L'aulin fa male? Il nimesulide è tossico per il fegato?

  

Adesso sappiamo come mai l'Aulin ha cambiato nome e si chiama nimesulide?

Nel marzo 2002 l'Aulin è stato ritirato dal commercio in Finlandia, mentre in maggio 2002 è stato dichiarato offlimit in Spagna!

Gli esperti italiani dell'AIFA (Agenzia italiana del farmaco) anziché ritirarlo subito dal mercato per evitare ulteriori danni alla popolazione, cosa fanno?

I medici si limitano ad un "Richiamo medici e farmacisti alla scrupolosa osservanza delle informazione relative al farmaco".

Ovviamente, Roche© ringrazia!

------------------------
Epatotossicità dell'Aulin (tossicità verso il fegato del nimesulide): sospensione della commercializzazione dei farmaci contenenti Nimesulide in Irlanda

Tratto da Xagena - http://www.xagenasalute.it/index.php?show=4075&pageNum=0 - 21 maggio 2007

L'AIFA è stata rapidamente messa a conoscenza della immediata sospensione della vendita dei farmaci contenenti Nimesulide (quindi anche l'Aulin) da parte dell'Agenzia del Farmaco Irlandese.

La decisione è arrivata successivamente alla notifica da parte della National Liver Transplant Unit (unità di trapianto fegati nazionale) dell'ospedale St. Vincent di 6 casi di insufficienza epatica grave che hanno richiesto il trapianto di fegato e di una revisione complessiva delle segnalazioni pervenute all'Agenzia Irlandese.

La stessa Agenzia ha anche richiesto una riconsiderazione immediata del profilo di sicurezza della Nimesulide al CHMP, composto dal comitato di esperti per le specialità medicinali dell'Agenzia Europea del Farmaco (EMEA).

La Nimesulide, per chi non conoscesse il principio attivo, è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), venduto in Italia dal 1985. Il suo profilo di sicurezza relativamente alla tossicità epatica era già stato oggetto di una rivalutazione da parte del CHMP nel 2003, che si era conclusa con un giudizio favorevole del profilo beneficio rischio.

L'AIFA ha costantemente monitorato in questi anni il profilo di sicurezza della Nimesulide; metterà a disposizione i dati nazionali e parteciperà attivamente alla rivalutazione del farmaco a livello europeo.

In Italia, la Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci: Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Aulin, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex.

L'aulin fa male. Il nimesulide uccide e rovina il fegato.

Inoltre la Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci generici.

Nel maggio 2008 un'inchiesta guidata dal magistrato di Torino Raffaele Guariniello ipotizza un sistema di illeciti che potrebbe avere arrecato gravi danni alla salute dei cittadinimantenendo l'Aulin nel mercato anche se estremamente tossico: mazzette ad un alto funzionario dell'AIFA (rappresentante anche nell'EMEA) per evitare i controlli sull'Aulin. Arrestati 2 funzionari dell'AIFA, Pasqualino Rossi (EMEA CHMP) ed Emanuela Bove (Fonte Wikipedia).

Nel maggio 2008 la SIF (Società Italiana di Farmacologia) riporta una nota che cita testualmente "Se essa (Nimesulide) resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei, fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, è perché l'Agenzia regolatoria europea ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio rimane ancora favorevole". La SIF, inoltre, ricorda che la decisione presa dall'EMEA "è stata una decisione votata a maggioranza dai Paesi che fanno parte della Comunità Europea e che tutti condividono la partecipazione alle decisioni dell'Emea".

Il Nimesulide non è commercializzato in vari Paesi: Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Canada, Germania. Anche in Spagna è stata ritirata dal commercio

(Xagena) Fonte:
1) AIFA, 2007
2) PFN, 2005 disinformazione.it

Tratto da Il Corriere del 23 maggio 2008

MILANO — Tra i 30 indagati del nuovo scandalo farmaci c'è anche un neosindaco. Carlo Della Pepa, 46 anni, medico e ricercatore della farmacologia di Torino, eletto a Ivrea per una coalizione di centrosinistra. Il suo capo è il farmacologo di Torino Mario Eandi. Poi manager di primo piano della Bayer, Umberto Filippi e Roberto Ceresa (ex Lega Nord).

