ogni giorno nell'appressarmi a vedere il telegiornale.

E' proprio come dice lui, ci vogliono imbambolare, incantare, imbrogliare, con tutte queste storie di cronaca nera, per non farci sapere come stanno veramente le cose, per il nostro presente, ma soprattutto per il futuro dei nostri figli.

Poi, quando qualcuno alza la testa e tenta di farci aprire gli occhi, (vedi Santoro) lo cacciano dalla rete nazionale, ho letto proprio oggi che il ministro competente si è congratulato con il nuovo direttore generale rai per essere riuscita a "licenziare" lo scomodo giornalista, che tanti introiti, fra l'altro, fa entrare nella nazional rete. Del resto il vecchio Direttore Generale è stato destituito proprio per non aver avuto le capacità sufficienti per chiudere la tanto pericolosa trasmissione.



Ma poi, siccome lo scomodo informatore e divulgatore ha già chi lo aspetta a braccia aperte, si prevede che aumenteranno il canone rai per far fronte ai mancati guadagni procurati proprio da questa dipartita.

E noi zitti, abbassiamo la testa e paghiamo l'aumento, salvo poi cancellare dal proprio telecomando il numero 1, 2 e 3, ma che importa, paghiamo la rai ma guardiamo LA 7.

Povera Italia!

Mammut


   

  
  


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Metti giacchetto, togli giacchetto, lancia giacchetto, raccogli giacchetto.

  

Karate Kid remake. Il film brutto, una crosta del cinema.

Metti giacchetto, togli giacchetto, lancia giacchetto, raccogli giacchetto.

Uno dei peggiori remake mai visti. Della magia di karate kid neanche il titolo. Se state pensando che sono passati trent'anni dall'originale film con Daniel San e il Signor Miaghi e che le tecnologie di oggi possano aiutare un film degli anni 80 ad essere ancora più bello, vi renderete presto conto che l'originale film, aveva tutto quello di cui aveva bisogno, senza bisogno di effetti speciali o delle pezze vomitevoli che il regista deve aver deciso di applicare quando si è reso conto che il suo lavoro stava venendo una cagata senza precedenti.

Un film storico in cui la violenza è sempre stata velata, viene imporchito da combattimenti diseducativi in cui bambini di 9 anni se le menano pesantemente in scene da schifo.

Il maestro Miaghi viene sostituito da un coatto tamarro cinese con la erre moscia, e che farnetica frasi senza senso come "essere fermi e non fare niente, sono cose molto diverse".

Il grande Ralph Macchio, viene sostituito da un raccomandatissimo scugnizzo figlio d'arte che ha la sola colpa di essere figlio del padre Will Smith. Per il resto è tutto un clone mal riuscito. Dal "dai la cera togli la cera", tramutato in un inutile "metti il giacchetto togli il giacchetto", che non trova riscontro di nessun genere quando arriva il momento della resa, in cui le mosse sono tutte totalmente diverse da quelle fatte durante l'allenamento mascherato.

I dialoghi possono essere compresi solo da chi conosce la versione originale del film, e che quindi sa cosa aspettarsi e riesce quindi anche ad intravedere del senso compiuto nei dialoghi infelici a cui mancano le basi della conversazione tra esseri umani.

A niente servono le preziose scenografie calate nella Cina più profonda e mistica quando le scene si susseguono senza la minima suspance, e quando le battute sono rese sterili da frasi e aneddoti propri di un telefilm per coatti senza cervello.

Una vera boiata pazzesca, di cui pagherà il conto il solito piccolo "Michael Jakson" che a 18 anni sarà miracolato se non sarà ancora morto di overdose o diventato obeso.

Morto o obeso per soddisfare la gioia del padre Will Smith che, se non fosse per Muccino, starebbe ancora a fare film dementi con la pistola anti-ufo in mano e lo sguardo da cernia drogata.

Dialoghi ridicoli. Tutto il film, frase dopo frase, lo show del ridicolo.

Prendete un quadro di Van Gogh e fatelo ridipingere da un tossicodipendente che usa la cornetta del citofono per pennello, il catrame al posto dei colori e la ruota di un camion come tela. Sarà sempre meglio di questa "crosta cinematografica" del peggior remake di tutti i tempi.

Eccovi alcune critiche ragionate sul film da vomito "karate kid remake"

  • A karate non valgono i colpi in faccia, mentre in tutto il film è un continuo di bambini che si colpiscono sul viso. Una storia violenta senza morale
  • I bambini che rincorrono "il raccomandato" saltano muri di 4 metri volando, stile shaolin soccer
  • Un bambino cresce da 9 anni a 12 anni in un paio di mesi
  • L'arbitro di karate sposta il combattente caduto in terra per evitare che il bambino cattivo lo uccida
  • Il maestro, nella data dell'anniversario della morte della moglie, prende a mazzettate la propria automobile, e lo fa tutti gli anni! E questo è educativo? Miaghi si limitava a sbronzarsi e a cantare in greco steso KO su un lettino. Questo invece, prende tutti gli anni a mazzettate la propria autovettura!
  • Non sapendo cosa inventarsi per sostituire la mitica mossa della gru, ecco che nasce la cacata del serpente ipnotico, più prossima a una puntata di dragon ball che alla realtà.
  • La violenza tra bambini imperversa in ogni momento del film, spiegando ai ragazzi che devono essere coatti e dementi come il figlio di will smith, e non onesti e umili come Daniel San.

Di Karate kid non c'è niente. Né l'atmosfera, né gli insegnamenti sull'onestà, né l'ironia di Miaghi, che va a pesca perché "meglio essere dispiaciuti a pancia piena che a pancia vuota", né un credibile rapporto di amore/odio con la madre, né l'arte del bonsai, né lo splendido finale.