Incontri con il «numero uno» dell'Aifa (l'Agenzia italiana per l'approvazione e la sorveglianza sui farmaci) Nello Martini sono agli atti dell'inchiesta torinese guidata da Raffaele Guariniello. E che oltre alla corruzione ipotizza un sistema che potrebbe avare arrecato danni alla salute dei cittadini. Un esempio: il caso Aulin. Nimesulide è la molecola, Aulin è il farmaco più noto tra i molti in commercio che contengono questo principio attivo. Un anti-infiammatorio (Fans) che può anche avere gravi effetti collaterali sul fegato. Mai approvato negli Stati Uniti e in Giappone. Ritirato nel 2002 in Spagna e Finlandia. E nel maggio 2007 in Irlanda dopo che sei pazienti subirono un trapianto di fegato per sopravvivere alle lesioni causate dall'abuso del farmaco.

L'Italia nicchia, a chi ne chiede il ritiro viene risposto che i benefici in un certo sono superiori ai rischi. Basta rispettare l'obbligo di prescrizione da parte del medico. Di verifiche e studi per appurarne la reale pericolosità non se ne parla. Solo monitoraggio. Perché? La risposta in un filmato di due minuti. Un mediatore passa una mazzetta a Pasqualino Rossi per «lasciare tranquillo» l'Aulin. Un regista con le stellette ha immortalato immagini e suoni del pagamento in contanti, la gioia del numero due dell'Aifa (rappresentante anche nell'Emea, l'agenzia europea per i farmaci), la sua corsa in banca per coprire il conto in rosso. Un corto da YouTube agli atti della richiesta di 20 ordinanze cautelari, su 30 indagati (ma forse saranno di più dopo gli interrogatori di oggi in carcere a Roma), da parte della procura di Torino dopo due anni di inchiesta sull'Aifa partita (gennaio 2006) da alcuni dossier per l'approvazione di alcuni farmaci bioequivalenti o generici. I provvedimenti, firmati dal gip torinese, riguardano Pasqualino Rossi (carcere) e Antonella Bove (arresti domiciliari), dirigenti Aifa. Altre ordinanze (tre in carcere, tre in casa) riguardano procuratori delle aziende: Matteo Mantovani, Sante Di Renzo, Mario Umbri, Piera Campanella e Francesca Fiorenza. Un sesto manager è ancora ricercato: sarebbe all'estero.

Tutto registrato, immagini e suoni. Prove contenute nelle 700 pagine della richiesta di 20 arresti, che poi il Gip ha «sintetizzato » in soli otto arresti e 400 pagine di ordinanza. Anche Nello Martini, che smentisce di essere indagato, è protagonista di intercettazioni chiave: le cimici degli investigatori (i carabinieri dei Nas di Torino, Roma, Padova e Alessandria), per esempio, ne avrebbero registrato parola per parola un incontro con i vertici della Glaxo in un albergo di Verona. Che cosa si sono detti è agli atti. Come agli atti è la storia della figlia di un funzionario Aifa assunta da una delle aziende di cui il padre doveva essere tra l'altro «controllore». Da ieri tutto è in mano anche della procura di Roma, che su buona parte dell'inchiesta è competente. Dei 30 capi d'accusa dell'inchiesta, solo sette resteranno al vaglio dei magistrati torinesi. Inevitabile il contraccolpo nel dicastero del Welfare e della Salute. Il ministro Maurizio Sacconi ha deciso l'avvio di una commissione d'indagine composta da tre «autorevoli esperti»: dovrà fornire le prime valutazioni tra sette giorni, poi un più completo rapporto entro il 31 luglio 2008. All'esame un sistema molto raffinatosi dopo lo scandalo che 15 anni fa ha coinvolto Duilio Poggiolini e la Cuf, l'equivalente dell'Aifa di allora. Il filone sul sangue infetto (Hiv ed epatiti B e C) è ancora aperto. A Napoli dovranno decidere su Poggiolini, estraneo a tutto il ministro della Sanità dell'epoca Giovanni De Lorenzo. L'Aifa fu istituita ex novo anche per cancellare lo scandalo Poggiolini. Evidentemente però qualcosa non ha funzionato.

Mario Pappagallo
23 maggio 2008

La storia del VIOXX

Un solo farmaco della Merck, il Vioxx (anti-dolorifico ampiamente usato contro le artriti e i dolori mestruali) ha sterminato tra 60 e 130 mila persone. Ritirato dal commercio nel 2004, dopo decenni di prescrizioni su larga scala, il Vioxx è oggetto del documentario di Gary Null PRESCRIPTION FOR DISASTER (Prescrizione per il disastro).


   

  
  


Informazione libera online.
Resta aggiornato cliccando su Mi Piace

Trekking riserva di Vendicari, Siracusa, Sicilia

  

Siete in Sicilia o dovete andarci per le ferie estive? Avete voglia di escursioni e passeggiate nella natura per mantenervi attivi e non perdere il tono muscolare e il fiato? Vi manca il vostro tapis roulant e non sapete come allenarvi se non con gli esercizi addominali al mattino? Amate bruciare i grassi anche in vacanza? Eccovi accontentati con un percorso da noi sperimentato nell'estate 2011 in zona Siracusa e dintorni.

Riserva di Vendicari, Siracusa, Sicilia.

La riserva di Vindicari è un'area molto estesa della lunghezza di circa 13 chilometri e che copre l'intero tratto di costa che va da Avola a Marzamemi, spingendosi per circa 2 chilometri nell'entroterra della provincia di Siracusa. Esistono tre accessi differenti per la riserva, che diventa un ottimo modo per fare attività fisica durante le vacanze estive. Non si parla proprio di trekking poiché non vi sono pendenze di alcun genere, ma i percorsi che si snodano all'interno della riserva sono estremamente variegati e lunghi (per raggiungere la zona centrale, partendo dall'area nord, sono necessari 4 chilometri di percorso). La riserva non ha alberi ma solo arbusti e sassi e costeggia una splendida spiaggia rocciosa intervallata da alcune cale (la più famosa è cala mosche, ad un chilometro dall'entrata Nord della riserva di Vindicari, e che è considerata da molti "la spiaggia più bella di Italia").

Casa dei pescatori, Riserva di Vendicari, Siracusa, Sicilia.

La camminata è bella e con circa 4 chilometri si arriva alla zona della tonnara, dove la vecchia tonnara del 1910, ben conservata e restaurata, e una bellissima torre di avvistamento del 1400 spezzano l'uniformità del paesaggio di terra rossa (quella dei campi da tennis per intenderci) e degli arbusti. Nella zona della tonnara, nell'edificio una volta adibito a "casa dei pescatori" e oggi trasformato in museo, abbiamo avuto modo di conoscere il signor Paolo Uccello, grande esperto
dei segreti della natura siciliana, che ci fornito importantissime spiegazioni sulla flora, la fauna e la storia della riserva e di tutto il territorio limitrofo e che raggiunge anche l'Etna, spiegandoci che in questo piccolo pezzo di terra sono presenti circa 1/5 delle specie vegetali presenti in tutta Europa e portandoci a visitare l'interno della Torre di avvistamento, arricchendo il percorso con particolari storici interessanti.

Tre grandi stagni separano la riserva dal perimetro della riserva e dalla strada asfaltata e su di
essi si affaccia un rustico punti di avvistamento uccelli, amato dagli appassionati di bird watching.

Bird Watching nella Riserva di Vendicari, Siracusa, Sicilia.

Una bellissima passeggiata consigliata a tutti nelle ore fresche (o con tanta protezione 50). Un vero peccato che non siano disponibili biciclette per il pubblico, che permetterebbero di girare l'intera riserva in modo pulito ed ecologico in poche ore, mentre per fare l'equivalente a piedi sono necessarie circa 10 ore di cammino.


   

  
  


Informazione libera online.
Resta aggiornato cliccando su Mi Piace

Osteria del Gatto, il Bar ritrova l'insegna perduta del gatto nero.