Un capolavoro al contrario, brutto, così brutto... che fa venire voglia di prendere il regista e costringerlo a subire tutti i colpi al viso che hanno dovuto mettere in scena attori di 10 anni a cui non rimane nulla in testa se non che "picchiare fa fico".

Come tanti ragazzi sono cresciuto con Karate Kid, e vederlo frullato e sporcato in questo modo solo per far lavorare un figlio di papà, fa male ai sentimenti.


   

  
  


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Capire le etichette dei prodotti al supermercato e riconoscere gli ingredienti naturali da quelli chimici.

  



Andare a fare la spesa è diventato un vero rompicapo, ma non per tutti. Per chi ha voglia di continuare a seguire i dettami della pubblicità, in effetti, è molto semplice.
Basta seguire gli insegnamenti degli spot che ci bombardano dalla mattina alla sera e il gioco è fatto. E' quasi rassicurante non dover ragionare, soppesare, comprendere, ciò che stiamo acquistando, qualcuno lo fa per noi, ma direi per loro, per quello che ne ricaveranno, grazie alla nostra sconsiderata cecità.


Come leggere le etichette dei prodotti al supermercato.

Fortunatamente, dalla nostra parte c'è qualcuno che si preoccupa di insegnarci a leggere le etichette dei prodotti che intendiamo acquistare, ma credo che valga sempre il consiglio generale del Dott. Berrino, quando dice che se andando al supermercato, vediamo un cibo che la nostra bisnonna non riconoscerebbe come tale, non è il caso di acquistarlo.

Ho trovato questo prezioso video tratto da Elisir, in cui la Dott.ssa Anna Villarini ci regala dei consigli utili per poterci districare nella giungla dei prodotti che troviamo sugli scaffali dei supermercati.

Meditiamo gente, meditiamo,

Mammut


   

  
  


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Mangiare sano per vivere a lungo e bene

  


Ecco un altro video della dott.ssa Anna Villarini che ci regala consigli sull'alimentazione come prevenzione dei tumori. Lo so che molti storceranno il naso perché non troveranno piacevoli tutti questi "divieti" specialmente in un periodo dell'anno in cui si cominciano a fare grigliate all'aperto con gli amici.

Non voglio negare che la dottoressa Villarini possa sembrare una guastafeste ma, sapendo che la scienza parla per bocca di questi personaggi, più o meno noti, non dovremmo prestare loro un po' della nostra attenzione?

Allora, ascoltiamo i loro insegnamenti e poi facciamo come ci pare, non siamo obbligati a seguire le direttive solo perché ne sanno più di noi, magari tra voi c'è qualcuno che vuole "conoscere" cosa sta facendo alla propria salute nel momento stesso in cui si ciba, senza molti sensi di colpa, di bistecche semibruciacchiate e patatine fritte (ricordate le patatine fritte del macdonald?).

Per troppo tempo ci siamo fatti rimpinzare dai produttori di schifezze che, non curandosi affatto della nostra salute, vanno reclamizzando i loro prodotti, solo per aumentare il loro benessere economico, magari tenendosi alla larga da tutte quelle porcherie che ci propinano. Si dice che la pubblicità sia l'anima del commercio, infatti nei supermercati molto spesso sono i bambini a riempire i carrelli della spesa.

Chi non avesse voglia di cambiare il proprio stile di vita repentinamente, può comunque provare a ridurre il consumo di cibi che contengono conservanti, nitriti e nitrati, carne in scatola e bibite dolcificate, ne beneficerà anche la forma fisica e poco alla volta, ridurremo o elimineremo i nemici del nostro benessere.

Mammut


   

  
  


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Furto di identità dai rifiuti gettati nel cassonetto dell'immondizia. Documenti rubati!

  

Furto di identità dal cassonetto dell'immondizia.

Non si finisce mai d'imparare! Magari con ritardo ma sono venuta a conoscenza di un altro modo per essere derubati. Lo so, Antonello Venditti ci aveva avvertito che questo è un mondo di ladri ma sapere che qualcuno va rovistando nel cassonetto dell'immondizia alla ricerca dei nostri dati personali per "fregarci", questa no, ancora non la sapevo.

Guardando il Telegiornale bisogna essere molto attenti a scrutare tra le varie notizie più ridicole, come il vestito da sposa della principessa tal dei tali o il nuovo amore già finito della squinzia di turno, per riuscire ad individuare delle informazioni così preziose come quella riguardante il furto d'identità o dei dati personali.

Ed allora, per nostro tramite, voglio mettere al corrente quelle persone che ancora non lo sapessero, che il cassonetto dell'immondizia può essere un tesoretto per il ladro esperto, o per colui che viene "incaricato" per conto terzi, a cercare codici, numeri e date nell'immondo contenitore. Molto spesso il clochard non è soltanto un senzatetto in cerca di pane ma nasconde un "manovale" del crimine.

Vi sono persino delle tariffe, per quanto emerge dalle carte gettate semplicemente e ingenuamente, scontrini con pagamenti a mezzo carte di credito, vecchi documenti, estratti conto della banca e persino buste con indirizzo. Tutte cose preziose e con un valore ben prestabilito, un vero e proprio preziario.

Potremmo ritrovarci, nella migliore delle ipotesi, a pagare rate di elettrodomestici mai acquistati.

Un'altra modalità, a mio avviso, ma anche a detta delle forze dell'ordine, è anche la pubblicazione via internet (facebook) dei propri dati, una vera manna per chi ha voglia di compiere atti criminosi appropriandosi dell'altrui identità

Facciamoci furbi! Al posto della macchinetta del caffè, acquistiamo un distruggi documenti oppure usiamo la nostra carta "straccia" per accendere il barbecue, rendiamo ai ladri il "lavoro" più difficile.

Mammut


   

  
  


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