  

Osteria del gatto ritrova il gatto nero dell'insegna del bar.

Questa è la storia di un bambino che ricorda quello che ricordano i bambini. Quando si fa un viaggio in macchina, se i genitori hanno della fantasia in avanzo, trasformano la strada, ruvida, lunga e angosciante per un bambino, in un luogo mistico e ricco di magia. In questo modo, ossia convincendo un bambino del fatto che 3 ore di viaggio sono divertenti, i grandi possono evitarsi 3 ore di inferno (ricordate anche voi quando da piccoli massacravate i vostri genitori con la lagna "quando arriviamo? quando arriviamo? quando arriviamo? quando arriviamo?")

Ecco allora che una delle tappe del viaggio verso il paese di nonna (vicino Sassoferrato nelle Marche) era addolcita dall'insegna di un bar, che essendo sito nel paese "osteria del gatto", era rappresentata da un gatto nero di ferro intagliato. Questo era uno dei punti fondamentali del viaggio, perché delimitava il punto di sgancio dalla Via Flaminia (che negli ultimi tratti era abbastanza noiosa), per passare a strade più "montane", e precisamente a 3/4 del percorso.

Il bambino (chi ancora non ha capito che sono io può evitare di perdere tempo con test di intelligenza e utilizzare il peso del cervello solo per equilibrare le curve in bicicletta) cresce e arriva ai suoi 20 anni, quando un grande terremoto del 1997 colpisce Umbria e Marche, devastando decine di migliaia di abitazioni, chiese, monumenti ecc... Il bar all'incrocio centrale di Osteria del Gatto chiude per ricostruzione, ma quando riapre, lo fa senza più esporre la magica insegna. "Perduta per sempre" ho pensato ogni singola volta che da grande ho ripercorso la strada fino ai miei monti. Oggi, 14 agosto 2011, nel tornare a San Felice, grande è stata la festa nell'intravedere da lontano la nera sagoma del mio amato gatto nero.

Osteria del Gatto ha di nuovo ritrovato lo splendore di un tempo, e una lieta prospettiva per il futuro si intravede grazie a questo splendido ritorno alla luce di un pezzo importantissimo della mia storia. Frodo ha gettato l'anello nel monte fato e il male è stato sconfitto per sempre. Questa è stata una grande azione che ha richiesto centinaia di migliaia di morti, e oltre 12 ore di film. Questo è uno dei piccoli passi verso la vetta della mia felicità. Aver rivisto se pure solo per oggi, il tanto atteso gatto nero del "siamo quasi arrivati".

E' con gioia che lo regalo a voi con una fotografia scattata "live" due secondi dopo la scoperta (a semaforo rosso). Se vi trovaste mai passare per le zone di Foligno e dintorni, non perdete l'occasione di fotografare il gatto nero e inviarlo a noi di NeverSleep, raccontando la Vostra storia e il momento dell'incontro. Pubblicheremo la vostra esperienza.

Al mio ritorno a Roma, entrerò nel bar, per complimentarmi con il titolare per il recupero artistico.

Aggiornamento del 15 agosto:

Il bar era chiuso (come era facile pensare vista la data). Ma nessun problema. E' solo una questione di tempo!

Aggiornamento del 27 agosto:

Oggi siamo ritornati dalle ferie al Paese di Montagna e ci siamo fermati al bar, aperto e abbiamo conosciuto i simpatici proprietari, che ci hanno fatto dono della fotografia qui sotto riportata, che ritrae la famiglia e gli antenati con lo sfondo sul Bar dell'Osteria del Gatto. Cliccando sulla fotografia la potrete ammirare ingrandita, e noterete che la porta a sinistra ha un'insegna di ferro sopra di essa. Tale insegna è la stessa che oggi, con l'aggiunta del Gatto nero (fatta in una data al momento sconosciuta, comunque antecedente al 1982, anno in cui ne ho i primi ricordi), è mostrata sopra la porta del Bar di Osteria del Gatto.



Foto antica del Bar di Osteria del Gatto, con l'insegna del gatto nero.


   

  
  


Informazione libera online.
Resta aggiornato cliccando su Mi Piace

Il caffè al ginseng fa male?

  

Ecco un nuovo aggiornamento dal mondo dell'alimentazione e della salute, in cui apprendere cosa è meglio per il fisico e come tenersi alla larga da prodotti nocivi.

Il caffé al ginseng fa male alla salute?

Tra le mode degli ultimi tempi, in fatto di caffè, c'è sicuramente quella del caffè al ginseng, fatto con l'estratto della radice di una pianta proveniente dalla Cina, le cui virtù sono ampiamente conosciute soprattutto nei paesi orientali; ma vorrei mettere in dubbio la genuinità degli ingredienti che compongono la "paradisiaca" bevanda.
Ma il caffé al ginseng, fa male?

E' così innovativo e salutare questo prodotto, al punto da essere stato introdotto in migliaia di punti vendita, ristoranti BIO, e sale da the new age? Scopriamo di cosa è fatto!


Questa è la composizione del caffè al ginseng dei principali produttori:

Grassi vegetali non idrogenati polvere (Sciroppo di glucosio, grassi vegetali non idrogenati, proteine del latte, stabilizzanti:E331, E340, E452; emulsionanti: E471, E472e; antiagglomerante: E551; aroma, colorante: betacarotene); Caffè solubile (12%); Maltodestrine; Estratto di ginseng 1% (Panax ginseng, radice, ginsenosidi 5%); Correttore di acidità: sodio bicarbonato; Aromi (inclusa caffeina).

E' certamente una iniezione di energia, ma chimica, allora non è meglio "accontentarsi" del solito vecchio caffè, o meglio, orzo?

Come sempre il messaggio è incerto e serve a vendere. Mettiamo qualcosa di orientale in un prodotto chimico e ricco di agenti sintetizzati chimicamente e di cui non si conoscono a fondo le implicazioni biologiche, e diamogli un nome esotico. Qualcuno abboccherà e si lascerà trasportare dalla moda, senza notare che dell'estratto principale c'è solo il profumo e il nome nella lista degli ingredienti (5% un po pochino considerando che poi c'è la voce aromi, che come sappiamo, significa tutto e niente).

Un altro prodotto dell'era moderna da cui tenersi debitamente a distanza.

Mammut


   

  
  


Informazione libera online.
Resta aggiornato cliccando su Mi Piace

The China Study, il libro di Colin Campbell sull'alimentazione mondiale drogata dalle logiche di commercio.

  

The China Study, libro di Colin Campbell sull'alimentazione sana.


Articolo inedito Mammut


Il libro The China Study è acquistabile QUI



Da qualche tempo sto cercando e imparando molte cose sulla responsabilità dell'alimentazione nella formazione dei tumori e nell'insorgenza di malattie quali diabete, cardiopatie ecc. Dopo aver parlato e diffuso le pubblicazioni e i consigli del Dott. Franco Berrino, mi sono imbattuta in un personaggio molto simile, che predica le stesse cose, verità che continuano ad esserci nascoste da chi non ha interesse per la nostra salute.

Perché diffondere questi importantissimi studi significherebbe creare un danno enorme alle industrie produttrici di cibo spazzatura, a suon di minacce verso gli scienziati che passano la vita a studiare, comparare, sperimentare e infine documentare i risultati di tanto lavoro.

Esiste una pubblicazione del Dott. T. Colin Campbell e suo figlio Thomas che documenta lo studio effettuato sulla popolazione cinese, i cui risultati sono da tempo noti; ma chi di noi ne ha sentito parlare? Soltanto chi ha voglia di conoscere la materia e decide di salvaguardare la propria salute, come persone che hanno già avuto gravi malattie e non vogliono ricaderci. Non ci viene certo raccomandato dai governi, di attenerci alle linee guida degli esperti, anzi, le persone come il Dott. Campbell molto spesso sono indotte al silenzio, salvo poi svelare le verità scomode al momento di andare in pensione.

Vi sono dei video, 8 per l'esattezza, in cui lo scienziato descrive il contenuto del suo libro, peraltro non ancora in circolazione in lingua italiana, estremamente indicativi della responsabilità delle multinazionali del cibo, sulla disinformazione ed il silenzio che continuano a imporre, persino all'OMS, che dovrebbe essere al servizio della salute di tutti i popoli.

Sono riusciti a falsare i risultati di studi effettuati variando le percentuali dei componenti della piramide alimentare, per non abbassare il consumo di zuccheri contenuti nelle merendine e nelle bibite e in altre schifezze.

Ogni giorno tocco con mano lo scetticismo di chi non vuole ascoltare i consigli preziosi dettati dagli studiosi di questa materia; a qualcuno viene da sorridere ascoltando il monito, altri giudicano tutto questo una mera utopia, ma soprattutto continuano a seguire i consigli della pubblicità ingannevole.

Mammut


Articoli correlati al The China Study



Proprio da Ravanello Curioso vi proponiamo un estratto/recensione del libro e del pensiero dell'autore:

Il China Study è stato “definito dal New York Times il “Grand Prix” dell’epidemiologia” ed è stato realizzato sotto il coordinamento di questo incredibile ricercatore, il Dr. Campbell. Ma chi è costui? “Il Dr. Campbell era un candidato improbabile per diventare uno dei principali scienziati a sostegno dell’alimentazione senza carne. “Sono cresciuto in una fattoria dove si producevano latticini. Ho mangiato una gran quantità di carne e uova,” dice. “Ho persino scritto la mia tesi di dottorato sul modo di produrre proteine animali più efficientemente in modo che si potessero mangiare più cibi animali.” Ma una volta che iniziò a fare ricerca nel campo della nutrizione negli anni ’60, questo difensore del consumo di carne si convinse che un’alimentazione il più povera possibile di prodotti animali era di gran lunga la scelta più sana. “Ho prestato attenzione a quello che l’evidenza scientifica mi stava mostrando,” dice. Ora la sua alimentazione è per oltre il 98% vegetariana, e lui e sua moglie, Karen, hanno allevato cinque figli che si nutrono essenzialmente di una dieta a base di vegetali.“

Vale davvero la pena ascoltarlo: “Stiamo consumando di gran lunga troppi cibi animali. Dobbiamo allontanarci da questa abitudine. Dovremmo invece mangiare più cibi vegetali. I prodotti animali sono ricchi di grassi e forniscono colesterolo. Sono una fonte povera di fibre e antiossidanti. E il loro elevato contenuto di proteine è stato chiaramente messo in relazione a molte malattie letali dell’Occidente. Un’alimentazione a base di cibi vegetali è più probabile promuova un buono stato di salute e riduca nettamente il rischio di problemi cardiaci, cancro, diabete, osteoporosi, calcoli biliari e renali. Cambiate l’alimentazione in modo tale che le proteine derivino quasi esclusivamente da cereali, legumi e verdura.” (per approfondire, potete consultare i bellissimi aggiornamenti del sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, link here.)

Fa impressione riflettere sul coraggioso percorso professionale di T. Colin Campbell PhD: “Nato e cresciuto in una fattoria; tirato su a latte intero munto direttamente dalla mucca e nutrito con sana carne di animali vissuti in libertà. E’ stato un promotore della dieta americana a base di carne, uova e latte. E’ uno scienziato puro, uno di quelli che si fanno domande e sono disposti a trovare risposte opposte a quelle che si aspettavano, un pensatore indipendente.”

Il libro The China Study è acquistabile QUI

Video del Dott. Colin Campbell in merito all'alimentazione sana di The China Study

Eccovi il primo degli otto video, e di seguito, il link per visionare gli altri:


Approfondimenti sull'alimentazione

Il nostro blog segue con attenzione le news dal mondo dell'alimentazione, e le scoperte ed i ragionamenti importanti che permettono a tutti noi di stare lontani dall'alimentazione rischiosa che genera malattie.


   

  
  


Informazione libera online.
Resta aggiornato cliccando su Mi Piace

<< 1 ... 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 ... 156 >>

.